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Rosaescort
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legendarius
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In questo articolo sulla tassazione della prostituzione ci sono dati interessanti :

" Partiamo dai numeri, ricavati da un recentissimo studio del Codacons. Le prostitute attive in Italia risultano essere tra le 90 e le 100mila, di cui più della metà straniere. Il 60% circa esercita la propria attività in strada, purtroppo spesso sotto il controllo di bande di magnaccia, il resto lo fa in appartamento, nei night club o in quella specie di postriboli tollerati che sono molti centri massaggi. Negli ultimi anni è cresciuta in maniera esponenziale la prostituzione via web, con tanto di portali specializzati nel fornire nomi e indirizzi. Le tariffe variano naturalmente moltissimo, in una forbice che va dai 30 miserabili euro incassati dalle cosiddette schiave del sesso reperibili nelle strade periferiche, a centinaia, se non migliaia di euro per prestazioni di alto livello. Sul numero dei clienti le varie stime fatte non concordano, si va da 3 ad addirittura 9 milioni. Il fatturato annuo totale è stato valutato in circa 4 miliardi, con una potenziale imposizione fiscale teoricamente superiore al miliardo, su cui la Lega ha già posato gli occhi. Arrivarci, tuttavia, non è semplice. Per prima cosa bisogna regolamentare l’attività, equiparandola a quella di un professionista con partita Iva, poi bisogna convincere le ragazze a registrarsi. Dicono che una parte sarebbero disponibili, anche per poter iscriversi all’Inps e avvalersi dei servizi previdenziali, ma io ne dubito. Le straniere sono in buona parte irregolari e anche nel caso improbabile che i boss dessero loro luce verde non possono avere rapporti con l’autorità. Le italiane, specie quelle di livello medio-alto, dovrebbero iniziare a emettere fattura, ma quale cliente si sognerebbe di accettarla? Nessuna attività «legale» si presterebbe come questa al nero. In conclusione, anche se una norma in materia di regolamentazione fosse approvata, il fisco rischierebbe di rimanere con un pugno di mosche. "
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nerchiadigomma
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bell'argomento. sicuramente il primo problema dell'irregolarità delle ragazze è difficile da superare. ma forse con un permesso di soggiorno regolare si puo risolvere, ammesso che non entrino con papponi o altri giri strani.

per quanto riguarda la fiscalità non la vedo così difficile, ti faccio un esempio dei tatuatori. io ho circa 20 tatuaggi il cui più economico è costato 80. per nessuno di questi ho avuto fattura o scontrino e so per certo che, eccetto pochi, nessuno la rilascia. a fine mese compilano dei bollettari un po inventati e chiudono la fiscalità cosi. quindi anche per le ragazze si risolverebbe appunto "all'italiana". certamente verserebbero i contributi INPS e INAIL e questo aiuterebbe senza dubbio a far emergere un po di soldini! e da parte loro avrebbero quel minimo di garanzie che il nostro stato offre.

basterebbe veramente una cazzata di norma. qualche certificato di salute verificabile facilmente, esenzione IVA su preservativi, igienizzanti e lubrificanti. alla fine il mio massaggiatore va in casa delle persone a fare il massaggio, e se vuoi ti fa la ricevuta su di un bollettario semplicissimo. lui è in regola in tutto e se facesse i pompini, non se ne accorge nessuno. certo se dovesse contrarre qualche virus non si potrebbe passarglielo come malattia professionale
Tutto ciò che avete letto è invenzione pura e goliardica,
NDG
Francostars
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In primo luogo, esiste anche questo thread in merito. https://gnoccaforum.com/esc…
In secondo, dovete ripesare a quello che avete scritto. Basta leggere gli ultimi post al link suddetto.
Sottolineo che per l'attività, non è necessario averne una inquadrata correttamente nei Codici Ateco. In tal caso, si deve utilizzarne uno con altre attività non classificabili altrove. I sostenitori della teori citata in precedenza dicono il falso. Difatti, almeno il 30% delle Partite IVA in Italia usa questi codici generici, siccome non ha una mansione espressamente citata dal relativo elenco.
Franco
Rosaescort