Gnocca forum
Moscarossa
Ordine commenti: Recenti in alto
alieno2022
Wannabe (15 post)
K+ 3 | K- 9
Il rapimento di Lilly
Una storia raccontatami dalle protagoniste che non ho avuto modo di trovare riscontro nei verbali della polizia ma solo in un paio di articoli di giornali locali e in una nota inviata all’Ambasciata cinese.
Il rapimento di Lilly. Lilly era una non più giovane cinese arrivata in Italia cinque anni fa’, richiamata da una sua cugina a lavorare in un centro massaggi nella zona del Pigneto. Nonostante avesse superato abbondantemente i 40 anni era ancora molto avvenente e giovanile, con un viso levigato e due occhi a mandorla che catturavano subito le attenzioni. Aveva un portamento altero mettendo in mostra un seno.
Non di poco conto. Insomma aveva tutte le caratteristiche per essere sensualmente accattivante e piacevole. I primi tempi del suo impegno trovò il lavoro faticoso e irto di insidie per le continue richieste dei clienti di avere intimità che non voleva in nessun modo concedere. I guadagni erano ragguardevoli e questo la ripagava dei sacrifici che ogni giorno era costretta a fare. Si ripeteva con lei un po’ la solita storia di ogni massaggiatrice arrivata in Italia da quel lontano paese.
La sua avvenenza e la sua disponibilità nei limiti consentiti avevano attratto gli appetiti di molti clienti, fra questi di un delinquentello locale con velleità da smargiasso, prepotente e violento, dedito allo spaccio di coca e hashish. Visto falliti tutti i suoi tentativi reiterati di avere rapporti completi con Lilly decise di intervenire da par suo. Studiò gli orari del centro, presa nota dell’alternanza delle ragazze alla chiusura serale, decise così il suo piano criminoso. Attese che Lilly finisse di chiudere la serranda del centro. Armato di una pistola giocattolo, si avvicinò all’oggetto dei suoi desideri, costrinse la ragazza a seguirlo sul suo fuoristrada opportunamente parcheggiato. Lilly dapprima impaurita, aveva perso l’uso della parola, non avrebbe potuto gridare per chiedere aiuto, poi iniziò a piangere senza più freni, pregando il rapitore di lasciarla andare. Giurò a più riprese che non avrebbe detto niente a nessuno e tutto sarebbe terminato con un giro in auto. Le intenzioni dell’aggressore erano ben altre. Aveva programmato una nottata di sesso in una casa appositamente affittata, forse anche più di una notte. Alla fine si diceva convinto che avrebbe conquistato l’interesse e l’amore della giovane riottosa. Fu provvidenziale un semaforo rosso. Il suv fu costretto a fermarsi, Lilly non lasciò sfuggire l’occasione , aprì velocemente la portiera e si gettò di fuori rischiando di essere investita dalle automobili che iniziavano a ripartire allo scattare del verde. Il delinquentello provò a riprenderla, ma dovette desistere dall’inseguimento per le proteste degli automobilisti rimasti bloccati dal suo Suv. Lilly riuscì a nascondersi, salendo in corsa su di autobus che si trovava a transitare. Dalla brutta esperienza riportava delle profonde abrasioni sulle ginocchia e sulle mani, e un senso di desolazione per lo scampato pericolo. Era mortificata ancor più sapendo che non avrebbe potuto esporre denuncia alle autorità competenti per via della sua situazione irregolare, ormai considerata a tutti gli effetti, una clandestina, senza più permesso di soggiorno, con il solo passaporto valido.
Il suo tentato rapimento e chissà cos’altro sarebbe rimasto impunito con la paura che avrebbe potuto ripetersi e forse con conclusioni catastrofiche per lei, se non addirittura mortali. Doveva trovare una soluzione e in breve tempo.
La sera stessa si confidò con la cugina che avevo conosciuto per un’altra vicenda. La mattina presto mi telefonarono pregandomi di ascoltarle. L’appuntamento era presso un bar al Pigneto. Dopo il loro resoconto, la mia prima opzione fu di sporgere querela alle autorità giudiziarie. La loro risposta fu di diniego assoluto per le complicazioni che avrebbe comportato. Non sapevo che pensare. Mi feci descrivere l’individuo così per darmi un tono. Che avrei potuto fare? Avevo un vuoto assoluto, cercai di prendere tempo, con la scusa che le avrei dato una risposta dopo una consultazione con ipotetici miei assistenti che non avevo. L’individuo dalla loro descrizione era di altezza normale, non più alto di 1,75, corporatura tozza, con un ventre pronunciato, capelli quasi rasati ma quello che lo avrebbe contraddistinto era un tatuaggio su tutte e due le braccia, due serpenti arrotolati con la bocca spalancata mettendo in mostra due denti a sciabola. Non sarebbe stato difficile rintracciarlo sapendo che spacciava nella zona della movida al Pigneto. Lasciatele due giovani con la promessa che mi sarei fatto sentire nel pomeriggio, iniziai a pensare come avrei potuto aiutarle. Mentre così ragionavo fra me e me sempre più scoraggiato dalla vacuità dei miei pensieri, ricevetti una telefonata. Erano i miei clienti cinesi. Prestavo loro i miei poveri servizi per aiutarli a recuperare somme mai pagate dai loro acquirenti di prodotti importati dalla Cina. Fu come una rivelazione, avrei potuto chiedere il loro aiuto, non sapevo come né cosa avrebbero potuto fare. Così senza perdere tempo mi recai presso i loro uffici in via Casilina. Esaurita la parte che riguardava i loro affari, una nuova ingiunzione di pagamento da notificare ad un loro riottoso acquirente, esposi il mio problema. Erano in due ad ascoltarmi, sempre gentili e cortesi nei miei confronti. “ Beh tutto qui il tuo problema?" Vuoi che interveniamo per chiarire le idee a questo signore? Non preoccuparti abbiamo chi lo può fare senza nessuna compromissione. "Vedrai andrà tutto bene.” Vollero sapere come rintracciarlo e quanto doveva essere pesante la persuasione a non ripetere quello che aveva fatto alla massaggiatrice. Anzi, aggiunsero gli imporremo di chiedere scusa e di risarcire il danno provocato con qualche centinaio di euro. Mi preoccupai delle conseguenze. “ Guardate che è un delinquente, spaccia e quindi sarà legato a qualche organizzazione di malavitosi. Non vorrei scatenare una guerra.” “ Di questo non ti devi preoccupare è un problema nostro e sappiamo come gestirlo. Lo renderemo un agnellino docile docile e l’ultimo suo pensiero sarà quello di importunare giovani dedite solo al loro lavoro.”
Titubante e preoccupato delle conseguenze comunque accettai la loro offerta. Non avevo altre scelte “ La prima cosa che faremo sarà quella di rintracciarlo e fotografarlo così potrai mostrare le foto alle tue assistite per essere sicuri che trattasi del nostro uomo. Ti faremo sapere lo svolgimento successivo dell’operazione. Stai tranquillo non vi saranno conseguenze.” Andai via con quest’assicurazione, anche se avevo mille disastrosi pensieri nella testa. Il pomeriggio telefonai alle mie nuove clienti. Una telefonata interlocutoria dove assicurai che forse avrei potuto fare qualcosa, senza rivelare nulla del piano predisposto dai loro connazionali. Due giorni dopo fui informato che avevano le foto del personaggio, potevo passare a prenderle per mostrarle a Lilly e a sua cugina. Così feci. Non ebbero dubbi, una delle foto ritraeva il delinquentello seduto in un bar con alcuni suoi accoliti. Riferii ai miei amici, Mi esposero il loro piano semplice e lineare. A distanza di una settimana da questo colloquio ricevetti una telefonata dalle miei assistite con la richiesta di un nuovo incontro. Le trovai al solito bar. Appena mi videro si alzarono e mi abbracciarono con calore, sorridendo. Mi raccontarono che il giorno prima si era presentato al loro centro il losco individuo con il volto tumefatto e una fasciatura sul mignolo della mano sinistra. Aveva chiesto scusa per il suo maldestro tentativo di rapimento e aveva consegnato cinquecento euro come risarcimento del disagio provocato. Assicurò le giovani che non si sarebbe mai più ripetuto quello che aveva fatto anzi potevano contare sulla sua protezione contro qualsiasi altro male intenzionato. Erano felici e contente e cercarono di dare a me i cinquecento euro che rifiutai decisamente, Non tardai a scoprire i retroscena dell’operazione, “ Beh, è stato un lavoretto semplice. Lo abbiamo avvicinato con la richiesta di una grossa fornitura di coca da consegnare in un edificio dismesso a San Lorenzo. Abbiamo consegnato un assegno come anticipo che avremmo riavuto al momento della consegna, pagando l’intera fornitura in contanti. Ci ha informati che poteva garantire solo una quantità limitata e comunque a più riprese non tutto insieme. Ovviamente abbiamo accettato le sue condizioni e concordato appuntamenti per la sera successiva. Arrivò puntuale con due suoi amici. Il nostro comitato di accoglienza era già predisposto e non ha avuto difficoltà a rendere innocui i tre malavitosi. Poi due dei nostri esperti in arti divinatorie si sono presi cura del nostro uomo, con la raccomandazione di attenersi alle nostre indicazioni per il futuro. Come ricordino finale, tanto per non avere dubbi su cosa sarebbe potuto succedere in una sua eventuale trasgressione, gli è stata recisa la prima falange del mignolo, non senza aver disinfettato l’apposito coltello adoperato. Quest’ultima parte non è stata molto gradita. Alla vista della katana corta e affilata come un rasoio piangeva come un vitello pregando di risparmiarlo che mai più avrebbe importunato le nostre connazionali. Si è così impegnato a porgere le sue scuse e a risarcire il disagio la mattina successiva. Voleva anche pagare il nostro disturbo, ma abbiamo gentilmente rifiutato. Beh questo è tutto.” Non avevo parole ma non volevo nemmeno approfondire la questione con ulteriori domande anche se la mia curiosità era alle stelle. Potevo ben immaginare cosa era successo e questo doveva bastarmi. Ovviamente hanno rifiutato, anche piuttosto sdegnati, ogni mia profferta di pagamento della prestazione.
AleBoni
Jr. Member (132 post)
K+ 20 | K- 44
Molto interessante,  grazie Alieno22. K+ per te!
Leggerei molto volentieri anche il seguito.
Mirti024
Wannabe (98 post)
K+ 6 | K- 53
alieno2022:
Sono state pubblicate tutte e tre le parti dell' indagine. Mancano le storlienoie, se siete interessati posso postarle una alla volta , sono molte.:
INDICE
Prefazione
Centri massaggi cinesi
Il rapimento di Lilly
Stalking ?
Confessioni di un innamorato
Storia delle tre Ming
Sophie la ragazza di Hong Kong
II parte Sophie la ragazza di Hong Kong
III parte Sophie la ragazza di Hong Kong
La Storia di XI XI
La verità sul caso Xi Xi
Storia di Kristiana
II parte – Storia di Kristiana - La donna scomparsa
Storia di Yu Zhiqin

Storia di Oyan
Storia di Xue Yu
Storia della donna misteriosa
II parte- storia della donna misteriosa
La Società d’import-export
La ragazza di Taiwan
Le due sorelle
Storia di Hu Ruyiun
Storia di Arianna
Storia di Jing Weng

PREFAZIONE
Sono racconti tratti dai colloqui con ragazze, giunte in Italia dalla Cina e dall'Est Europeo con la convinzione di poter finalmente modificare la propria vita. Le loro esperienze non sono sempre edificanti, alcune sono delusioni macroscopiche. Aleggia in quasi tutti i racconti, un’organizzazione di personaggi particolari che sono a volte decisivi per risolvere situazioni difficili, di negata giustizia, di violenze subite, di prevaricazioni. Un avvocato rimane il filo conduttore di ogni vicenda. Tramite i suoi servizi e le sue conoscenze, in quel mondo di speranze deluse, emergono le storie raccontate dalle protagoniste. Si apre lo scritto con una sorta d’indagine conoscitiva sui
"Centri massaggi cinesi" realizzata attraverso le testimonianze dei personaggi coinvolti, i resoconti della polizia ai magistrati competenti, la scarna documentazione amministrativa ed economica. 
Le storie che vi accingete a leggere sono tutte storie vere con qualche contorno di fantasia per rendere più scorrevole il racconto. Sono il frutto di lunghi colloqui con le dirette interessate in un italiano non sempre comprensibile, aiutato da traduttori che si trovano facilmente su Internet.
I verbali della polizia, le notifiche alle persone indagate di reati, sempre gli stessi, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, mi sono stati forniti dalle stesse ragazze coinvolte nelle vicende descritte, così pure le trascrizioni delle intercettazioni tradotte, sia telefoniche sia ambientali. In questo caso ho potuto riscontrare che molte trascrizioni erano state male interpretate capovolgendo il senso di quello che veniva detto. Ad esempio in uno degli ultimi casi la trascrizione evidenziava una richiesta dell’indagata alle sue massaggiatrici di assecondare le richieste di sesso fatte dai clienti, di togliere carte sporche dai locali dove avvenivano gli incontri. Nella realtà lei asseriva esattamente il contrario, di scoraggiare ogni richiesta particolare dei clienti, di pulire sempre tutto e di rispondere sempre negativamente a ogni tipo di richiesta che non fosse il massaggio.

Complimenti Alieno 2022. Stai fornendo un vero e proprio servizio pubblico al forum. Continua così che stai andando molto bene , anche se qualche benpensante si chiede il perché di tutto questo da parte tua. Poi hai un dono di sintesi. Perché non tutti sanno delle dimensioni di questi faldoni giudiziari. Grazie.
alieno2022
Wannabe (15 post)
K+ 3 | K- 9
Sono state pubblicate tutte e tre le parti dell' indagine. Mancano le storie, se siete interessati posso postarle una alla volta , sono molte.:
INDICE
Prefazione
Centri massaggi cinesi
Il rapimento di Lilly
Stalking ?
Confessioni di un innamorato
Storia delle tre Ming
Sophie la ragazza di Hong Kong
II parte Sophie la ragazza di Hong Kong
III parte Sophie la ragazza di Hong Kong
La Storia di XI XI
La verità sul caso Xi Xi
Storia di Kristiana
II parte – Storia di Kristiana - La donna scomparsa
Storia di Yu Zhiqin

Storia di Oyan
Storia di Xue Yu
Storia della donna misteriosa
II parte- storia della donna misteriosa
La Società d’import-export
La ragazza di Taiwan
Le due sorelle
Storia di Hu Ruyiun
Storia di Arianna
Storia di Jing Weng

PREFAZIONE
Sono racconti tratti dai colloqui con ragazze, giunte in Italia dalla Cina e dall'Est Europeo con la convinzione di poter finalmente modificare la propria vita. Le loro esperienze non sono sempre edificanti, alcune sono delusioni macroscopiche. Aleggia in quasi tutti i racconti, un’organizzazione di personaggi particolari che sono a volte decisivi per risolvere situazioni difficili, di negata giustizia, di violenze subite, di prevaricazioni. Un avvocato rimane il filo conduttore di ogni vicenda. Tramite i suoi servizi e le sue conoscenze, in quel mondo di speranze deluse, emergono le storie raccontate dalle protagoniste. Si apre lo scritto con una sorta d’indagine conoscitiva sui
"Centri massaggi cinesi" realizzata attraverso le testimonianze dei personaggi coinvolti, i resoconti della polizia ai magistrati competenti, la scarna documentazione amministrativa ed economica. 
Le storie che vi accingete a leggere sono tutte storie vere con qualche contorno di fantasia per rendere più scorrevole il racconto. Sono il frutto di lunghi colloqui con le dirette interessate in un italiano non sempre comprensibile, aiutato da traduttori che si trovano facilmente su Internet.
I verbali della polizia, le notifiche alle persone indagate di reati, sempre gli stessi, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, mi sono stati forniti dalle stesse ragazze coinvolte nelle vicende descritte, così pure le trascrizioni delle intercettazioni tradotte, sia telefoniche sia ambientali. In questo caso ho potuto riscontrare che molte trascrizioni erano state male interpretate capovolgendo il senso di quello che veniva detto. Ad esempio in uno degli ultimi casi la trascrizione evidenziava una richiesta dell’indagata alle sue massaggiatrici di assecondare le richieste di sesso fatte dai clienti, di togliere carte sporche dai locali dove avvenivano gli incontri. Nella realtà lei asseriva esattamente il contrario, di scoraggiare ogni richiesta particolare dei clienti, di pulire sempre tutto e di rispondere sempre negativamente a ogni tipo di richiesta che non fosse il massaggio.
alieno2022
Wannabe (15 post)
K+ 3 | K- 9
È stata pubblicata la prima è la terza parte. La seconda parte che ho postato non è stata ancora pubblicata. Forse così si capisce poco della indagine. Le parti che seguiranno riguardano Storie di alcune massaggiatrici coinvolte in disavventure inattese. Spero di avere suggerimenti e riflessioni oltre ad avere contribuito a capire un mondo comunque interessato. 
alieno2022
Wannabe (15 post)
K+ 3 | K- 9
Veniamo ora all’analisi del cliente tipo di queste strutture. Dalle interviste ho ricavato queste conclusioni:
Innanzitutto l’età, prevale una grossa percentuale di persone intorno ai 40, 50 anni, almeno per il 60, 70%, il resto è equamente suddiviso fra ventenni e ultracinquantenni, con piccole percentuali di ottuagenari. Sono prevalentemente sposati o con relazioni da conviventi, rari i single. Il ceto sociale è variegato, prevale la classe medio alta ed i liberi professionisti. Scarsi operai e studenti. La disponibilità economica la fa da padrona. Cosa cercano è presto detto. La percentuale di quelli che decidono per il solo massaggio è veramente bassa non supera il 20%, la gran parte ricerca anche soddisfazione sessuale, fosse solo con masturbazione finale. Molti richiedono prestazioni aggiuntive finanche rapporti completi, tassativamente esclusi nei Centri massaggi pubblici. I clienti più intraprendenti cercano coinvolgimenti sperando di toccare, leccare i seni e le parti intime anche durante il massaggio vero e proprio. Le posizioni a volte lo consentono in special modo quando l’operatrice si pone sul lato della testa mettendo in mostra i suoi indumenti intimi. Quando poi viene praticato il massaggio nella parte toracica e sulle gambe con l’operatrice seduta sulle gambe del cliente, quasi tutti si prodigano nello scoprire seni e quant’altro cercando di togliere gli indumenti che costituiscono una barriera alla visione ed al palpeggiamento. Alcune lo consentono ma alzano il prezzo della prestazione. Raramente alla masturbazione concedono operazioni di bocca. Cercano l’intrigo come se fossero con delle fidanzatine alle prime uscite, chiedono sempre di più e persino provano con richieste d’incontri fuori dei centri. Lo scambio di esperienze che avviene su dei siti predisposti, con recensioni e commenti sugli incontri avuti sono una bussola di orientamento, per questi praticanti l’hobby del massaggio. Ovviamente s’indirizzeranno verso quei centri dove l’avvenenza delle signorine e la loro partecipazione al rito dell’happy ending e più coinvolgenti e soddisfacente. I pochi cultori del massaggio terapeutico non badano molto alle descrizioni fisiche delle massaggiatrici, cercano quelle più brave sia con massaggi di mano, piedi e corpo.
I centri sono organizzati per avere sempre presenti almeno due operatrici, questo per una migliore gestione del traffico degli ospiti ma prevalentemente per una questione di sicurezza. Non sono, infatti, rari i casi di tentata violenza carnale da parte di clienti particolarmente infoiati ed eccitati dall’esperienza. La presenza di un’altra operatrice diventa un deterrente per questi male intenzionati. Nonostante tutto si sono registrati alcuni casi di aggressioni con lesioni alle operatrici che difficilmente denunciano alle autorità l’illecito commesso nei loro confronti. Spesso non sono in regola o la querela verso questi violenti comporta un’ispezione da parte della polizia ai locali non desiderata e forse fautrice di ulteriori danni se non la chiusura del Centro. Tra l’altro è fortemente sconsigliato la presenza di un guardaspalle uomo, poiché non gradito dai clienti che eviterebbero la frequentazione. C’è questa ipocrisia della privacy a tutti i costi, nessuno vuole incontrare nello stesso ambiente un altro cliente e tanto meno un buttafuori che incute rispetto e paura. Pertanto in nessun centro si riscontra la presenza di un uomo al loro interno, anche fosse per il solo fine della sicurezza. Sono ammesse solo donne, possibilmente giovani e avvenenti. Di solito le cosiddette mamasan sono persone più avanti con gli anni che svolgono compiti di segreteria telefonica o di smistamento dei diversi clienti, conservando opportunamente la regola di non far incontrare nessuno.
Comunque atti di violenza circoscritta, non per questo meno gravi ed in grado di turbare psicologicamente le persone coinvolti. Un solo caso non rientra in questa norma per la sua gravità e la sua efferatezza
alieno2022
Wannabe (15 post)
K+ 3 | K- 9
Purtroppo le intercettazioni telefoniche sono ambigue, dai resoconti dattiloscritti dei verbali della polizia emergono con chiarezza le richieste che sono fatte, ma a volte i dinieghi sono solo accennati seguiti dalla frase “ Vieni a vedere e poi decidi” in un italiano a volte incomprensibile.
Questi sono gli antefatti. Ora vi racconto le vicissitudini di giovani cinesi carambolate in Italia nella prospettiva di poter guadagnare soldi con la loro attività professionale certificata dagli istituti cinesi e riconosciuti in Italia e invece si sono trovate coinvolte in loschi affari e giri di prostituzione. Le miriadi di centri massaggi aperti un po’ in tutta Europa e non solo hanno tutti le stesse caratteristiche, tutti la stessa logistica, le stesse attrezzature e finanche gli stessi prodotti necessari ai massaggi, oli, detersivi, carta, asciugamani, acqua e caramelle. Riesce difficile pensare che siano scelte di ogni singolo centro o al contrario vi sia una regia unica che detta le norme e agisce come se ogni centro avesse un contratto di franchising. Dai bilanci che ho potuto esaminare di alcuni di essi, dove le gestrici erano state indagate per sfruttamento della prostituzione, non risultano pagamenti a terzi come avviene in un normale franchising, ne sono ravvisabili pagamenti in nero a terzi al di fuori di chi opera nel centro. In sostanza non è ravvisabile una rete di protezione esercitata da gang di malavitosi, che sfruttano e proteggono le operatrici, né tanto meno atti di violenza commessi. Le indagini condotte, privatamente e quelle degli stessi Pubblici Ministeri non hanno accertato regie esterne, o gestioni occulte di questi centri. In sostanza l’unica spiegazione per l’omologazione di tutti i centri a un unico standard sembrerebbe il passa parola e l’emulazione di realtà già esistenti e affermate.
Il problema si pone quando un Centro massaggi pubblico, si trasforma in un centro massaggi privato, le cosiddette tane. In verità percentualmente è un bel misero numero intorno all’uno due percento ma sufficiente a sputtanare l’intero settore. In questi centri si pratica la prostituzione pura, il massaggio è solo uno schermo, uno specchietto per le allodole. Le tariffe sono le stesse praticate dalle escort che operano negli appartamenti, ma si fa intendere che vi è un maggiore coinvolgimento e interazione con gli eventuali clienti. Alcune piattaforme per la pubblicità sono attente a non divulgare le effettive attività di questi centri, ma il passa parola e soprattutto l’ambiguo messaggio della pubblicità rivelano per i più accorti qual è il servizio offerto. Ai clienti sono offerti accessi gratuiti alla piattaforma se rilasciano recensioni dei centri visitati e soprattutto dei servizi avuti. Il gergo è a volte sincopato da sigle che svelano esattamente cosa si è ricevuto: si passa dal classico HE, happy ending, un finale che soddisfa i sensi del massaggiato, a HJ, hand job, si sottintende masturbazione, BJ o BBJ, nient’altro che lavori di bocca in termini coperti da preservativo o scoperti, per arrivare ai RAI 1 o RAI 2, i due canali presenti nel corpo delle donne, anteriore e posteriore. Vi sono inoltre innumerevoli sigle che definiscono le diverse attitudini, ad esempio FK, french kiss, baci alla francese con la lingua, CIM nient'altro che un lavoro di bocca con eiaculazione, COB invece lo prevede sui seni, e così via.
La polizia pratica azioni preventive prevalentemente verso i CM pubblici con intercettazioni telefoniche, ambientali e interviste ai clienti fermati appena usciti da questi centri. Le interdizioni scattano quando, a loro parere, ravvisano che vi sia sfruttamento della prostituzione. Per queste azioni sulla base della legge Merlin basta la semplice masturbazione, che è definita come atto sessuale a tutti gli effetti. Non ci sono conseguenze per le signorine che praticano questi servizi, mentre per le gestrici, scatta l’incriminazione di sfruttamento. È considerata anche la pubblicità sui siti appositi, così pure l’utilizzo dei locali per queste attività che sono vietate dalla legge, diversamente dalla prostituzione sulle strade.
Dove sorge l’ambiguità? In alcuni centri massaggi pubblici, nonostante le prescrizioni e le dovute raccomandazioni delle gestrici, alcune signorine ritengono di poter arrotondare i loro guadagni, proponendosi per appuntamenti esterni al centro, ovviamente nel più assoluto segreto. Per gli appuntamenti esterni è facilmente comprensibile cosa viene proposto, sesso a pagamento e a tempo praticato negli alberghi o nelle case dei clienti disponibili. Non ci sono limiti, basta pagare e si ha la disponibilità della signorina per il tempo concordato. Non è una pratica molto comune o diffusa, quando sorge il dubbio che ci siano mercanteggiamenti di questo tipo, le massaggiatrici coinvolte vengono allontanate, in sostanza licenziate. In questo modo sono costrette a ricercare nuove collocazioni, per riprendere nella nuova occupazione il vecchio sistema.
L’altra opzione è di fingersi innamorate dello sprovveduto cliente. Si comportano come fidanzate ma con l’intento di spillare più denaro possibile con mille scuse o bugie: richiedono aiuto per soddisfare le richieste economiche di figli e parenti lasciati in povertà nel paese d’origine; richiedono regali sempre più costosi con un contorno di pranzi e cene. Ovviamente il ritorno è tanto più alto quanto più innamorati, si riescono ad avere, ognuno all’insaputa degli altri, ma tutti convinti d avere l’esclusiva. Giocano sui sentimenti, sulle passioni pur sapendo, in cuor loro, che è tutta una finzione. Avventure destinate a terminare quando l’incauto cliente comincia ad accorgersi che l’amore professato è solo legato al tornaconto economico, ed anche in queste situazioni di chiara consapevolezza cercano in tutti i modi di mantenere il legame che credevano corrisposto. Alcuni confessano questa loro debolezza nei social o sulle piattaforme, dove vengono recensite l’esperienze dei vari punter, così si chiamano in gergo. Le sollecitazioni a lasciar perdere situazioni di questo tipo difficilmente vengono raccolte, ognuno pensando che non può capitare a lui quella ignobile disavventura. Insomma per questi disperati, aprire gli occhi sull’evidenza della loro relazione è sempre tormentoso e difficile, nonostante le loro presunte amanti si concedono a tempi limitati e oppongono mille ostacoli a pratiche più impegnative, a incontri più frequenti. Le scuse addotte sono le più varie, innanzitutto il lavoro, impegni di cortesia con amiche e/o conoscenti, opportunamente donne, finanche malori e mestruazioni incontrollate, fuori tempo. Il repertorio della bugia è molto vario e fantasioso, ma l’intento è sempre lo stesso, diluire gli incontri, districarsi con gli appuntamenti dei diversi amanti, sempre con contorno di sorrisi e parole dolci ma irremovibili nelle loro decisioni.
Il malcapitato soffre ma non si sottrae, cerca spiegazioni le più improbabili possibili, continuando a credere nella buonafede della sua amata. Si propone a più riprese di troncare quel rapporto, ma al nuovo incontro viene nuovamente circuito con carezze e baci, con parole tenere e con rapporti, quasi sempre frettolosi e per lo più finti, da parte della donna, che manifesta, recitando, trasporti e sensazioni con gridolini e movimenti che servono solo ad affrettare la pratica.
Sovente, gestrici di CM pubblici, sollecitano i clienti più assidui a recensire sulle piattaforme pubblicitarie i servizi resi dalle massaggiatrici, quasi sempre poco veritieri. E’ marketing puro che serve a battere la concorrenza sempre più agguerrita, senza considerare il rischio che si corre. Queste recensioni sono acquisite dalla polizia e vanno a ingolfare i fascicoli fino a che scatta l’autorizzazione del magistrato a effettuare controlli più invasivi con l’obiettivo di chiudere i CM più esposti con pratiche ripetute poco lecite anche se falsamente veritiere.
La vita di queste signorine non è delle più belle e comode. Lavorano per più di 12 ore al giorno senza mai un giorno di riposo. Praticano massaggi ai clienti più disparati, di tutte l’età, sopportando anche le richieste più assurde e incomprensibili, sono continuamente sollecitate ad aumentare il livello di coinvolgimento e a esercitare pratiche sessuali che poco hanno a che vedere con il massaggio vero e proprio. Loro unica consolazione che, raggiunto l’obiettivo iniziale, risparmiare fino a un determinato livello, solitamente utile per aprire un’attività nelle loro zone di provenienza, lasceranno definitivamente l’Italia o l’Europa, con tutto il contorno di maschi arrapati alla ricerca di amori a pagamento, di sollazzi e carezze per un’ora delle loro misere giornate. Porteranno con sé segreti irrivelabili, umiliazioni e forse qualche piccola soddisfazione. I loro parenti o consorti non sapranno mai della loro vera attività, non sapranno mai quanti maschi hanno dovuto masturbare per racimolare i soldi necessari, quante mani hanno dovuto fermare che cercavano insistentemente di toccare le loro intimità, di carezzare e succhiare i loro seni. Quante resistenze hanno dovuto opporre alle richieste delle loro responsabili di essere più condiscendenti con i clienti, per non farsi sopraffare dall’agguerrita concorrenza. Che cosa significava essere più accondiscendente? “Beh, insomma, scoprite un pezzetto di seno, fate intravedere le mutandine, fatevi toccare leggermente mentre li masturbate e soprattutto fingete di essere coinvolte con mugugni e respiri prolungati, facilita la fine del lavoro e rende soddisfatti i clienti”“ Chiedete pure regalini con moderazione senza esagerare, e accontentatevi di quello che vi danno senza recriminare. “ E’ una vita difficile e un lavoro che non procura soddisfazioni, ma solo malumori alla fine della giornata o incapacità ad avere vere relazioni sentimentali. Qualsiasi necessità abbiano, dalla regolarizzazione della loro posizione in Italia, alla richiesta di una tessera sanitaria quasi sempre sono mediate da agenzie di loro connazionali, che si avvalgono del coinvolgimento di italiani. Queste strutture lucrano in maniera spudorata, tanto per essere chiari, si passa da circa 9000 euro per la richiesta di un permesso di soggiorno, ai 400 500 euro per avere la tessera sanitaria dei residenti in termini provvisori. Ci sono state richieste anche di 200 euro per essere vaccinate, comunque in strutture pubbliche che come si sa non hanno costo alcuno. Tutto , ogni normale esigenza, se si passa per queste agenzie è fortemente penalizzante per la povera massaggiatrice incappata in questi problemi Lo stesso vale per fornire assistenza legale. Le ricariche adottate superano a volte il 100% delle richieste iniziali, coinvolgendo avvocati italiani quasi sempre esosi. Ovviamente ogni transazione avviene in nero e i pagamenti vanno fatti in anticipo senza nessuna garanzia per la riuscita dell’operazione richiesta.
Il giro dei clienti è molto variabile, amano molto cambiare trovare nuove massaggiatrici, che concedono qualcosa di più del semplice massaggio. Vi sono alcune che hanno clienti affezionati, che tentano una sorta di fidelizzazione, sperando che le ripetute visite alla fine portano ad ottenere quello che alcuni effettivamente cercano, coinvolgimenti, pratiche sessuali più o meno complete, il più delle volte disillusi ma con la speranza che la prossima volta potranno accedere a qualcosa di più. Comunque la conservazione del cliente alla fine impone la possibilità di concedere una toccata ai seni se non addirittura una leccatina sui capezzoli, opportunamente scoperti nella seconda sessione del massaggio quando dai muscoli della schiena si passa ai pettorali con sconfinamenti nelle parti basse. Qualcun’arriva ad accennare una sorta di rapporto orale, anche se dalla documentazione esaminata e sempre raro e forse costoso. Tutti cercano alla fine del massaggio l’intrigo rilanciando sulle somme offerte inizialmente e qualcuna cede pur di concludere nel breve la pratica. I rapporti sociali sono quasi sempre compromessi. Tutte evitano accuratamente di praticare massaggi ai propri connazionali. La prospettiva di essere successivamente additate come poco di buono nella loro comunità impone il più assoluto riserbo. Cercano di evitare persino persone di colore, poiché a torto o a ragione sono considerate maleducate, a volte violenti. Preferiscono clienti per lo più italiani, e in alcuni centri e prescritto nei loro annunci pubblicitari. Le generalizzazioni non hanno mai senso, ma è difficile smontare pregiudizi che derivano forse da esperienze tramandate.
L’obiettivo primario rimane quello di racimolare quanti più soldi possibili per poi tornare nei loro paesi di provenienza, dove ai loro parenti e conoscenti racconteranno di aver lavorato in centri estetici per la cura della pelle, per la cura dei peli e delle unghie sia ad uomini che a donne. Nessuna mai dirà di aver lavorato in Centri massaggi frequentati da soli uomini o di essere state costrette a sottoporsi a coinvolgimenti di tipo sessuale, fosse solo la masturbazione.
L’età dei clienti è molto varia, si passa da giovani sui venticinque anni fino a persone di età avanzata anche ottantenni. Lo stato sociale è il più vario dipende dalla disponibilità economica, visto che mediamente un incontro anche solo di 30 minuti può comportare un esborso di 60, 70 euro. Un centro normalmente incassa dai 300 ai 400 euro giorno, in alcune occasioni, festività e fine settimana si può arrivare anche 500, 600 euro. In sostanza l’incasso mensile si aggira intorno ai 12.000, 15.000 euro che vengono ripartiti nel modo consueto, 6000 , 7000 euro per la gestrice il resto per le lavoranti, solitamente due, che cercano di arrotondare con la richiesta di regalini. Ovviamente le spese del centro dall’affitto, alle bollette di luce e gas, internet e telefoni, così pure degli accessori sono a carico della gestrice. I redditi dichiarati per le tasse sono molto più bassi, a mala pena coprono i costi. Se si pensa che solitamente l’affitto dei locali si aggiri intorno ai 700, 800 euro, il carico delle bollette non supera i 200, 300, il costo del commercialista è di solito intorno ai 50 euro mensili, la spesa per gli accessori, carta, detersivi, oli, candele e quant’altro non supera i 100 euro, si ottiene un costo mensile prima delle tasse intorno ai 1300, 1500 euro. Non tutte le signorine hanno permessi di soggiorno in regola, ma quasi tutte non hanno nessun rapporto con il fisco, i loro introiti sono totalmente in nero. Mediamente ognuna di loro invia ai propri parenti, genitori, figli, a volte mariti non meno di 1000, 1500 euro mensili. Una cifra questa che permette loro una vita agiata in Cina dove lo stipendio medio non supera i 300 euro. Una parte di questi invii serve alla sussistenza dei loro cari, un’altra è risparmiata in attesa del ritorno in patria della fonte di reddito in Italia.
E’ raro che alcune di queste giovani decidano di rimanere in Italia o in Europa per un periodo più lungo di quello preventivato. In un modo o nell’altro regolarizzano la loro posizione, con permesso di soggiorno ed ogni altro documento occorrente. Aprono conti correnti bancari con le relative carte di credito, acquistano automobili, trasformando la loro patente cinese in un’italiana. Aspirano a comprare una casa, non molto grande. Stabiliscono relazioni durature con italiani e continuano la loro attività di massaggiatrici aprendo anche più centri, in modo da raddoppiare i loro redditi. Sono le più scaltre e le più ardimentose con spirito imprenditoriale, se ne contano sulle dita di una mano. Sono quelle stesse che fanno programmi per il loro futuro, quando dovranno smettere il mestiere praticato, poiché con l’età si riduce, l’avvenenza e la possibilità di essere concorrenziali su un mercato estremamente competitivo. Ecco quindi giustificata la loro trasformazione in imprenditrici, calcolando anche il rischio, sempre presente della violazione della legge Merlin, sullo sfruttamento della prostituzione. Altre ancora sognano di aprire centri estetici per la sola cura della persona, pelle, peli, unghie, capelli etc. sia per donne, prevalentemente, che per uomini, ponendo così fine all’attività di massaggiatrici. Questa è una strada più perigliosa e comunque non garantisce i proventi di un Centro Massaggi, almeno inizialmente.
alieno2022
Wannabe (15 post)
K+ 3 | K- 9
Bene, pubblico la seconda parte. Poi seguono Storie narrate direttamente dalle protagoniste cinesi e qualche mia interpretazione:⁠- comunque vicine alla realtà, per rendere lo scritto scorrevole e facilmente fruibile. I resoconti della indagine sono tratti da interviste con le signore interessate, con i verbali della polizia,  con sentenze di tribunale in primo grado, con l' analisi di alcuni bilanci di centri massaggi, premettendo che difficilmente dichiarano i reali ricavi, mentre sono precisi sui costi.
Fab73
Wannabe (96 post)
K+ 18 | K- 30
Sono interessato, almeno per cultura generale. Mi interessa il mercato cinese anche se scelgo sempre le loft e non i CM.
alieno2022
Wannabe (15 post)
K+ 3 | K- 9
Puramente conoscitivo. Se siete interessati l' indagine è lunga potrei pubblicare a pezzi tutto il resoconto. Ci sono delle imprecisioni che correggerò. Grazie per suggerimenti e precisazioni.
 
gullitghelly
Jr. Member (171 post)
K+ 46 | K- 103
Premesso che non mi ritrovo con molte delle cose che hai detto (suddivisione proventi e ricerca personale su tutte), non capisco qual è lo scopo del tuo post
sfigatoincel
KING (2978 post)
K+ 1227 | K- 2333
Si,ok...
"Io sgobare pi favori,30 va beni?"
Bongo Kazungu Chitemmurt
alieno2022
Wannabe (15 post)
K+ 3 | K- 9
STORIE CINESI E NON SOLO
Centri massaggi cinesi
Conquistare una gestione di un centro massaggi è un’impresa ardua a Roma, un po’ in tutte le città d’Italia. Gli ostacoli sono più di mille e ognuno più cavilloso dell’altro. Intanto bisogna cercare i locali. Devono essere facilmente accessibili ma riparati, in modo da preservare un minimo di privacy per clienti timidi e timorosi di essere scoperti a frequentare luoghi ritenuti moralmente poco edificanti. I pregiudizi a riguardo dei padroni dei locali la fanno da padrona. Alcuni rifiutano decisamente l’idea, configurando il tutto come l’apertura di una casa chiusa dove l’unica attività è la prostituzione. Altri cercano di trarne maggior profitto aumentando il prezzo dell’affitto, altri ancora sperano in trattamenti di favore con fanciulle orientali pronte a soddisfare ogni loro desiderio. Alla fine si trovano persone coscienziose, che adottano il normale sistema di mercato e nulla più, senza porsi chissà quale domanda. Trovati, con grande fatica i locali, vi sono poi le autorizzazioni che devono essere rilasciate dalle autorità competenti, in particolare le ASL e la polizia locale. Le prime devono garantire il possesso dei
requisiti necessari a svolgere la professione terapeutica del massaggio o dell’estetica del viso e della pelle, che vi siano le giuste misure d’igiene e sanità nei locali. La polizia locale deve garantire che vi siano i permessi regolari di soggiorno e di lavoro nel bel paese, che non vi siano illeciti penali di nessuna natura, che non vi siano cosche mafiose che gestiscono e riciclano denaro sporco. Passate anche queste forche caudine si passa agli allestimenti e alla ricerca di personale qualificato, prevalentemente donne di preferenza con legami di parentela con la gestrice del centro. L’organizzazione del centro è semplice. Hanno una struttura di piccole cooperative, il ricavato è suddiviso in questo modo: il 60 % a chi gestisce il centro e ne ha la responsabilità civile e penale, il 40 % alle lavoranti. E’ un sistema collaudato che adottano tutti i centri, senza distinzione. Il rapporto con i clienti non è sempre idilliaco. Chi si reca in queste strutture non si limita a chiedere un massaggio o un’operazione riabilitava, alcune volte pretendono anche prestazioni di altro tipo, in particolare sensuali e finanche sessuali.
Le giovani devono districarsi senza essere offensive, ma senza concedere alcunché oltre ad una mano che furtivamente si posa sui genitali dell’ingrifato cliente. Purtroppo è diffusa la convinzione che il massaggio anche terapeutico svolto da signorine orientali debba sempre concludersi in maniera felice, dove per felicità s’intende un’eiaculazione per lo più indiretta. Il massaggio in se ha delle componenti sensuali, per
massaggiare la schiena, sia con le mani sia con le ginocchia se non addirittura i piedi, la massaggiatrice deve mettersi cavalcioni sul corpo prono del cliente, il quale oltre all’energico massaggio sente la vicinanza della fanciulla e normalmente si eccita. Quando poi finisce la parta della schiena e delle gambe e si passa ai muscoli pettorali e delle gambe, la compromissione diviene più evidente così pure l’eccitazione. In queste condizioni devono tenere a freno le continue richieste di ulteriori coinvolgimenti della massaggiatrice con interazioni, togliere le mani che cercano di toccare le ragazze sui seni e nelle loro intimità senza essere troppo rigide e scortesi ma rimanendo ferme nel vietare questi continui assalti. Di solito optano per indumenti intimi paludati, quasi impossibile superarli, inoltre ricordano a più riprese di essere in un centro di massaggi pubblico dove si effettuano solo pratiche che non prevedono sesso o altri coinvolgimenti. Il problema è che sono pubblicizzati centri massaggi privati, per lo più in appartamenti, dove il massaggio è solo un pretesto iniziale, le fanciulle per denaro aggiuntivo a ogni servizio prestato praticano ogni tipo di coinvolgimento persino rapporti sessuali completi senza distinzione di canali da sperimentare. Evidentemente sono ritrovi per pratiche di prostituzione più o meno lecite che nulla abbiano a che fare con chi si dedica esclusivamente alla parte salubre del massaggio o della tecnica fisioterapica. I clienti meno avvertiti ritengono di omologare tutti privati e pubblici alla soddisfazione sessuale senza distinzione, basta pagare.
Non è così, la polizia esercita un controllo severo su questi centri, prevalentemente in quelli pubblici, con intercettazioni telefoniche, interviste ai clienti che escono dai centri, perquisizioni mirate a trovare prove dei reati commessi sulla base della legge Merlin, in particolare sfruttamento della prostituzione. Quando accertano irregolarità evidenti, le conseguenze sono disastrose: chiusura del centro, imputazione del reato di sfruttamento della prostituzione per coloro che gestiscono il centro, verbali e sequestri di cellulari per le signorine coinvolte nell’attività di meretricio, finanche fogli di via con la motivazione d’indesiderati, schedature al pari di prostitute di strada. In altri termini un disastro che coinvolge le loro vite e i loro sogni. La legge Merlin non fa distinzione, la masturbazione è una pratica sessuale al pari di un rapporto completo, mentre nella cultura del massaggio orientale, la masturbazione, o più correttamente la stimolazione sensuale è parte finale del massaggio stesso. La giurisprudenza a riguardo è divisa, vi sono tribunali che hanno emesso sentenze dove per questa pratica è esclusa la parola “sessuale”, è una forma conclusiva che può anche essere evitata o saltata, ma non è certo intesa come rapporto. Inoltre c’è da considerare che non sia preso in considerazione il coinvolgimento reciproco, le carezze praticate alle massaggiatrici, che sono quasi sempre rifiutate, con atteggiamenti più o meno cortesi, ma sempre rigidi e inflessibili.
Le richieste più gettonate tramite telefono o recandosi sul posto sono le seguenti: " pronto, quali sono le tariffe per i massaggi? Ma vi spogliate nude? Si può avere qualcosa di più? Ad esempio di bocca o solo di mano? Posso toccare il seno e la fica? Scopate con il preservativo o senza? ". Le risposte sono sempre di diniego. I più ardimentosi non si limitano a queste richieste, insistono: " posso invitarti dopo il lavoro ad una cena e magari prenoto un albergo? Qual è la tariffa per un'ora o per l'intera notte? " Insomma sembra di essere a un mercanteggiamento con normali prostitute che s’incontrano per strada. Purtroppo è ormai in uso, alcune escort mettono annunci sui siti che pubblicizzano massaggi dove fanno intendere che il massaggio è solo una proforma per concedere molto di più, ovviamente con pagamenti extra per ogni singola prestazione. I rate di partenza sono sempre di 50 euro, per arrivare ai 100 o anche 200 se si vuole più tempo o prestazioni particolari, bocca, fica, culo etc. Questi annunci nulla hanno a che fare con i centri massaggi gestiti da persone orientali, ma vengono fatti negli stessi siti. In questo modo si crea una promiscuità che certo non giova a chi vorrebbe esercitare una pura attività per lo scioglimento muscolare, la rieducazione degli arti, o semplicemente la cura della pelle, non certo praticare sesso a pa
mistress advisor mistress advisor