Io ho avuto la fortuna di avere per casa sia cani che gatti. La differenza è notevole per molti aspetti. Ora ho un golden retriever che adoro: lo considero come un 'fratello'.
Prima di lui ho sempre avuto gatti, ognuno con un carattere molto definito e particolare. Forse è questo aspetto che li rende ai miei occhi così affascinanti e misteriosi. La loro personalità richiede tempo per essere compresa e apprezzata in pieno. Sfumature, gesti, espressioni che rendono unico ogni piccolo amico a quattrozampe. La scoperta quotidiana di tutto questo è un’esperienza straordinaria fatta di sentimenti ed emozioni che arricchiscono in modo inaspettato anche chi, come me, di amici pelosi ne ha avuti tanti. Per questo, cercare una catalogazione dei caratteri nei mici può apparire riduttivo. Tuttavia, anche se ogni gatto è un mondo a sé, si possono comunque individuare delle caratteristiche comuni, che permettono di anticipare determinati comportamenti o reazioni.
Per esempio, un gatto molto attivo e curioso è anche più portato al gioco della caccia e a mettersi nei guai. Identificare il livello di attività nei gattini è abbastanza facile ed è legato alla tendenza a rimanere in braccio alle persone. I mici più propensi a scappare o a divincolarsi diventeranno i più attivi e i meno coccoloni. Un’altra caratteristica è la socievolezza, che consente di distinguere fra gatti maggiormente portati al contatto umano e quelli timidi o paurosi. I primi possono a loro volta essere intraprendenti, e cercare direttamente loro la compagnia umana, oppure riservati, e quindi accettare senza proteste le nostre attenzioni. Ho letto che tali caratteristiche sono trasmesse dai genitori ai figli. Anche la timidezza è ereditaria, ma può determinarsi anche per un mancato contatto del micio con l’uomo. E' logico che il gatto timido richiede pazienza e tempi lunghi che gli consentano di superare ansie e paure. Io penso che conoscere il livello di attività e la socievolezza di un gatto siano utili all’atto dell’adozione, per evitare scelte sbagliate e comportamenti iniziali che potrebbero creare problemi ai nostri straordinari a-mici.
Prima di lui ho sempre avuto gatti, ognuno con un carattere molto definito e particolare. Forse è questo aspetto che li rende ai miei occhi così affascinanti e misteriosi. La loro personalità richiede tempo per essere compresa e apprezzata in pieno. Sfumature, gesti, espressioni che rendono unico ogni piccolo amico a quattrozampe. La scoperta quotidiana di tutto questo è un’esperienza straordinaria fatta di sentimenti ed emozioni che arricchiscono in modo inaspettato anche chi, come me, di amici pelosi ne ha avuti tanti. Per questo, cercare una catalogazione dei caratteri nei mici può apparire riduttivo. Tuttavia, anche se ogni gatto è un mondo a sé, si possono comunque individuare delle caratteristiche comuni, che permettono di anticipare determinati comportamenti o reazioni.
Per esempio, un gatto molto attivo e curioso è anche più portato al gioco della caccia e a mettersi nei guai. Identificare il livello di attività nei gattini è abbastanza facile ed è legato alla tendenza a rimanere in braccio alle persone. I mici più propensi a scappare o a divincolarsi diventeranno i più attivi e i meno coccoloni. Un’altra caratteristica è la socievolezza, che consente di distinguere fra gatti maggiormente portati al contatto umano e quelli timidi o paurosi. I primi possono a loro volta essere intraprendenti, e cercare direttamente loro la compagnia umana, oppure riservati, e quindi accettare senza proteste le nostre attenzioni. Ho letto che tali caratteristiche sono trasmesse dai genitori ai figli. Anche la timidezza è ereditaria, ma può determinarsi anche per un mancato contatto del micio con l’uomo. E' logico che il gatto timido richiede pazienza e tempi lunghi che gli consentano di superare ansie e paure. Io penso che conoscere il livello di attività e la socievolezza di un gatto siano utili all’atto dell’adozione, per evitare scelte sbagliate e comportamenti iniziali che potrebbero creare problemi ai nostri straordinari a-mici.
