Dal basso della mia umile esperienza dovuta al fatto che negli anni '90 , per lavoro , ho visitato quasi tutte le nazioni dell'Est Europa , posso dire che :
-il livello medio della bellezza estetica è molto alto , in alcuni casi stratosferico ( Repubbliche Baltiche , Bielorussia , Polonia , Russia ).
-le donne hanno un approccio diretto e con meno riserve mentali rispetto alle corrispettive italiane.
-non prenderei mai in moglie , o per compagna , una donna dll'Est.
Per motivi culturali , sociali e politici tendono naturalmente a cercare un appoggio che possa far migliorare la loro situazione economica.
Potrebbe sembrare un approccio razzista ma le mie convinzioni politiche e religiose nonchè la mia vita personale (ho avuto una compagna cubana di colore) testimoniano il contrario.
E un dato di fatto che , ad esempio , la massiccia immigrazione filippina si è rivolta principalmente a lavori come collaboratrice domestica.
Quante colf russe od ungheresi ci sono , al contrario ?
Io credo che le vicende politiche che quei paesi hanno trascorso hanno segnato inevitabilmente il loro approccio alla vita.
La dittatura comunista che , ad esempio , ha tolto spazio alla Chiesa cattolica ha rimosso il senso di colpa che nei paesi cattolici è connaturato a questa professione.Anche il comunismo deplorava e puniva la prostituzione ma solo come reato comune.Da noi ( e nei paesi cattolici in generale) si accompagna anche una condanna morale. Non è un caso , infatti , che siano numericamente molto meno le prostitute e le ballerine di lap-dance polacche rispetto a rumene o russe.La Polonia è una nazione che ,nche sotto la dittatura comunista , rimasta fortmente cattolica.