Carissimi, vi seguo da molto tempo e premetto che sono uno di quelli che voi considerate i peggiori utenti, perché leggo le recensioni e poi vado senza recensire a mia volta. La scorsa estate, e fino agli inizi di ottobre, ho preso il "giro" delle escort che ho frequentato abitualmente con la cadenza di una alla settimana ( per la verità la maggiore parte BJ o BBJ, ma anche altro ). Durante uno di questi incontri, precisamente verso la metà di agosto, mi si sfilò il preservativo tanto che quando mi fermai e lo tolsi mi ricopriva solo la punta, mi spaventai ma finì li. Nell'ultimo incontro, all'inizio di Ottobre, mi feci fare un BBJ da una che non mi convinceva tanto e aveva anche un alito non esattamente candido. Da allora mi diedi una calmata e cercai di riflettere un po' di più. Due settimane fa ecco arrivare una febbriciattola 36,7 al mattino e 37,4 la sera con dolori dappertutto oltre che mal di gola e linfonodi gonfi. Faccio una rapida ricerca su internet ed inizio ad imbattermi nei sintomi della sindrome retrovirale acuta ergo: hiv. Ho pianto per una settimana di fila guardavo negli occhi mia moglie e mia figlia ( senza ovviamente la possibilità di dire niente ) e mi veniva da piangere pensando come potesse essere la mia vita dopo di loro, cosa avrei potuto dire a mia moglie ( che probabilmente era infetta anche lei ) e cosa avrei spiegare a mia figlia del papà seriopositivo. Mi sentivo come un condannato a morte in attesa della sentenza: di colpo dopo che per mesi la cosa più importante era cercare nuovi culi e nuove tette, ora la cosa più importante era non perdere la mia famiglia ( strano, noi esseri umani siamo molto strani...). Raccontai la cosa all'unica persona di cui potevo fidarmi: mio padre; voi pensate un uomo di 73 anni vedovo che cazzo di dispiacere gli ho dato, in ogni caso mi è stato vicino fino alla fine ( anche lui ha passato una settimana in bianco). Dopo tutte queste lacrime già che mi sentivo un uomo di merda ho fatto l'unica cosa che potevo fare: lunedì scorso test hiv, almeno se fosse stato così pur buttando all'aria tutta la mia vita avrei tentato perlomeno di salvaguardare la salute di mia moglie. Altri due giorni di condanna e finalmente stamattina dopo aver abbracciato per l'"ultima volta mia moglie" e aver data un bacino a mia figlia che dormiva ancora mi reco in ospedale......... il finale della storia credo sia scontato: test negativo, ma la lezione è stata dura. Non voglio assolutamente fare la paternale a nessuno ( io sono il primo che frequenta puttane a tutt'andare ), ma ho capito che nella vita si fa in fretta a perdere tutto, soprattutto coloro che amiamo.
Scusate se mi sono dilungato un po' ma ci tenevo a raccontarla. Vi auguro buona vita.