Correva l’anno 1 di GF e precisamente il 25 del mese di dicembre, quando, mentre ero al lupanare a saziare la mia verga, vidi l’astro rivelatore solcare il cielo: il re era nato!
Come un lampo mi levai dal lussurioso talamo, dove la mia concubina giaceva stremata dalle amorose fatiche notturne.
Dove corri? mi chiese.
Vadolandomeportaer …… cometone, le risposi frettolosamente.
Non c’era più tempo, ancora quasi ignudo montai in groppa al mio destriero, un cammello station wagon con 12 airbags, e mi avviai seguendo la mia celestiale guida.
Il cammino fu lungo e solitario.
Quando il sole cominciò timidamente a rischiarare il cielo, i miei occhi impolverati intravidero due amichevoli figure stagliarsi all’orizzonte: erano i miei compagni di viaggio, finalmente non sarei più stato solo.……………………..
Mamma mia che terzetto, dovevate proprio vederci, Amici cari.
Gasparino, che per l’occasione si era fatto lucidare la pelata, risplendeva come una lampadina accesa sul suo cammello arancione; Melchiorius, sto fanatico, siccome veniva addirittura dalla capitale, si presentò su una biga verde metallizzato e una capocciata di riccioli stile anni ’70; poi c’ero io, Baldasserial, che con la mia testa a mandrino che svettava sul mio gracile corpicino seminudo, facevo proprio un figurone.
Altro che re magi, sembravamo tre dei Village People.
Non vi dico poi i regali che avevamo per quel povero bambino: Gasparino, aveva un dente d’oro estirpato nottetempo a sua zia Catterina, Melchiorius, un pugnetto d’incenso preso in prestito da Donzellum, mentre io, il più generoso, recavo in dono ben due etti di “pregiatissima”mirra. Che poi, che caxxo sia sta mirra devo capirlo ancora adesso.
La figura di merda era garantita!!
Decidemmo così di entrare nel negozio di elettronica MI DIA UN WORLD e comprare la cosa più a buon mercato che c’era, tanto sarebbe stata comunque migliore delle stronzate che avevamo.
Risolto il problema regalo, riprendemmo il viaggio.
Arrivammo poi davanti ad una grotta, dove una coppia di barboni stava vegliando il proprio nascituro disteso in una mangiatoia.
Eravamo finalmente giunti a destinazione.
Scendemmo dai nostri destrieri e genuflessi incominciammo l’adorazione del nostro re.
Ammazzalo che cesso sto piccino!!!!!!! Una larva bavosa con occhi da rana e due antenne che ci prendevi pure Capodistria.
Mollato il regalino, scappammo via vomitando.
Oggi, col senno di poi, mi sorge un dubbio: sarà stata una buona idea regalare al piccolo multinick un tablet da trenta denari ? ? ? ?
Mah, ai posteri l’ardua sentenza……..
Come un lampo mi levai dal lussurioso talamo, dove la mia concubina giaceva stremata dalle amorose fatiche notturne.
Dove corri? mi chiese.
Vadolandomeportaer …… cometone, le risposi frettolosamente.
Non c’era più tempo, ancora quasi ignudo montai in groppa al mio destriero, un cammello station wagon con 12 airbags, e mi avviai seguendo la mia celestiale guida.
Il cammino fu lungo e solitario.
Quando il sole cominciò timidamente a rischiarare il cielo, i miei occhi impolverati intravidero due amichevoli figure stagliarsi all’orizzonte: erano i miei compagni di viaggio, finalmente non sarei più stato solo.……………………..
Mamma mia che terzetto, dovevate proprio vederci, Amici cari.
Gasparino, che per l’occasione si era fatto lucidare la pelata, risplendeva come una lampadina accesa sul suo cammello arancione; Melchiorius, sto fanatico, siccome veniva addirittura dalla capitale, si presentò su una biga verde metallizzato e una capocciata di riccioli stile anni ’70; poi c’ero io, Baldasserial, che con la mia testa a mandrino che svettava sul mio gracile corpicino seminudo, facevo proprio un figurone.
Altro che re magi, sembravamo tre dei Village People.
Non vi dico poi i regali che avevamo per quel povero bambino: Gasparino, aveva un dente d’oro estirpato nottetempo a sua zia Catterina, Melchiorius, un pugnetto d’incenso preso in prestito da Donzellum, mentre io, il più generoso, recavo in dono ben due etti di “pregiatissima”mirra. Che poi, che caxxo sia sta mirra devo capirlo ancora adesso.
La figura di merda era garantita!!
Decidemmo così di entrare nel negozio di elettronica MI DIA UN WORLD e comprare la cosa più a buon mercato che c’era, tanto sarebbe stata comunque migliore delle stronzate che avevamo.
Risolto il problema regalo, riprendemmo il viaggio.
Arrivammo poi davanti ad una grotta, dove una coppia di barboni stava vegliando il proprio nascituro disteso in una mangiatoia.
Eravamo finalmente giunti a destinazione.
Scendemmo dai nostri destrieri e genuflessi incominciammo l’adorazione del nostro re.
Ammazzalo che cesso sto piccino!!!!!!! Una larva bavosa con occhi da rana e due antenne che ci prendevi pure Capodistria.
Mollato il regalino, scappammo via vomitando.
Oggi, col senno di poi, mi sorge un dubbio: sarà stata una buona idea regalare al piccolo multinick un tablet da trenta denari ? ? ? ?
Mah, ai posteri l’ardua sentenza……..