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Come sappiamo si trovava a Prato, la sua prossima destinazione doveva essere a Bologna in Via della Viola
🆘
Denisa Maria Adas aveva paura: «Temeva di essere uccisa». Il cliente «pericoloso» e le scarpe sull’armadio
20 Maggio 2025 - 07:14 Alessandro D’Amato
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denisa maria adas escort scomparsa pratodenisa maria adas escort scomparsa prato
La escort romena era in trasferta di lavoro a Prato. Scomparse due valigie e una coperta a cui teneva molto
Denisa Maria Adas aveva paura. «Alcuni giorni fa mi aveva detto che temeva di essere uccisa», è il dettaglio riferito agli inquirenti da una persona a lei vicina. La 30enne di origini rumene faceva la escort a Roma ma ogni tanto sconfinava. Ed è scomparsa durante una trasferta a Prato. A denunciare la sua scomparsa, che risale al 16 maggio scorso, è stata la madre che abita con lei nella capitale. La procura guidata da Luca Tescaroli ha aperto un fascicolo d’indagine per sequestro di persona. Il residence era prenotato fino al 18. La sua auto, una 500 di colore rosso, è ancora nel parcheggio.
La scomparsa di Denisa
La donna è arrivata a Prato da Roma giovedì. È risultata risiedere al residence Ferrucci, prenotato fino a domenica. L’ultimo suo segnale di esistenza in vita risale alle 23.30 del 16 maggio. Si tratterebbe di un messaggio Whatsapp mandato a un’amica. Poco prima aveva incontrato un cliente. Che ha lasciato il residence alle 20.45. L’uomo è stato ascoltato dai magistrati. Avrebbe dimostrato di avere un alibi per la notte. Nella sua stanza sono stati trovati gli effetti personali. Tranne due valigie e una coperta a cui teneva. La madre seguiva i suoi spostamenti quando lei andava in trasferta attraverso un geolocalizzatore. Era stata nello stesso residence altre volte in passato. L’attività è dotata di telecamere, che però non sarebbero funzionanti.
La madre
Gli investigatori stanno indagando sugli appuntamenti di lavoro nel week end a Prato. Secondo il Messaggero sono scomparsi alcuni oggetti. Ovvero le chiavi del portone dell’albergo, la sua borsa e i due cellulari. Che a oggi risultano spenti. La madre Maria Cristina Paun l’ha sentita la sera del 15 maggio. Il giorno dopo non è riuscita a mettersi in contatto con lei. «Non se ne andrebbe mai andata per tutto questo tempo senza avvertirmi», dice al quotidiano. «Capita spesso che Denisa va via di casa per lavoro, ma quando è fuori mi telefona sempre. Questa è la prima volta che non ho più sue notizie. Non so cosa pensare. Mi sembra tutto strano e assurdo. Lei è la mia vita, spero davvero che torni a casa il prima possibile».
Le amiche
Madre e figlia vivono insieme in una casa al Quadraro. «Al telefono era tranquilla. Non l’ho sentita preoccupata per qualcosa» e «non aveva manifestato nulla di sospetto durante l’ultima telefonata». Le amiche invece l’avevano sentita preoccupata. Soprattutto a causa di un cliente che lei stessa aveva definito pericoloso. Ne aveva parlato in una delle chat di gruppo in cui le escort condividono informazioni di questo tipo. La 30enne avrebbe inviato una foto dell’uomo. Secondo le prime indagini potrebbe essere uscita (o fatta uscire) da una porta secondaria che si trova sul retro. . Le chiavi della stanza erano inserite nella serratura, dal lato interno.
Il paio di scarpe
C’è poi il dettaglio del paio i scarpe. Sono state lasciate sopra un armadio alto due metri. Lei è alta un metro e sessanta. Le indagini «mirano a ricostruire la rete di contatti e relazioni della donna per accertare la fondatezza della pista delittuosa e individuare un eventuale movente».
___________________Viz🌪️
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Denisa Maria Adas aveva paura: «Temeva di essere uccisa». Il cliente «pericoloso» e le scarpe sull’armadio
20 Maggio 2025 - 07:14 Alessandro D’Amato
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denisa maria adas escort scomparsa pratodenisa maria adas escort scomparsa prato
La escort romena era in trasferta di lavoro a Prato. Scomparse due valigie e una coperta a cui teneva molto
Denisa Maria Adas aveva paura. «Alcuni giorni fa mi aveva detto che temeva di essere uccisa», è il dettaglio riferito agli inquirenti da una persona a lei vicina. La 30enne di origini rumene faceva la escort a Roma ma ogni tanto sconfinava. Ed è scomparsa durante una trasferta a Prato. A denunciare la sua scomparsa, che risale al 16 maggio scorso, è stata la madre che abita con lei nella capitale. La procura guidata da Luca Tescaroli ha aperto un fascicolo d’indagine per sequestro di persona. Il residence era prenotato fino al 18. La sua auto, una 500 di colore rosso, è ancora nel parcheggio.
La scomparsa di Denisa
La donna è arrivata a Prato da Roma giovedì. È risultata risiedere al residence Ferrucci, prenotato fino a domenica. L’ultimo suo segnale di esistenza in vita risale alle 23.30 del 16 maggio. Si tratterebbe di un messaggio Whatsapp mandato a un’amica. Poco prima aveva incontrato un cliente. Che ha lasciato il residence alle 20.45. L’uomo è stato ascoltato dai magistrati. Avrebbe dimostrato di avere un alibi per la notte. Nella sua stanza sono stati trovati gli effetti personali. Tranne due valigie e una coperta a cui teneva. La madre seguiva i suoi spostamenti quando lei andava in trasferta attraverso un geolocalizzatore. Era stata nello stesso residence altre volte in passato. L’attività è dotata di telecamere, che però non sarebbero funzionanti.
La madre
Gli investigatori stanno indagando sugli appuntamenti di lavoro nel week end a Prato. Secondo il Messaggero sono scomparsi alcuni oggetti. Ovvero le chiavi del portone dell’albergo, la sua borsa e i due cellulari. Che a oggi risultano spenti. La madre Maria Cristina Paun l’ha sentita la sera del 15 maggio. Il giorno dopo non è riuscita a mettersi in contatto con lei. «Non se ne andrebbe mai andata per tutto questo tempo senza avvertirmi», dice al quotidiano. «Capita spesso che Denisa va via di casa per lavoro, ma quando è fuori mi telefona sempre. Questa è la prima volta che non ho più sue notizie. Non so cosa pensare. Mi sembra tutto strano e assurdo. Lei è la mia vita, spero davvero che torni a casa il prima possibile».
Le amiche
Madre e figlia vivono insieme in una casa al Quadraro. «Al telefono era tranquilla. Non l’ho sentita preoccupata per qualcosa» e «non aveva manifestato nulla di sospetto durante l’ultima telefonata». Le amiche invece l’avevano sentita preoccupata. Soprattutto a causa di un cliente che lei stessa aveva definito pericoloso. Ne aveva parlato in una delle chat di gruppo in cui le escort condividono informazioni di questo tipo. La 30enne avrebbe inviato una foto dell’uomo. Secondo le prime indagini potrebbe essere uscita (o fatta uscire) da una porta secondaria che si trova sul retro. . Le chiavi della stanza erano inserite nella serratura, dal lato interno.
Il paio di scarpe
C’è poi il dettaglio del paio i scarpe. Sono state lasciate sopra un armadio alto due metri. Lei è alta un metro e sessanta. Le indagini «mirano a ricostruire la rete di contatti e relazioni della donna per accertare la fondatezza della pista delittuosa e individuare un eventuale movente».
___________________Viz🌪️
Mi auguro che questa vicenda si risolva nel migliore dei modi anche se purtroppo sia il sesto senso che la ragione mi portano a pensare il contrario.
Me lo auguro anche se non riesco a leggere molti commenti al riguardo nei vari siti perché tuttavia il bigottismo impedisce a molti d'intendere che questa è solo l'ennesima morte sul lavoro.
Un lavoro duro, difficile e pericoloso a prescindere dal cachet spesso per motivi diversi che ci vede tutte accomunate da problemi simili tra cui, non ultimo, non ricevere aiuti concreti alla frase (con cui ho dovuto a lungo convivere da sola, da giovane e per di p all'estero) «Ho paura di essere ammazzata»
Una considerazione che diviene un grido sommesso e inascoltato per mancanza di soluzioni e interventi concreti.
E adesso che abbiamo un codice ATECO (e non è una novità perche io ne usufruisco da tre anni) sarebbe anche vederlo corrisposto da servizi in termini di sicurezza e salute.
Un pensiero anche per la madre. Sono anch'io molto legata alla mia per molti motivi e purtroppo sono certa che se mi capitasse qualcosa di simile si lascerebbe semplicemente morire. Che mi accompagni sempre la lucidità e l'intuito di riconoscere il pericolo e che accompagni anche voi.
Amo credere che possa esistere solidarietà anche dove regna la competizione qualora essa possa portare dei vantaggi concreti.
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Come sappiamo si trovava a Prato, la sua prossima destinazione doveva essere a Bologna in Via della Viola
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Denisa Maria Adas aveva paura: «Temeva di essere uccisa». Il cliente «pericoloso» e le scarpe sull’armadio
20 Maggio 2025 - 07:14 Alessandro D’Amato
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La escort romena era in trasferta di lavoro a Prato. Scomparse due valigie e una coperta a cui teneva molto
Denisa Maria Adas aveva paura. «Alcuni giorni fa mi aveva detto che temeva di essere uccisa», è il dettaglio riferito agli inquirenti da una persona a lei vicina. La 30enne di origini rumene faceva la escort a Roma ma ogni tanto sconfinava. Ed è scomparsa durante una trasferta a Prato. A denunciare la sua scomparsa, che risale al 16 maggio scorso, è stata la madre che abita con lei nella capitale. La procura guidata da Luca Tescaroli ha aperto un fascicolo d’indagine per sequestro di persona. Il residence era prenotato fino al 18. La sua auto, una 500 di colore rosso, è ancora nel parcheggio.
La scomparsa di Denisa
La donna è arrivata a Prato da Roma giovedì. È risultata risiedere al residence Ferrucci, prenotato fino a domenica. L’ultimo suo segnale di esistenza in vita risale alle 23.30 del 16 maggio. Si tratterebbe di un messaggio Whatsapp mandato a un’amica. Poco prima aveva incontrato un cliente. Che ha lasciato il residence alle 20.45. L’uomo è stato ascoltato dai magistrati. Avrebbe dimostrato di avere un alibi per la notte. Nella sua stanza sono stati trovati gli effetti personali. Tranne due valigie e una coperta a cui teneva. La madre seguiva i suoi spostamenti quando lei andava in trasferta attraverso un geolocalizzatore. Era stata nello stesso residence altre volte in passato. L’attività è dotata di telecamere, che però non sarebbero funzionanti.
La madre
Gli investigatori stanno indagando sugli appuntamenti di lavoro nel week end a Prato. Secondo il Messaggero sono scomparsi alcuni oggetti. Ovvero le chiavi del portone dell’albergo, la sua borsa e i due cellulari. Che a oggi risultano spenti. La madre Maria Cristina Paun l’ha sentita la sera del 15 maggio. Il giorno dopo non è riuscita a mettersi in contatto con lei. «Non se ne andrebbe mai andata per tutto questo tempo senza avvertirmi», dice al quotidiano. «Capita spesso che Denisa va via di casa per lavoro, ma quando è fuori mi telefona sempre. Questa è la prima volta che non ho più sue notizie. Non so cosa pensare. Mi sembra tutto strano e assurdo. Lei è la mia vita, spero davvero che torni a casa il prima possibile».
Le amiche
Madre e figlia vivono insieme in una casa al Quadraro. «Al telefono era tranquilla. Non l’ho sentita preoccupata per qualcosa» e «non aveva manifestato nulla di sospetto durante l’ultima telefonata». Le amiche invece l’avevano sentita preoccupata. Soprattutto a causa di un cliente che lei stessa aveva definito pericoloso. Ne aveva parlato in una delle chat di gruppo in cui le escort condividono informazioni di questo tipo. La 30enne avrebbe inviato una foto dell’uomo. Secondo le prime indagini potrebbe essere uscita (o fatta uscire) da una porta secondaria che si trova sul retro. . Le chiavi della stanza erano inserite nella serratura, dal lato interno.
Il paio di scarpe
C’è poi il dettaglio del paio i scarpe. Sono state lasciate sopra un armadio alto due metri. Lei è alta un metro e sessanta. Le indagini «mirano a ricostruire la rete di contatti e relazioni della donna per accertare la fondatezza della pista delittuosa e individuare un eventuale movente».
___________________Viz🌪️
Mi auguro che questa vicenda si risolva nel migliore dei modi anche se purtroppo sia il sesto senso che la ragione mi portano a pensare il contrario.
Me lo auguro anche se non riesco a leggere molti commenti al riguardo nei vari siti perché tuttavia il bigottismo impedisce a molti d'intendere che questa è solo l'ennesima morte sul lavoro.
Un lavoro duro, difficile e pericoloso a prescindere dal cachet spesso per motivi diversi che ci vede tutte accomunate da problemi simili tra cui, non ultimo, non ricevere aiuti concreti alla frase (con cui ho dovuto a lungo convivere da sola, da giovane e per di p all'estero) «Ho paura di essere ammazzata»
Una considerazione che diviene un grido sommesso e inascoltato per mancanza di soluzioni e interventi concreti.
E adesso che abbiamo un codice ATECO (e non è una novità perche io ne usufruisco da tre anni) sarebbe anche vederlo corrisposto da servizi in termini di sicurezza e salute.
Un pensiero anche per la madre. Sono anch'io molto legata alla mia per molti motivi e purtroppo sono certa che se mi capitasse qualcosa di simile si lascerebbe semplicemente morire. Che mi accompagni sempre la lucidità e l'intuito di riconoscere il pericolo e che accompagni anche voi.
Amo credere che possa esistere solidarietà anche dove regna la competizione qualora essa possa portare dei vantaggi concreti.
mi dispiace molto per la ragazza. comunque resterei ottimista: non posso pensare che un cliente/stalker abbia fatto del male alla ragazza e ancora non sia stato beccato dalla polizia. un tipo del genere non credo possa essere organizzato a tal punto da rapire una ragazza senza lasciare tracce evidenti sul cellulare, telecamere di sorveglianza , ecc. 🤞🤞 🤞
Ha decapitato la testa..
__________________________Viz🌪️
già uccidere non è una passeggiata….
poi decapitare è da pelo sullo stomaco!
ma sarà vero che lo minacciava di dirlo alla moglie!? estorcendogli denaro.
Boh chissà….. comunque ho sentito ai tg che ha confessato un altro omicidio di una mestierante.
Il che lo fa un seriale….
Certo è,che ora la moglie lo sa 😅
Mr lone wolf, non hai letto le notizie in cronaca. Mentre l'assassino era stato portato in commissariato, è arrivato il cugino della donna uccisa nel 2024 e questo cugino gli ha tirato dell'olio bollente in faccia.
Marta non è stata precisa nel riportare l'accaduto.