altro collega aggredito

ragazzi occorre fare attenzione, ricordiamoci che non lo fanno per passione, lo fanno per soldi sono mercenarie €urospin. quando vado con ragazze nuove in posti sconosciuti prima faccio un giro di ricognizione, avanscoperta, esploro la zona il rione , ecc, se finisci nel bronx oppure in via dei matti n0, e vedo che il posto è malfamato con tipi loschi tipo malfamati bar di caracas, preferisco perdere   i soldi x la benzina e il tempo x la camminata che magari fare brutti incontri e brutti esperienze, occorre  sempre avere gli occhi aperti stare in campana  essere vigile prudenti. ragazzi copulare si ma con prudenza cautela adottando tutte le precauzioni 
statevi accorti fatemi sapere aggiornatemi dei posti piu caldi saluti

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Ogni uomo è colpevole del bene che non ha fatto

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Picchiato e derubato da due escort e un uomo: era accaduto in settembre in un appartamento di via Borghesi, la polizia ha arrestato una 24enne sudamericana. Ora è in cella a San Vittore.

La Polizia di Stato di Parma, nella mattinata di ieri, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, a seguito di attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Parma, nei confronti di una donna sudamericana di 24 anni poiché gravemente indiziata di concorso nel reato di rapina avvenuto nello scorso mese di settembre in via Borghesi.

La donna, insieme ad un’altra, entrambe identificate, a seguito di attività investigative della Squadra Mobile della Questura di Parma, è sospettata di essere responsabile in concorso dell’episodio che ha visto coinvolto un uomo che, dopo aver pianificato un incontro sessuale con una donna, si era recato in un appartamento dove venne aggredito e derubato. Alla presenza delle due donne,  era stato preso a calci e pugni da un uomo sopraggiunto poco dopo nell’abitazione, derubato del proprio orologio del valore di circa 25.000 euro e di una catenina d’oro. In seguito l’aggressore si era allontanato minacciando la parte offesa di tornare armato di pistola, mentre la vittima  si era rifugiato  in un negozio vicino.

L’attività di indagine della locale Squadra Mobile, svolta sia tramite l’immediata acquisizione del delle immagini degli impianti di videosorveglianza sia tramite il riconoscimento da parte della vittima, consentiva di acquisire gravi indizi di colpevolezza e trarre in arresto a fine settembre l’uomo che veniva tradotto nella casa circondariale di San Vittore.
Il prosieguo dell’attività investigativa tramite analisi delle immagini e riconoscimento ha consentito, nella mattinata di ieri, al personale della locale Squadra Mobile, coadiuvato dal personale della Squadra Mobile di Monza, di individuare e trarre in arresto una delle due presunte complici della rapina, in esecuzione del provvedimento restrittivo emesso dall’Autorità giudiziaria la persona in questione è stata condotta nella casa circondariale di San Vittore. Sono in corso altre indagini per rintracciare la seconda donna.