Caro Pussy, quando m’hai detto che ti saresti messo a far marchette, pensavo che l’avresti fatto veramente. Così ti son venuto a cercare per tutta la bassa piemontese ….. ho perlustrato statali, parcheggi, viali …. Ho persino chiesto a qualche amico se avesse visto un “travone” con la parrucca bionda e i tacchi a spillo….. ma niente, di te non c’era traccia.
E invece eri qui, in “diretta nazionale a reti unificate”, a fare domande così difficili.
Qui ci vorrebbe un bel cervello, che io non ho, per sviluppare l’argomento per benino. Quindi mi limito a raccontare quell’aneddoto promesso, che il black out dell’altra sera m’ha spazzato via….. Tu sai!
Se proprio vogliamo darle un titolo, questa storia potrebbe intitolarsi: Ti ho appena pagato!
Tutto cominciò diversi anni fa, quando mi “stropicciavo” una bimbetta da poco fuggita dalla valle dei vampiri.
Avreste dovuto vedere quell’acerba opera d’arte…… candida e soda come il marmo di Carrara e avreste dovuto inebriarvi di quell’aura che profumava di primavera ed innocenza appena violata.
Era diventata la mia droga. Non riuscivo a stare lontano da quel diamante ancora grezzo che tremava di vero piacere sotto i colpi della mia lingua.
“Fermiamoci un po’ prima…. perché poi faccio fatica a lavorare….” mi diceva sempre inutilmente…
Aveva stoffa la ragazzina, questo era evidente, e non ci mise molto tempo per capire le regole del gioco.
Fu così che quell’innocenza e quel sospirato tremore (più che altro da me), dei quali mi nutrivo avidamente, pian piano sparirono……. e con loro il mio interesse per lei.
Seguii la sua sfavillante carriera, qui, su GF.
“E’ veramente cara, ma ne vale la pena. E’ il top”. Questa era la frase più ricorrente nelle sue recensioni….
Passò qualche anno, nei quali feci vita quasi francescana e mi nutrii pressoché solo coi pochi “pasti” frugali che il “monastero” domestico offriva.
Ma un bel giorno decisi di chiamarla e la incontrai.
Era sempre bella come una dea, la mi gattina, ma lo sguardo e il piglio erano di ben più pericoloso felino.
Ci abbracciammo affettuosamente, come solo due veri amici sanno fare.
Risentire il calore di quel corpo …. ripercorre con le dita le sue forme ancora acerbe, fu devastante. Emozioni che pensavo trapassate si risvegliarono prepotentemente.
Ti prego, torniamo indietro nel tempo ….. Ti prego, anche solo per quest’ultima volta, ridammi quella bimbetta innocente.
Non fu necessario dir nulla, lei capì….
Con tenerezza prese il mio viso tra le mani e l’appoggiò sul suo frutto proibito…..
Ti stavo aspettando ….. sussurrò.
Agognavo quel momento da tempo……..
Con esasperante lentezza cominciai a far scivolare la mia lingua sul suo sesso, che sentivo sempre più turgido e bagnato sulle mie labbra. Iniziò a genere e a muovere nervosamente i fianchi. A stento riuscii a proseguire la mia laboriosa opera. Sentii il suo respiro farsi sempre più profondo, quasi affannoso….. D’un tratto inarcò la schiena ed un sibilo roco accompagnò il tremore del suo ventre che liberò il piacere che stava montando dentro di lei.
“Basta, che ora mi fai male. Vieni su che ora tocca a te……”
Mi liberai di ogni remora e mi lanciai anima e corpo tra quelle braccia che mi stavano febbrilmente attendendo.
Il tempo si fermò.
Come per miracolo ritornai a quel giorno in cui la vidi per la prima volta e che per la prima volta “tremò” per me.
Ormai avevo perso la percezione del tempo e il contatto con la realtà. Solo un violento orgasmo mi riportò coi piedi per terra e mi costrinse a sentire il mio cellulare che stava squillando quasi ininterrottamente per più di un’ora.
Era l’ufficio…….
Con imbarazzo le porsi delle banconote, per saldare quell’amoroso compenso di cui ignoravo completamente l’entità.
Queste bastano, disse prendendo due pezzi da VU e strizzandomi l’occhio…
Beh, credevo veramente peggio, pensai. Le sigle le avevamo fatte praticamente tutte…..
Certo che il tuo telefono suona più del mio, proseguì con aria sorniona.
Si, ma quando suona il tuo arrivano soldi, quando lo fa il mio sono solo rotture di co…..ni. Se fossi donna farei anch’io il tuo mestiere.
E perché non lo fai? Tu la sai leccare bene..
Beh, ti ringrazio….. ma un conto è leccarla pagando, ben altra cosa è farsi pagare per leccarla. Tu, ad esempio, mi pagheresti?
Certo, io un VU te lo darei. Anzi, io ti ho appena pagato!
In quel momento mi vennero in mente le lamentele lette su GF per i suoi compensi così salati…..
Caxxo era vero!
Le accarezzai dolcemente il viso e me ne andai ridendo.
Quella fu l’ultima volta che la vidi.
Naturalmente ho romanzato un po’ la storia per renderla, spero, di più gradevole lettura. Ma vi assicuro che i fatti salienti sono realmente accaduti.