Ad un orario non molto tardo, attorno alle 22, una pattuglia di carabinieri mi ha sorpreso appartato con Eva, di cui racconterò a breve nella sezione recensioni OTR. A casa ho cercato di capire con precisione centimetrica dove mi trovassi. Evito di infrangere le regole del forum con l’ubicazione precisa, ma ritengo fossimo ancora nel territorio di Siziano (PV), dove l’avevo caricata, presso la rotonda sulla Binasca.
Quando vedo avvicinarsi a noi una macchina a velocità molto ridotta, in una strada senza uscita apparentemente senza transito, contemplo immediatamente la possibilità di un controllo. Ormai siamo fermi nel nostro angolino, non abbiamo scampo, però sono ancora vestito e chiedo ad Eva di arrestarsi a sua volta con i preparativi. La pattuglia ci avvicina, ci esamina e si limita ad intimarci di lasciare quel posto, che risulterebbe sotto competenza militare.
Dal sito del comune, in effetti, ricavo che il Regolamento per il servizio di polizia municipale si limita a disciplinare il servizio stesso, senza dilagare in materie non competenti a questo livello amministrativo, come in tanti altri casi, e non contiene disposizioni in merito alla prostituzione su strada. La ricerca per parola-chiave “prostituzione” e “meretricio” non mi conduce nemmeno all’identificazione di una ordinanza vigente in materia.
Con Eva ci rimettiamo in marcia, torniamo sui nostri passi e ri-transitiamo dal suo luogo di ingaggio, imboccando cioè la rotonda di Siziano. A questo punto i carabinieri, che fino a quel momento ci avevano seguiti, segnalano insistentemente con gli abbaglianti. Accosto. Mi chiedono patente e libretto, non la carta d’identità; verificano invece l’identità della mia compagna e la fanno scendere. Temo seriamente che si siano sentiti presi in giro perché non ho fatto scendere la ragazza, ma ho perseverato con l’intenzione di portarla altrove. In realtà io avevo inteso con fedeltà letterale il loro invito e, senza volerli indispettire, avevo semplicemente pensato di consumare in una zona che non compete all’esercito. Per tutto il tempo sono anche rimasto molto calmo, ma mai strafottente.
Mi lasciano un tempo abbastanza lungo in macchina, loro dietro con Eva in piedi accanto. Un po’ di antica berlina pubblica, insomma, così capiscono tutti perché sono stato fermato. Per di più siamo proprio nello spiazzo davanti al grande condominio che dà sulla SP Binasca, e c’è giusto un gruppetto che si sta radunando per andare via in macchina. In particolare uno di loro guarda severamente e insistentemente nella mia direzione.
In macchina li osservavo anch’io pensando: in fondo è anche per voi, i famosi residenti, che attorno a me si sta officiando questo rito. Eh già, perché c’è il vampirismo dei comuni a caccia di soldi da multe facili. C’è il moralismo di sempre della politica. Però poi c’è il gruppo di pressione, temibile ed esasperante, dei residenti. Praticamente il presupposto è che ogni fazzoletto di territorio sia di proprietà di chi lo abita, come cioè se esso non fosse attraversato da reti di servizi e interessi più ampi, quali i trasporti, l’energia, lo smaltimento dei rifiuti, o l’amore. E la conseguenza è che almeno in Italia non si può più fare niente, dalle centrali nucleari ai pompini, dagli inceneritori alle pecorine, perché c’è inevitabilmente qualche residente che protesta: sotto casa mia no!
Specialmente tutti i pii borghesi sembrano desiderosi in primo luogo di togliere dalle strade o dai parchi delle loro vite quotidiane maschi arrapati e ragazze in minigonna e stivali, e i goldoni schizzati conseguenti al loro incontro, impegnando forze dell’ordine la cui azione potrebbe essere destinata più utilmente (e credo con il consenso di molti agenti) alla sicurezza delle stesse strade, delle loro case e del loro sonno.
Per non lasciare montare l’acidità di queste considerazioni ho ideato, sugli stessi temi, una cover della canzoncina “Buonanotte” di Marco Carena, autore ed esecutore di composizioni cattive che ha goduto di una certa fama di nicchia quando io ero giovane.
Potete sentirvi/risentirvi l’originale:
http://youtube.com/watch?v=…
Il mio testo è cantabile sulla relativa aria, attaccando i versi “Buonanotte ai residenti/ che non ci lasciano scopare” sui versi “Buonanotte a quel bambino/che non mangia la minestra” della seconda strofa dell’originale.
Buonanotte ai residenti
che non ci lasciano scopare,
impegnano i carabinieri
e son tutti contenti.
Si godon le loro strade
senza più lucciole e clienti;
e non sanno che intanto i ladri
gli vuotano gli appartamenti.
Buonanotte a chi riuscirà a dormire,
buonanotte a chi non ciulerà.
Del resto è giusto sdrammatizzare perché la storia ha una felice conclusione. Alla fine non mi è stata contestata nessuna infrazione e non mi è stato notificato alcun verbale. Sì, hanno registrato il mio nome, del resto non ambivo ad una carriera politica da concludere da ministro della famiglia o ministro per la repressione del vizio e la promozione della virtù.
La condotta della pattuglia, composta da un uomo e una donna, è stata la più matura (sopracciglio serioso, ma atteggiamento sempre professionale) che io abbia esperito in occasione di questi non felicissimi incontri: nessuna supponenza verso la ragazza (come mi capitò a Zelo), nessuna spiritosaggine al mio indirizzo (come a Paullo), nessun richiamo di coscienza (a Vimodrone).
Eva è rientrata sorridente in macchina con i miei documenti, mi ha riferito che le avevano detto di dover controllare anche se girino personaggi poco raccomandabili. Eva è spiritosa e ha l’occhio lungo, noto quando mi riporta la sua risposta agli agenti a proposito della mia aria sospetta: “ma se ha la Madonna dappertutto!”. Si riferiva alle immaginette devozionali che conservo sia nel portafogli, sia nella busta dei documenti dell’auto che, sorprendentemente, è riuscita a scorgere quando ho estratto i documenti stessi! Non so se allora se ne siano accorti anche i carabinieri, altrimenti avranno avuto conferma che un puttaniere con i santini nel portafogli doveva essere un tipo strano, magari con qualche turba schizofrenica, visto che ovviamente non era la sede per divagazioni teologiche. Più a malincuore Eva ha rilevato che purtroppo chi l’ha rapinata, spogliandola persino della giacca, non aveva attirato le medesime attenzioni.