Trattare sul prezzo fa parte del gioco. Ci sta. Però bisogna mettersi nei panni di chi sta dall'altra parte del telefono. Magari si sente ripetere la stessa richiesta 20 volte al giorno. E questo non è molto piacevole, alla lunga. Considero il lavoro di una 'Pay' esattamente al pari di qualsiasi altro lavoro. Ognuna ha motivazioni soggettive per sceglier ciò che fa, e come farlo. Vi sembrerà che me la tiro, ma io non tratto sul prezzo. Salvo casi eccezionali. La professionalità si capisce anche da questi particolari. Se una 'Pay' è disposta a trattare, allora significa che non è del tutto consapevole del servizio che può offrire. E questo mi induce a pensare che il servizio stesso non sarà di livello elevato. Poi, come sempre, ci sono le eccezioni.
Se un mio cliente mi chiedesse uno 'sconto' sul servizio che gli propongo, io penserei che non ha chiaro la qualità che gli sto offrendo. In tal caso, preferisco dirgli: "Forse è il caso di parlare di altri servizi meno costosi..." e se questo non fosse sufficiente, partirei con una metafora: "Se Lei dovesse operarsi, andrebbe da un chirurgo bravo ma costoso, oppure sceglierebbe un chirurgo meno bravo ma che fa sconti?" Raramente mi è capitato di ricevere come risposta la seconda opzione. Qualcuno dirà che c'è molta differenza tra un chirurgo, un notaio o una 'Pay'... forse è vero, ma è pur vero che anche i chirurghi e i notai vanno a 'Pay', quindi...