Avevo 6 anni ed una palla rossa. I bambini cominciano ad amare prime le cose e poi gli esseri umani.
Un amore profondo mi legava alla mia palla nella sua retina multicolore.
Avevo tanti altri giochi e poche attenzioni. Dove eri tu mammina mentre crescevo, scoprivo, sentivo ?
Giardinetti pubblici. Io la tata e la mia palla. Giocavo solo e felice. Sudavo calciavo, paravo, correvo
nell'erba con la mia amata. Al ritorno a casa, la lavavo con lo shampoo per farla tornare pulita e
profumata. Dormivo con lei accanto dopo averle dato la buonanotte.
Venne Natale. E una grande festa con l' estrazione dei regali. Tanti bambini e un albero immenso. Tra i
doni appesi , alcuni miei giochi e ...la palla rossa . Non capivo. Non potevo. La sorte portò a me un paio
di pattini e a un bambino grasso la mia palla.
"É mia " gridavo straziato " è mia...l'ho vinta" rispondeva lui. Nessuno aiuto, nessuna difesa. Da quella
donna che chiamavo mamma soltanto " Buono, te ne compro un'altra..."
Un giorno seppi: non c'erano regali a sufficienza e lei penso' di attingere dai miei giochi.
Ne avevo così tanti! Perchè mammina, perchè non il camion dei pompieri o i soldatini o il mitra a
batteria ? perchè proprio " lei "? Perchè ti ero estraneo e mi insegnasti la sofferenza, il distacco, il
tradimento e la sfiducia. Tutto insieme, tutto in una sera.
Conobbi la tua storia, mammina .Comprensione. Perdono mai.
E mi chiedo perchè non te ne ho mai parlato.
Avevo 6 anni e uno sfregio nell' anima.
Dentro noi ci sono 2 cani: uno buono e uno cattivo.
Chi vincera'? Quello che nutrirai di piu'.
Un amore profondo mi legava alla mia palla nella sua retina multicolore.
Avevo tanti altri giochi e poche attenzioni. Dove eri tu mammina mentre crescevo, scoprivo, sentivo ?
Giardinetti pubblici. Io la tata e la mia palla. Giocavo solo e felice. Sudavo calciavo, paravo, correvo
nell'erba con la mia amata. Al ritorno a casa, la lavavo con lo shampoo per farla tornare pulita e
profumata. Dormivo con lei accanto dopo averle dato la buonanotte.
Venne Natale. E una grande festa con l' estrazione dei regali. Tanti bambini e un albero immenso. Tra i
doni appesi , alcuni miei giochi e ...la palla rossa . Non capivo. Non potevo. La sorte portò a me un paio
di pattini e a un bambino grasso la mia palla.
"É mia " gridavo straziato " è mia...l'ho vinta" rispondeva lui. Nessuno aiuto, nessuna difesa. Da quella
donna che chiamavo mamma soltanto " Buono, te ne compro un'altra..."
Un giorno seppi: non c'erano regali a sufficienza e lei penso' di attingere dai miei giochi.
Ne avevo così tanti! Perchè mammina, perchè non il camion dei pompieri o i soldatini o il mitra a
batteria ? perchè proprio " lei "? Perchè ti ero estraneo e mi insegnasti la sofferenza, il distacco, il
tradimento e la sfiducia. Tutto insieme, tutto in una sera.
Conobbi la tua storia, mammina .Comprensione. Perdono mai.
E mi chiedo perchè non te ne ho mai parlato.
Avevo 6 anni e uno sfregio nell' anima.
Dentro noi ci sono 2 cani: uno buono e uno cattivo.
Chi vincera'? Quello che nutrirai di piu'.
