DISPERSI
Andreino Ramazza, noto scopatore italico a pagamento, chiamato col diminutivo perché nato prematuro di soli 1,8 kg, superata la soglia dei 40 era diventato 1 metro e 96 per 131 chilogrammi di peso.
Colto da forma influenzale con febbre a 41, si accaniva contro suoi bulbi oculari già arrossati, stanchi ed imploranti, nel tentativo di leggere l’ultimo ebook acquistato.
Per alleviare le sue sofferenze, con la poca forza rimastagli nelle membra, tentò di estrarre una cacchipirina dal blister.
La banale operazione, svolta nella precarietà delle sue condizioni, si rivelò una tragedia.
Il malefico blister scivolò dalla scarsa presa lacerandogli entrambi gli indici, le uniche dita con cui sapeva digitare sulla tastiera.
Terminata la sutura e tutto il resto, per la sua stessa incolumità venne allettato e sedato.
Risvegliatosi giorni dopo dal torpore, si avviò, a bordo della sua fiammante Trabant, verso l’ospedale per la depuntazio.
Decise di festeggiare la libertà che di lì a poco avrebbe ritrovato nonché la scomparsa dei sintomi influenzali con un suo consueto rituale: la fumata di una Esportazione senza filtro con autoradio a palla e braccio fuori dal finestrino.
Al semaforo incontrò Gualtiero Manolesti, di professione alleggeritore di ricchezze altrui, il quale attratto dal Folex in quel braccio fuori dal finestrino, scatenò il suo Garelli elaborato alla conquista del nuovo tesoro.
L’operazione, tecnicamente riuscita per il Manolesti, non fu del tutto indolore per il povero Andreino, al quale la mano si distaccò dal polso.
Lanciatosi quindi all’inseguimento del furfante, per recuperare il prezioso gioiello (che aveva acquistato sul litorale riminese, dopo estenuante trattativa per la cospicua somma di VU-20), il Ramazza, impossibilitato, con una sola mano, a guidare e cambiare marcia finì per infrangere le sue speranze contro il 181/bis, autoveicolo in servizio dal 1944 e unico rimasto del periodo bellico con carrozzeria ancora blindata.
Andreino Ramazza emerse apparentemente illeso dai rottami, con la conseguenza del semplice danneggiamento di un neurone. Poco male per il ragazzo che era nato già praticamente privo di materia cerebrale.
L’unica pecca era la perdita della memoria, ed il fatto che Andreino girasse privo di portafogli e documenti, per paura di essere scippato da una delle OTR con cui era solito appartarsi, rese impossibile il riconoscimento da parte delle autorità.
Ora vaga senza meta, nei corridoi dell’ospedale di Collegno, in attesa che vengano risolte altre pratiche precedenti alla sua.
Anche del Manolesti si persero le tracce, dopo che ebbe venduto l’orologio (ovviamente un falso) a Igor Brutevic, noto boss della mala serba.
La leggenda narra che, nelle notti di luna piena, all’altezza dei pilastri del cavalcavia n. 44 della A26, si possa udire in lontananza la voce di Gualtiero esclamare: “maledetti tarocchi cinesi”
Racconto scritto da...... Disperso il 5/10/2014
...stamane mi trovo al mare... Per le mie solite passeggiate in solitudine...dal mare è emersa una bottiglia con una pergamena all interno... Questo quanto c'era scritto... Sicuramente un grande del forum.. Lo stile inconfondibile.. Purtroppo Disperso... Speriamo di trovarlo presto....ciao caro D.. ....O
Andreino Ramazza, noto scopatore italico a pagamento, chiamato col diminutivo perché nato prematuro di soli 1,8 kg, superata la soglia dei 40 era diventato 1 metro e 96 per 131 chilogrammi di peso.
Colto da forma influenzale con febbre a 41, si accaniva contro suoi bulbi oculari già arrossati, stanchi ed imploranti, nel tentativo di leggere l’ultimo ebook acquistato.
Per alleviare le sue sofferenze, con la poca forza rimastagli nelle membra, tentò di estrarre una cacchipirina dal blister.
La banale operazione, svolta nella precarietà delle sue condizioni, si rivelò una tragedia.
Il malefico blister scivolò dalla scarsa presa lacerandogli entrambi gli indici, le uniche dita con cui sapeva digitare sulla tastiera.
Terminata la sutura e tutto il resto, per la sua stessa incolumità venne allettato e sedato.
Risvegliatosi giorni dopo dal torpore, si avviò, a bordo della sua fiammante Trabant, verso l’ospedale per la depuntazio.
Decise di festeggiare la libertà che di lì a poco avrebbe ritrovato nonché la scomparsa dei sintomi influenzali con un suo consueto rituale: la fumata di una Esportazione senza filtro con autoradio a palla e braccio fuori dal finestrino.
Al semaforo incontrò Gualtiero Manolesti, di professione alleggeritore di ricchezze altrui, il quale attratto dal Folex in quel braccio fuori dal finestrino, scatenò il suo Garelli elaborato alla conquista del nuovo tesoro.
L’operazione, tecnicamente riuscita per il Manolesti, non fu del tutto indolore per il povero Andreino, al quale la mano si distaccò dal polso.
Lanciatosi quindi all’inseguimento del furfante, per recuperare il prezioso gioiello (che aveva acquistato sul litorale riminese, dopo estenuante trattativa per la cospicua somma di VU-20), il Ramazza, impossibilitato, con una sola mano, a guidare e cambiare marcia finì per infrangere le sue speranze contro il 181/bis, autoveicolo in servizio dal 1944 e unico rimasto del periodo bellico con carrozzeria ancora blindata.
Andreino Ramazza emerse apparentemente illeso dai rottami, con la conseguenza del semplice danneggiamento di un neurone. Poco male per il ragazzo che era nato già praticamente privo di materia cerebrale.
L’unica pecca era la perdita della memoria, ed il fatto che Andreino girasse privo di portafogli e documenti, per paura di essere scippato da una delle OTR con cui era solito appartarsi, rese impossibile il riconoscimento da parte delle autorità.
Ora vaga senza meta, nei corridoi dell’ospedale di Collegno, in attesa che vengano risolte altre pratiche precedenti alla sua.
Anche del Manolesti si persero le tracce, dopo che ebbe venduto l’orologio (ovviamente un falso) a Igor Brutevic, noto boss della mala serba.
La leggenda narra che, nelle notti di luna piena, all’altezza dei pilastri del cavalcavia n. 44 della A26, si possa udire in lontananza la voce di Gualtiero esclamare: “maledetti tarocchi cinesi”
Racconto scritto da...... Disperso il 5/10/2014
...stamane mi trovo al mare... Per le mie solite passeggiate in solitudine...dal mare è emersa una bottiglia con una pergamena all interno... Questo quanto c'era scritto... Sicuramente un grande del forum.. Lo stile inconfondibile.. Purtroppo Disperso... Speriamo di trovarlo presto....ciao caro D.. ....O
