VP
http://tinyurl.com/lkhxarpTorno subito...
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queste cose lasciano senza parole,come altre del restomi chiedo come si possa arrivare a tanto.un fiore per giannina
Gianina era piccola come l'idea che offre il suo nome.
Io la conoscevo.
Si stringeva addosso il piccolo giubbetto cercando di allontanare il freddo umido della periferia di Milano, questo gesto inconsapevole la faceva sembrare ancora più minuta; così la vidi la prima volta.
Gianina non era bella e non era giovane, doveva farsi notare ogni notte con ragazze di 20 anni e con 20 centimetri in più di altezza, aveva perso in partenza.
Per una come lei venuta da un piccolo paese della Romania, abituata a lavorare duro fin da bambina, fare la vita poteva sembrare un'ancora di salvezza.
Il suo viso stanco non aveva nulla di erotico, ma i suoi occhi vispi e profondi le davano ora un'aria buffa ora un cipiglio fiero.
Gianina eri dolce e mi facevi stare bene, a me questo importava e tu questo mi donavi, non hai mai chiesto nulla di più, e quando ti lamentavi lo facevi solo per ridere, sento ancora la tua risata, come avrei voluto portarti via.
"Presto, speriamo che arrivi un altro cliente, stasera non ho fatto niente, conto i giorni e le ore, e forse se guardo bene anche i secondi".
Dicevi che i tuoi figli sapevano che facevi la badante, volevi tornare, tornare ma come? con cosa?
Ti fidavi più degli italiani, sei stata derubata e picchiata, scopata senza essere pagata, lasciata in aperta campagna, e hai pensato che la vita ti aveva mostrato tutto l'orrore degli uomini. " Oh Gianina, bastavano poche banconote e rebdevi felice un uomo, non c'era bisogno di violare la tua anima.
Silenzi notturni avvolgevano il tuo spazio e ti facevano pensare a casa, luci di auto interrompevano i tuoi sogni, un altro cliente da soddisfare.
"Perchè sei salita su quell'auto? Tu andavi solo nel tuo posto, avevi paura di tutto, lo so piccola, ti fadavi e poi tanti soldi, tanti soldi che forse volevano dire avvicinare temporalmente l'abbraccio dei tuoi figli".
Timida e dolce rosa dell'Est, perdonami se non ho potuto fare molto per te, se non essere un cliente, forse quello che ti faceva ridere, forse quello con il quale almeno eri tranquilla.
Non ti è bastato essere accondiscendente, non ti è bastato essere la bambola alla quale puoi fare tutto, non ti è bastato dire sempre sì, hai detto sempre sì nella tua vita.
"Ti supplico, dimmi, ora sei libera dall'infelicità?".
Gianina Viorica Ganfalianu aveva 43 anni e veniva dalla Romania, è stata uccisa dopo lunghe sevizie in un garage, in un giorno imprecisato di maggio del 2011, da un italiano "fidato".
Ciao Gianina.
Gianina era piccola come l'idea che offre il suo nome.
Io la conoscevo.
Si stringeva addosso il piccolo giubbetto cercando di allontanare il freddo umido della periferia di Milano, questo gesto inconsapevole la faceva sembrare ancora più minuta; così la vidi la prima volta.
Gianina non era bella e non era giovane, doveva farsi notare ogni notte con ragazze di 20 anni e con 20 centimetri in più di altezza, aveva perso in partenza.
Per una come lei venuta da un piccolo paese della Romania, abituata a lavorare duro fin da bambina, fare la vita poteva sembrare un'ancora di salvezza.
Il suo viso stanco non aveva nulla di erotico, ma i suoi occhi vispi e profondi le davano ora un'aria buffa ora un cipiglio fiero.
Gianina eri dolce e mi facevi stare bene, a me questo importava e tu questo mi donavi, non hai mai chiesto nulla di più, e quando ti lamentavi lo facevi solo per ridere, sento ancora la tua risata, come avrei voluto portarti via.
"Presto, speriamo che arrivi un altro cliente, stasera non ho fatto niente, conto i giorni e le ore, e forse se guardo bene anche i secondi".
Dicevi che i tuoi figli sapevano che facevi la badante, volevi tornare, tornare ma come? con cosa?
Ti fidavi più degli italiani, sei stata derubata e picchiata, scopata senza essere pagata, lasciata in aperta campagna, e hai pensato che la vita ti aveva mostrato tutto l'orrore degli uomini. " Oh Gianina, bastavano poche banconote e rebdevi felice un uomo, non c'era bisogno di violare la tua anima.
Silenzi notturni avvolgevano il tuo spazio e ti facevano pensare a casa, luci di auto interrompevano i tuoi sogni, un altro cliente da soddisfare.
"Perchè sei salita su quell'auto? Tu andavi solo nel tuo posto, avevi paura di tutto, lo so piccola, ti fadavi e poi tanti soldi, tanti soldi che forse volevano dire avvicinare temporalmente l'abbraccio dei tuoi figli".
Timida e dolce rosa dell'Est, perdonami se non ho potuto fare molto per te, se non essere un cliente, forse quello che ti faceva ridere, forse quello con il quale almeno eri tranquilla.
Non ti è bastato essere accondiscendente, non ti è bastato essere la bambola alla quale puoi fare tutto, non ti è bastato dire sempre sì, hai detto sempre sì nella tua vita.
"Ti supplico, dimmi, ora sei libera dall'infelicità?".
Gianina Viorica Ganfalianu aveva 43 anni e veniva dalla Romania, è stata uccisa dopo lunghe sevizie in un garage, in un giorno imprecisato di maggio del 2011, da un italiano "fidato".
Ciao Gianina.
Ciao mi spiace per la perdita di una persona a te cara dal tuo topic si intravede un grande dolore ed un grande affetto mi spiace che un mostro con sembianze umana abbia strappato alla vita una persona che voleva solo donare un futuro migliore ai suoi figli.Sicuramente in cielo una stella brilla in più e nelle notti di cielo sereno splende più delle altre per i suoi cari.