Qualche anno fà su un sito Internet conobbi Olga,una bellissima 38enne Ukraina,divorziata.
Tre mesi di sola corrispondenza email in Inglese,poi si ci vede su Skype,infine si pianifica l'incontro.
Era febbraio,Partenza da Genova,poi Monaco e infine Kiev.
Arrivo,l'aereoporto e piccolo e affollato,mi sento un pò sperduto ma molto emozionato;compilo non so come quella stramaledetta
immigration card(scritta in Russo)poi si và al bancone controlli e timbro passaporto.Una bellissima fanciulla con capelli biondissimi
in divisa aereoportuale esegue il tutto con un sorriso smagliante e un pò malizioso.Azz...che gnocca
penso tra di me...ottimo inizio.
Nessuno mi ferma per il controllo bagagli e mi avvio verso l'uscita;una folla di taxisti e di venditori
di non so bene cosa mi circonda;alzo lo sguardo e più avanti scorgo un tipo che mostra con braccia alzate un foglio
con il mio cognome scritto su un improvvisato pezzo di carta; è colui che mi accompagnerà all'appartamento
nel centro di Kiev.Ci presentiamo e Oleg ed io con un ostentato Inglese riusciamo a comunicare;percorriamo lo stradone
che porta in centro chiacchieriamo del più e del meno,
mi fà capire che sono fortunato a vivere in Italia e che lì le condizioni di vita non sono buone;ribadisco
che anche da noi non è tutte rose e fiori,mi sorride con uno sguardo un pò contrariato e nel frattempo si arriva a destinazione.
Scendo dall'auto, apre il bagagliaio e mi consegna il mio trolley e mi fà cenno di seguirlo.
Il caseggiato e un palazzo tipico dell'ex Unione sovietica ma ben tenuto e ristrutturato, i muri sono di mattoni
pieni,di colore giallognolo;il portone di legno massiccio.Per entrare è necessario agire su una strana serratura
con combinazione di numeri che mi premuro di scrivere.L'appartamento è carino, un monolocale a piano terreno ben riscaldato,
bagno con vasca jacuzzi,cucina moderna e angolo del peccato con lettone morbido e invitante.
Squilla il campanello e Oleg va ad aprire;vedo entrare la manager,una gnocca stratosferica che mi lascia a bocca
aperta...mi impartisce in Inglese varie istruzioni su come usare i vari accessori presenti nell'appartamento,
mi indica i più vicini supermarket dove fare rifornimento,mi consegna un biglietto da visita con il recapito suo
personale in caso di necessità. Da buon vecchio reprobo quale sono, gli dico se posso anche eventualmente
invitarla a prendere un caffè...mi sorride e mi dice, questa volta in Russo..niet..!!
Verso l'obolo per l'affitto e se ne vanno;un pò dispiaciuto e continuando a rimirare il lato b spettacolare
della girl li saluto e rimango solo.
Credo fossero circa le ore sedici;mando un sms a Olga che mi comunica che arriverà da Dnepropetrosk con il
treno, alle ore 23.L'attesa è ancora lunga.... un pò di pazienza e arriverà...
Ore 23,20 circa, arriva l'sms di Olga che mi comunica che sta arrivando con il taxi dalla stazione
ferroviaria e sarà lì tra 10 minuti;l'emozione aumenta insieme ai battiti cardiaci.Guardo attraverso la finestra
e vedo che sta nevicando,fa freddo,io sono impaziente come un ragazzino delle medie e rimango lì a guardare.
Vedo fermarsi un auto davanti al portone;esco in fretta e la vedo,finalmente di persona.E' bella,molto bella,
alta, magra,con capelli castano chiari a caschetto,occhi azzurri.Ci abbracciamo,lei mi dice "Welcome in Ucraina"
Gli rispondo "I'm very happy to see you"...poi dopo un attimo di smarrimento pago il taxi,la prendo per mano
ed entriamo.Era infreddolita,mi porge una bottiglia di wodka come regalo.La abbraccio e gli faccio cenno
che quel pacchettino sul tavolo era per lei,(un profumo D&G e un completo sciarpa-guanti e berretto di lana.)
Mi abbraccia saltellando come una bambina ringraziandomi,si chiacchera un pò con entusiasmo,poi prelevando
qualcosa dalla sua valigia,si dirige verso il bagno.
Rimango momentaneamente solo,e nonostante il freddo,mi affaccio alla finestra per fumarmi sette sigarette di fila,
gustandomi la breve attesa e la magia di quel momento.
Sento aprire la porta e la vedo uscire coperta con il solo asciugamano,poi,senza dire una parola,
si infila sotto le coperte,lanciando l'asciugamano su una sedia.Mi guarda e con un sorriso dolcissimo
mi dice"Please,come here,I have very cold".
E fù così che come due fidanzati ci fù una settimana di passione,sesso,dolcezza,risate,scherzi,
passeggiate visitando la città mano nella mano e cene a lume di candela.
Nonostante la barriera linguistica colmata solo dal nostro scarso inglese e dal vocabolario,ebbi modo
di comprendere che, al di la del suo carattere allegro e pazzerello,era una donna con grandi problemi
economici;un figlio di 12 anni,un lavoro part-time a 100 euro al mese,la mamma anziana convivente
con una pensione inesistente.
L'ultimo giorno che passai con lei fù un misto di tristezza e di speranza di poterla rivedere.
Gli chiesi se voleva venire in Italia per le vacanze,mi rispose sorridendo..." Maybe"...
Si parte,si ritorna a casa,è finito il sogno.Lei ha il treno alle 10,io il volo alle 14,30
ricordo tutto perfettamente.Si prepara la valigia e chiama il taxi,stiamo abbracciati ancora per mezzora
e poi arriva il momento che dobbiamo separarci.L'accompagno,la abbraccio forte e facendo finta
di nulla gli infilo nella tasca del Piumino un po di euri che avevo preparato in precedenza dentro una busta.
Ci scambiamo i saluti e la promessa di rivederci,poi ancora un bacio; sale in macchina,mi saluta
con la mano mentre si allontana,io rimango a guardare sino che l'auto non sparisce dalla mia visuale.
Con un pizzico di commozione e la mente carica di emotività e ricordi mi ritrovo al check in, ore 13,30
si parte, insieme a un cumulo di pensieri e di sensazioni...chissà se ti rivedrò Olga,
ma grazie di tutto; chiunque tu sia e qualunque cosa tu faccia,io
con te,anche se per poco, sono stato un uomo felice!
PS.tutto ciò che avete letto sono fatti veri, realmente vissuti al sottoscritto.
NON DIR DI ME SE DI ME NON SAI. PENSA DI TE E POI DI ME DIRAI.