Basta,oramai la voglia di incontrarla e conoscerla é tanta...prima legendrous ,con il suo racconto ,mi incuriosisce,poi luca mi induce a non attendere oltre.
Spinto da un'irrestibile voglia di parlarle,di sapere e perché no? di amarla, decisi di partire,consapevole che potesse trattarsi di altra persona, i miei dubbi erano sull'eta delle due Adele,ma rincuorato dallo stesso nome e dallo stesso lavoro, arrivo a Ladispoli. non valuto più la pista del carrozziere di trastevere ( ultimo amamte della mamma di Adele).. cerco la fermata della corriera e mi avvio alla ricerca del bar,del quale non avevo nessuna indicazione..cazzo, non é l'unico, ce ne sono diversi, e in tutti c'é un barista,non posso andare neanche per esclusione..con tanta pazienza inizio la ricerca...mi preparo una storiella,abbastanza credibile che non mi faccia passare per un folle e pericoloso innamorato. entro nel primo ,mi avvicino al bancone,ordino un caffé e chiedo al barista se conosce questa ragazza(descrizione di luca)con la quale avevo appuntamento, ma essendo arrivato in ritardo e non avendo il num.di tel nn sono riuscito ad incontrarla...unico indizio,che so(dico al barista) é che abitualmente fa colazione in un bar di questa piazza...ma stupidamente non gli chiesi quale.lui mi guardò e mi sorrise, capí che stava parlando il cuore di un ingenuo innamorato.poi mi parlò con tono lieve e mi disse di no...non l'aveva mai vista,ne li ne fuori..lo ringraziai e lo salutai..così fece lui,augurandomi buona fortuna..entrai e uscii diverse volte dai bar,sempre con cattive notizie..nessuno l'aveva vista..i caffé iniziavano a fare effetto ed il cuore iniziava a battere sempre più forte.non dovrei dirlo ma ho iniziato a dubitare del racconto di luca,si é così,nonostante ho letto tutti i suoi numerosi e veritieri post ho cominciato a dubitarne...stanco e deluso mi avviai sulla strada del ritorno,una gran sete mi seccò la gola ,stentavo a deglutire.giro l'angolo di un palazzo antico e, dimenticando ormai Adele ,entro in un bar latteria,molto alla moda, che non avevo notato perché nascosto.chiedo un grossissimo bicchiere d'acqua con una scorza di limone..mi scuso per non ordinare altro dicendogli di aver giá preso moltissimi caffé in pochissimo tempo..lui mi guarda e con fare maizioso mi dice: "ore piccold e bisogna stare svegli...capita anche a me". no , gli dico e gli racconto quello gia raccontato in precedemza, ad altri.a questo punto il suo tono cambia e mi dice si,che quello é il posto frequentato da Adele ma,visto che le era molto amico voleva sapere il motivo del mio interessamento.a quel punto io ho avuto un sussulto,lui mi ha preso alla sprovvista e ho detto la veritá..che ero alla ricerca di Adele,che ero consapevole della sua brutta infanzia e volevo incontrarla spinto da una irrefrenabile tenerezza..mi sentii uno stupido, e se potevo ritornare indietro avrei detto qualsiasi altra cosa ,tranne la(ambigua?) veritá..lui mi guadò, mi scrutò,mi lesse dentro e disse: anch'io voglio bene ad Adele,non come amante ma come amico...vedo e sento che per te,pur nn conoscendola ,é lo stesso..cosa posso fare per te? in un attimo la mia tensione svanì,svanì anche la stamchezza ,che quel giorno fu tanta..svanì tutto questo per lasciare spazio alla speranza..gli chiesi un foglio e una penna,oggetti oramai desueti per scrivere semlici parole ... scrissi: carissima Adele ,ho sentito tanto parlare di te e ho un'irresistibile voglia di vederti di parlarti e conoscerti..molte cose ci accomunano,ho fatto un lungo viaggio,ho chiesto in lungo e in largo( si forse ho sbagliato a parlarle di lavoro😂,ma nn era mia intenzione) di te...concedimi almeno il tempo di un aperitivo,in questo locale....scrissi il mio numero di telefono ma non lasciai il nome..lei non mi conosceva ma da quello che ho scritto conosceva le mie intenzioni...ora tocca a lei..ascoltare il suo cuore..cosa che ho fatto io..l'ho consegnato al barista.lui lo prese con una mano e con l'altra strinse la mia e disse: tranquillo succeda quello che succeda, questo tuo biglietto Adele lo leggerà...
finalmente fui soddisfatto, lo ringraziai,gli chiesi quanto gli dovessi, ma lui non volle niente e mi disse: sono io che devo qualcosa a te..voglio troppo bene ad Adele, spero ti telefoni.. a quelle belle e confortanti parole uscii e il pensiero che mi venne alla mente fu quello di aver dubitato ,sbagliando,del racconto di luca.me ne pentii..ma fu un attimo e proseguii la mia strada...inizió l'attesa.