Avevo detto di essermi affezionato?
Sì lo avevo detto. Sono arrivato a cinque...con Anna.
Unica differenza con le volte precedenti è stato tutto quello che c'è stato prima che mettessi piede in casa.
Questa volta ho vissuto, ma solo per poco, quello che creiamo anche noi con le nostre rece. Il via vai che ne nasce.
Arrivo sotto casa ieri pomeriggio e faccio la chiamata. Mi risponde subito la solita voce. Chiedo se avrei trovato ancora Anna e se potevo salire da lei nel giro di 5 minuti (il tempo di comprarle i sui cioccolatini preferiti al Carrefour).
Risposta affermativa. Fatto tutto raggiungo il portoncino e richiamo. La solita voce mi dice se potevo aspettare massimo 5 minuti e poi mi avrebbe richiamato. Io chiedo se Anna era impegnata con un'altro cliente, ma mi risponde di no.
Eccome se ci ho creduto....Le dico va bene, ma mi stava già passando tutta la poesia...
Rimango da bastardo ancora nelle vicinanze del portoncino per vedere se davvero non era impegnata.
Ho fatto bene a non crederle, è uscito infatti dal portone un collega. Si leggeva dal suo volto come lo si leggeva anche sul mio e su quello che ho trovato dopo di me, quello che di bello eravamo andati a fare in quella palazzina.
Chiedo scusa al collega che mi ha preceduto se sono stato causa di una sua delusione legata alla mia presenza.
Ero sempre andato in orari perticolari da Anna e non avevo vissuto mai ciò.
Anche nelle esperienze con altre cincin non mi era mai capitato, anzi, solo una volta.
Quello che mi da fasidio non è l'attesa, anche perchè in questo caso sono passati davvero 5 minuti, ma il fatto di vedere con i miei occhi, non so come dirlo, di rientrare in una catena di montaggio. (montaggio in tutti i sensi....).
Mi piace credere (fatemi sognare) di essere uno dei pochi, e il fatto che non mi capita quasi mai sia perchè scelgo orari particolari più anche una dose di fortuna , mi aiuta a crederlo.
Ricevo la chiamata subito dopo che il collega se ne era andato e la mia risposta è stata che sarei ritornato il giorno dopo.
Mi chiedeva spiegazioni, mi diceva che stava pranzando e che non poteva ricevere, continuava a dirmi un pò di balle, a far credere che era Anna, a fare il suo lavoro infondo, ma la cosa aumentava ancora di più quella stupida rabbia che mi era nata.
Ma pensando che questa voce apparteneva ad un'amica di SYNAPSE, non ho voluto fare polemiche, o meglio, fare figure, se mi stava bene quella era la situazione, cosa volevo? Quindi alla fine si rimane che sarei ritornato.
Giro i tacchi e mi dirigo alla macchina ma prima lancio un'ultima occhiata al portone.
Vedo le lucine blu del videocitofono accese, era lei, e mi ritorna la poesia.
Con Anna nessuna differenza riscontrata, anzi...
Ho già detto di trovarmi bene con lei ed anche lei con me, lo si capisce da tutto.
Nessuna premura, tanto coinvolgimento da entrambe le parti, tanto gfe, tante posizioni, mi ha offerto anche la pecos senza che più la chiedessi, tanti ma tanti baci e tanta allegria dalla cin.
Cosa volevo di più... contentissimo.
Ciao gallocciccio, cosa posso dirti di non scontato? Non so.
Capita a tutti/tutte di non essere in giornata, te lo dice uno che cambia umore anche nel giro di pochi minuti, oppure di non entrare in "sintonia".
Non dico di non crederti, ci mancherebbe, ma solo che mi risulta quantomeno strana la tua frase: "Non sorride neanche a piangere in cinese...", (bella però la battuta...).
Il sorriso è il suo marchio di fabbrica....
Ciao peter parker, grazie, tanti auguri anche a te.
Buone feste a tutti.