E no amichetti cari, qui si gioca sporco!
Il verbo del bordello è sacra, e poi non s’è mai visto laidi puttanieri, che in greco e latinorum iniziano a parlar.
Dinnanzi a cotanta cultura io sono disarmato, e non oso proprio replicar.
Mannaggia alla mia mamma che mi disse: trapanin, lascia star latino e greco, tanto son lingue morte già da un pezzo e mai ti potran servir.
Fai studi "economici", insistette, quelli si che contano qualcosa e forse un giorno diventerai pure “banchier”.
Grazie tanto cara mammina, a parte il fatto che imparar l’economia, non vuol dir studiare su tomi "presi a prestito" come invece tu pensavi, e poi oggi, che sono grandicello, se non t’intendi di futurismo e lingue moribonde, manco con le zoccole riesci più ad andar.
Vabbé cari compari, sarò anche “timidino”, ma son pur volenteroso e questo libricino mi decisi ad acquistar : Futurismo, lingue morte e letteratura generale.
Quando l’idioma dei miei padri fu meno oscuro e l’eloquenza un poco migliorata, con rinnovata sicurezza, una bella rumenotta mi decisi a contattar.
O fulgida creatura della notte, dei tuoi servigi più lascivi vorrei usufruir.
Chi cazzo sei brutto villano, mi rispose; non vado con “stranieri” che fan solo casini, ma solo italici augelli son usa dilettar….. (e riattaccò
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Ma ormai d’impudica passione il corpo mio fremeva, e su un porto più sicuro mi dovetti dirottar.
Filippa Marinetta, italo egizia, fu il mio ripiego, e lesto come un lampo nelle notte, al suo cospetto mi precipitai.
L’intesa fu immediata e ancora più fugace fu il suo amor, d'altronde futuristica mignotta ella era, e di sciupare tempo non v’era più ragion.
Sarà anche stato breve il mio sollazzo, ma la passione fu talmente tanta, che del vile denaro la donzella si scordò.
Ragion per cui lo voglio proprio urlare: viva il futurismo e la cultura, che ci fanno divertir e risparmiare.
Amici miei non v’adirate e restiamo qui a ridere e scherzare, se poi l’alternativa è veder “cadere” americane teste o italici “decapitati” che ci voglion governare.
