Giovanni Santomauro nel gennaio del 2013 per sanzionare i clienti delle prostitute e tutelare il territorio dai disturbi derivanti dall’esercizio del meretricio. Se n’è accorto anche il comune di Battipaglia, che ha annullato l’ordinanza sindacale numero 24 del 21 gennaio del 2013 e le precedenti numero 97 del 1999 (amministrazione Zara) e numero 459 del 2007 (amministrazione Barlotti). In pratica, niente più multe a Battipaglia dalla Polizia municipale per chi si ferma sul ciglio della strada per trattare con le lucciole.
A gennaio del 2013, Santomauro affidava ai vigili urbani il compito di elevare le contravvenzioni fino a 500 euro per coloro i quali si fermavano con le prostitute. A febbraio di quest’anno, tuttavia, il settore Avvocatura si è accorto che il provvedimento risultava inefficace e che, quindi, andava bocciato. Nell’aprile del 2011, infatti, la Corte costituzionale si era espressa negativamente sulla legge numero 125 del 2008 che concedeva poteri straordinari in materia di sicurezza ai sindaci. Per questa ragione, l’allora sindaco Santomauro non avrebbe potuto emettere un’ordinanza simile, poiché non era nelle sue competenze. In virtù della nota dell’Avvocatura comunale, quindi, il commissario Mario Rosario Ruffo ha dichiarato inefficace il provvedimento.
Sull’ordinanza era emerso più di un dubbio già lo scorso anno, giacché la Polizia municipale non avrebbe potuto elevare le contravvenzioni non svolgendo servizio notturno. Una scelta che ricalca quella presa anche dal comune di Eboli lo scorso febbraio, sulla scorta di una sentenza di giudice di pace sul ricorso presentato da un giovane imprenditore salernitano che si era visto elevare dai vigili urbani un verbale di 500