James era stanco, vagava senza meta, in cerca di qualcosa, di qualcuno.
Tra la folla festante e le mille luci colorate, la fiera gli sembrò il posto più idoneo per disperdere la sua ansia di vivere.
"Big man? pig man, ha haaaaaaa, charade you are....”*
Un piccolo e grasso uomo col monocolo e i denti marroni urlava la sua merce, con il sottofondo di un violino che lamentava musica ungherese.
Veramente, non aveva mai sopportato quel genere di spettacoli, fenomeni da baraccone, veri o presunti tali,a disposizione del pubblico ludibrio, così, per sfamare il vorace stomaco della banalità, lo disgustavano.
"ANIMALS", semplicemente, era questo ciò che si poteva leggere sulla lurida insegna di legno, i caratteri rossi erano diventati marroni, come i denti dell'imbonitore.
"Venga Signore, costa pochi centesimi, non se ne pentirà, qui vedrà dal vero i più bizzarri e grotteschi
animali, i più feroci, e il più pericoloso, ma si ricordi, non è uno zoo, qui gli animali ci rimangono per propria volontà, o quasi".
Quest'ultima affermazione fece crollare le sue labili certezze e incuriosito a morte... entrò.
Libero di inoltrarsi senza una guida, vi era un corridoio nero con profili rossi, a destra e a sinistra erano disposte gabbie coperte una ad una da tende scure, come un sorta di sipario per lo spettacolo del secolo!
L'odore dolciastro di deiezioni non raccolte ammorbavano l'aria, ma a volte, solo per un attimo,
si avvertivano note di profumi di oriente speziati.
L'interno era avvolto dall'oscurità, delle vecchie lampadine appese ad un filo servivano per non inciampare.
Scostò lentamente la tenda della prima gabbia, di lato c'era un foglio ove la bestia veniva descritta
nei particolari.
Inorridito e morbosamente attratto, proseguì.
Questo animale era simile ad un topo, ma molto più grande, il suo corpo
era più simile ad una scimmia vecchia, stava lì immobile, lo sguardo vitreo, mostrava una bava copiosa che continuamente fluiva dalla sua bocca aguzzamento dentata.
La descrizione citava: RATTUS POCO ERECTUS- Animale che vive nell'oscurità, resta invisibile a tutti, per poi,
uscire e mangiare nei posti che altri hanno recensito.
E’ ospite, ma si comporta come il padrone di casa, poco utile all'ecosistema, critica e giudica ferocemente proprio i comportamenti degli animali sociali che invece tengono in vita il ciclo naturale del sistema.
Tende ad infierire inutilmente per poi approfittare di quello che rimane, simile allo sciacallo o all’avvoltoio.
La bestia lo vide e accovacciandosi si rintanò in un angolo buio.
Da dietro provenivano strani versi, richiami... vide in questa gabbia un aracnide, grande sì, ma abbastanza piccolo da poter uscire agevolmente da quelle sbarre, ma allora perché stava lì

La cosa incredibile è che poteva parlare, anzi, è l'unica cosa che faceva. Già, avete letto bene, aveva capacità di linguaggio, pur essendo in tutto e per tutto un ragno!
Foglio: ARACNIDE AGENT PROVOCATEUR- Animale che vive solo per provocare, se ne sta in disparte
Mentre tesse grandi tele, chiunque ci caschi dentro è spacciato, rimane irretito in infinite discussioni che
non portano a nulla, manda messaggi senza senso o provocatori, irritanti e fuori tema, la preda muore per esaurimento di parole e fiato, dopo lunghi e dolorosi crampi da pensieri illogici e perditempo.
In un'altra gabbia, vide una specie di enorme verme, ma con una bocca del diametro di 40cm almeno,
rimase colpito perché questa bocca enorme e rossa era simile ad una ventosa, non smetteva mai di succhiare,almeno cercava di farlo.
il mostro la teneva spalancata in cerca di qualsiasi nutrimento, fosse pure la ruggine delle sbarre che circondavano la sua vita.
Il foglio: ANELLIDE FOGNATUM- Animale privo di qualsiasi identità precisa, è iscritto in questo mondo, ma non contribuisce in nessuna maniera alla vita della comunità.
Succhia avidamente le proprietà nutritive da altri esseri, si attacca all’ospite e non si stacca fin quando non è satollo, manda messaggi in pvt ad altri esseri, anche con insistenza e aggressività, gli animali della comunità smarriti cercano di dissuaderlo da codesto modus vivendi, ma nulla, è la sua natura.
Gli etologi ritengono che lo faccia non per incapacità di cacciare autonomamente, ma solo perché ha trovato un habitat idoneo, questi gli consente di non fare fatica per nutrirsi.
.Un comportamento simile in natura l'ha la mignatta, la zecca, parassitismo animale.
Quest'altro, sembra un cane, ma è orribile, ha un ghigno stampato sul muso, è inquietante, i suoi occhi sono iniettati di sangue, guarda tutti in gesto di sfida. Possiede un pelo lungo, nero e ruvido.
Il foglio: HYAENINAE KARMATUS- Animale che entra in competizione con gli altri per una preda, o una presunta offesa al suo orgoglio, vive in branco, e solo così sfrutta la sua forza, altrimenti sarebbe destinato a soccombere.
Denigra i maschi e le femmine che si concedono, offendendo gli uni e gli altri, elevandosi a moralizzatore dell'estetica e del comportamento.
Simile alla iena ridens sfrutta una meccanismo della vita chiamato Karma, ovviamente in negativo.
Bestia ai margini del mondo animale.
Non in una gabbia ma in una teca vi era poi, un animale strano, aveva il corpo come quello di serpente ma la testa somigliava a quello di un pappagallo, senza piume e con un grosso becco adunco. La teca era insonorizzata, ma si vedeva chiaramente che la bestia comunicava, cercava attenzione, e comunicava, comunicava... comunicava …
Targa: SERPENTES SQUAMATA SPARACAZZATES AD RAFFICAM.
Animale millantatore, si fa spazio nel regno animale con le illusioni: comunica a tutti, non solo quelli della sua specie,mirabolanti avventure, incontri con femmine famose, vanta capacità amatorie enormi, smargiassa conquiste, ostenta l'inverosimile. Facilmente catturabile.
La bestia successiva era incredibile: privo di una forma precisa, come gelatina pulsante stava lì, si sentivano dei sordi rumori provenire da dentro quella specie di "Blob", come se bollisse.
ILfoglio: AMORFOUS ESECRABILIUS- Animale sconosciuto. Prende qualsiasi forma, apparendo come amico ora, e subito dopo, come nemico,può sembrare dolce e affettuoso ma pronto ad attaccare alle spalle.
Letale per tutti, se attaccato emette veleno spargendone in larga scala, colpendo anche chi non l'ha attaccato, non paragonabile. Temuto da tutti.
Su di un'altra gabbia il foglio recitava: ANIMALIA NON RISPECTUS- Esso vive infrangendo regole del regno animale, non si cura di altri perché ama solo se stesso, pensa che altri siano idioti a rispettarle, non considera minimamente il lavoro altrui, salta da una sezione all'altra,la netiquette crede
che sia una ricetta con le uova, si fa allegramente i cazzi suoi. Non è pericoloso ma andrebbe fatta nell'ambiente una disinfestazione continua per impedirne la diffusione. Non volle vederlo, gli bastò la descrizione.
Proseguendo, venne colpito, da una gabbia proveniva un odore nauseabondo, a stento trattenne il vomito.
Eccolo: un animale antico, uguale in tutto al maiale, ma molto più grasso e non commestibile.
Foglio: SCROFA MAGNACCIA PAPPONUS- Essere spregevole, odiato da tutti, vive solo per sponsorizzare le sue femmine, dalle quali ne sfrutta in gran parte i nutrimenti.
Grufolando nel reale come nel virtuale, si distingue dagli altri animali.
Animale senza scrupoli, il quale è pronto ad irretire giovani femmine tenendole in schiavitù, o pateticamente ne tesse le lodi per avere in cambio uno sconto o un trattamento migliore.
Data la sua dannosità sarebbe da eliminare, da annichilire ai fini dell'estinzione.
In una piccola gabbia, stava un piccolo e coccoloso animaletto, possedeva un pelo candido e un musetto dolcissimo, ancora prima di leggere il foglio, introdusse una mano per fargli una carezza... "...Aaaaahhhhh, maledetto!" Lo morse violentemente.
Il foglio: ATTENZIONE! Non avvicinarsi troppo. FILIIS DE MADRE IGNOTA-
Animale all'apparenza educato e civile, si insinua in comunità affollate mimetizzandosi.
Ma fin da subito, assume un atteggiamento impazzito, mordendo tutti, chi gli offre una mano, chi cerca di capirlo, chi cerca di consolarlo, e quando non può aggredire personalmente, semina dolore e panico tra gli utenti, creando un clima di confusione e prevaricazione e di odio. Litigioso e furente come un furetto, prospera negli ambienti poco sani e ne crea le condizioni ad hoc, ove esiste serenità.
Si fasciò la mano insanguinata con un fazzoletto e andò avanti.
L'ultima gabbia era in fondo al tunnel, tutto si fece più scuro, avanzò lentamente, vide in alto una grande scritta: "L'ANIMALE PIU’ PERICOLOSO DELLA TERRA!".
Con molta cautela spostò la tenda, notò con mestizia... con soffocante tristezza... un grande specchio, esso rifletteva l'immagine dell'ennesimo visitatore.
(*Cit.Pink Floyd-Animals)
Tutto ciò che scrivo è solo frutto della mia fervida fantasia.