NOME: Cristina
ETNIA: dice bulgara
ETA’: attorno ai 25
ASPETTO: mora, alta, belle gambe e bel culo, tette sopra la terza, occhi penetranti e bocca rosso fuoco
ORARIO: diurna (11-17)
LOCATION: 45.390874,9.548301
RATE RICHIESTO E SERVIZI OFFERTI: VU-20 BJ+RAI1 - VU-30 per il solo BJ (dice di non fare null’altro)
RATE E SERVIZI OTTENUTI: VU-30 per BJ
ATTITUDINE: simpatica e cordiale fin quando non incassa, poi ammutolisce e pensa ai cazzi suoi
VOTO: dal 3 al 7 (vedi conclusioni)
Mattinata di libertà e con macchina a disposizione per commissioni, evento scarsamente ripetibile! Prima tappa benzinaio ‘smarcato’ sulla Valtidone per pieno cheap immediatamente seguito da un paio di vasche sulla Binasca dove però, verso le 11, non noto molte presenze (impegnate o non ancora arrivate?). Quanto meno non presenze che mi attirino particolarmente (anche se c’erano un paio di brune nei pressi della rotonda in cui Valtidone e Binasca si incrociano) che mi riprometto di valutare nuovamente in futuro… Niente però che faccia “scattare” l’ormone.
Da Melegnano proseguo sulla Cerca evitando la tentazione di Pamela (tettona russa di Colturano) causa tettone inciulabili, e arrivo fino alla Paullese. Non c’è Corina/Corinna che avrei voluto riprovare e decido di andare oltre. A Zelo postazione desolata (non che sarei tornato). Lo stesso a Bisnate, appena prima del ponte sull'Adda. Poi, superato Spino, i lavori di rifacimento della strada hanno reso il panorama del meretricio in zona simile alla Terra Desolata di TS Eliot…
Arrivo alla rotonda che porta da un lato verso Dovera e dall’altro verso Pandino, dove scorgo una bionda piccola e skinny che non riesco a vedere perfettamente causa Tir che la affianca per intervista. Proseguo verso Pandino e arrivato all’altezza del Canale Vacchelli vedo sulla destra, in prossimità di una stradina sterrata due fanciulle all’ombra del muro della cascina e poco più distante una terza (black) attrezzata di sedia e ombrellone rosso. Non interessato a quest’ultima concentro l’attenzione sulle altre due, riconoscendo subito Olga, testata un anno fa di questi tempi quando lavorava sulla Paullese subito dopo Spino ma nel frattempo decisamente imbolsita.
Al primo passaggio comunque non mi fermo e proseguo fino alla successiva rotonda per controllare la situazione puffi che in zona so essere talvolta incattiviti.
Secondo passaggio e mi accorgo che anche l’altra ragazza, che indossa un vestito bianco filo-passera e mostra un décolleté interessante, non mi era nuova: ma non riesco a ricordarla…
Altro giro di rotonda dove rivedo la bionda - che però si è accucciata guardando il cellulare e quindi non mi dà nuovamente modo di verificarne la figaggine - e nuovo passaggio per accostare e caricare la morettona.
Rapida intervista, conferma della consueta tariffa per semplice BJ e si va all’imbosco (non c’è tempo per fare social se non le solite domande su nome e provenienza) fra le pannocchie già abbastanza alte. Pagamento anticipato mea sponte, vestizione birillo e via…
Le scosto i capelli per gustarmi l’opera anche visivamente e di profilo ho un’illuminazione: ora me la ricordo! Anche lei lavorava sulla paullese tempo fa, ma quando ci andai aveva i capelli arricciati e ricordavo occhi blu (o la mia memoria fa schifo, probabile, o lei usava lenti colorate). E soprattutto ricordo che mi aveva portato in mezzo a un campo senza alcun riparo, dove fra l’altro eravamo stati interrotti da un trattore che dovendo passare per la stradina si era messo a suonare il clacson all’impazzata…
Veniamo alla parte “tecnica”, che all’inizio è davvero molto buona, quasi ottima: non deep throat ma grandi affondi, lappate, risucchi, mani a posto a tenere la base o al massimo a carezzare i gioielli.
Ahimé, al quinto minuto cronometrato dal cruscotto dell’auto cambia tutto e parte un’accelerazione che neanche in formula uno dopo il cambio delle gomme. E stavolta tutta di mano…
Forse perché mi sono permesso di chiederle di scoprirsi le tette (era rimasta vestita): “sono già scoperta abbastanza”.
Chiedo, sempre gentilmente, di rallentare un po’ e mi dice che più lenta di così dovrebbe star ferma…
Ecco. Questo non me lo ricordavo: la volta scorsa aveva avuto tutt’altro atteggiamento: non particolarmente amichevole ma neppure così scazzato.
Il suo ritmo e la sua impugnatura si fanno così rapidi e pressanti da risultare quasi dolorosi: la invito nuovamente a mollare un po’ la presa perché altrimenti non arrivo più.
Di fronte a questa “minaccia” finalmente si adegua, ma praticamente la pompa finisce lì, perché continua comunque solo di mano sbattendo ogni tanto la cappella sulla lingua. Che di per se non è certo cosa malvagia, ma se fosse condita da qualche altro movimento e non per pura meccanicità.
Giunto al capolinea prende dal cruscotto i miei fazzoletti di carta, mi dà il pacchetto con cui servirmi da solo, mentre lei nel frattempo si rimette il rossetto e sbuffa contro il caldo e le mosche…
Conclusione: per i miei gusti è una gran figa che se mantenesse un minimo di stabilità comportamentale oltre i primi minuti e per tutta la durata dell’incontro (e non parlo di ore e neppure mezzore) potrebbe essere davvero valida. Così non dico che siano soldi buttati ma di sicuro fa scazzare anche il cliente e non invoglia certo a ritentare la sorte...
Buone OTRombate a tutti!
fotti, sempre fotti, fortissimamente fotti
?
per aver raccontato la tua avventura 
