grazie! in italiano all'itis avevo 5
Bel racconto....bravo
L'aria calda del pomeriggio assolato e' soffocante. Agosto sta pompando calore e luce
su questa strada rovente che mi porta a casa. Sono le 18.00.
Continuo a pensare alla mia idea fissa. Sento la maglietta che mi si incolla addosso dal sudore.
Torno a casa dal lavoro tutti i giorni a questa ora ma ogni giorno, anche se sempre uguale, e' sempre diverso.
Sono arrivato alla conclusione, a questa conclusione, ed ho deciso.
Sono anni che ci penso. Voglio un incontro. Un incontro a pagamento.
ho pensato a lungo a questo, voglio che sia bella. Giovane.
Dal fisico mozzafiato.
Ho cercato tanto. Ho cercato su Internet. Perche' questa ricerca? Continuo a chidermelo senza una risposta
una risposta vera. Sono stato ore e ore al computer.
Tantissimi siti. Tantissime foto. Piano piano si disegna un mondo intorno dai contorni sfocati.
Un mondo parallelo. Un mondo fatto di donne e di numeri di cellulare. Continuo a pensare
lentamente a tutto questo. Una lunga lista di numeri. Come e' possibile che esista questo mondo
sommerso di persone che si incontano per 28 30 minuti e stop? Sono sgomento.
Mi ritrovo anche io in questo turbine. Non e' una semplice emozione. E' una cosa complicata fatta di
passato presente e futuro. Come scegliere, perche' sciegliere? Passano i giorni e le settimane
ed il caos si mette piano piano in ordine. Sono tutte straniere, e rarissime italiane. Vorrei una italiana.
Intorno ai 35 anni. Sui 20 sarebbe troppo giovane. Io ho 39 anni e non voglio che ci sia troppa differenza di eta'.
Ho pensato alla donna di colore, ma sento come una cosa a pelle che mi crea disagio. Non e' razzismo. Vedo
gli uomini di colore come uomini molto forti, nel mio immaginario. E mi sembra di invadere un terreno non mio.
E' una cosa atavica. So che' e' strana ma la sento cosi'. Asiatica mi sembra fragile, mi da' l'idea di entrare
goffamente e di prepotenza in un negozio di porcellane cinesi. Non fa per me. Anche questa e' una cosa a pelle.
Sui siti ogni giorno vi sono annunci nuovi e vecchi, molti vecchi, cioe' molti annunci si ripetono alla noia.
Noia mortale.
Arrivo a casa. Accendo il PC. Mi faccio una limonata gigante e giacciata. Guardo le mie braccia bianche
che fino a un mese fa erano belle abbronzate.
Faccio la ricerca internet, ed appare l'annuncio "italiana..." etc. mi sento un brivido ed sento le tempie pulsare.
Ci sono le foto e sono molto belle. Prendo il cellulare e chiamo.
Mi trema la voce e so perche'. Mi dice ok e di ritelefonare dopo 3 quarti d'ora.
Il tempo passa lentissimo. faccio la doccia e bevo lentamente la mia limonata. Richiamo ma non risponde.
Richiamo ancora non risponde piu'. La delusione lentamente si sostituisce all'entusiasmo.
Penso di andare fuori a fare un giro. Poi riparte la voglia di ricerca. Cerco ancora cerco ancora,
negli annunci di ieri, avantieri, 3 giorni fa. Eccolo. Italiana, modella....
Chiamo. Dopo molti squilli risponde. Non e' piu' nella citta' dell'annuncio, ma 60 km piu' lontano.
La voce e' dolcissima. L'accento non e' italiano. Accetto io ed accetta lei per le ore 21.00.
Mangio un po' di pane salame e formaggio, e poi si parte. Con la moto. Sono le 20.00.
Devo prendere l'autostrada. Ho guardato la strada su internet e' tutta autostrada tranne l'ultimo pezzo di citta'.
Fa caldissimo. Dopo un'ora di viaggio fisso e costante a 130 km/h , arrivo alla citta'. Sono in ritardo.
Devo accellerare ma oramai e' troppo tardi.
E' una figuraccia. Strade cittadine, incroci, rotonde. Arrivo al civico 50. C'e' un condominio vecchio,
c'e' la pulsantiera. Chiamo al cell. "ti ho detto 25, non 50, che hai capito... e poi sei in ritardo..."
La via e' a senso unico e devo tornare indietro....Si riparte. Passo davanti a un bar e i ragazzi chiassosi
mi guardano, mi sembra che sappiano che sto andando all'appuntamento. Mi sembra che il mondo mi stia
guardando.... mi sento al centro degli sguardi.... peccato scoprire che non interessa niente a nessuno della mia serata.
D'altronde e' solo mia....
Trovo il numero 23. Dopo il 23 non c'e' piu' nulla, una grande piazza. Sull'angolo della piazza c'e' un enorme
complesso di uffici, con sotto i negozi. Fermo qui la moto. In lontananza un signore di colore cammina lento verso me
e guarda la mia moto. E' tutto chiuso e deserto. In un angolino della facciata leggo il numero 25.
Penso al nero, all'uomo di colore, mi fraghera' la moto?
Tolgo il casco, sono sudato, e richiamo. "vedi, fra i 2 palazzi c'e un passaggio, entra c'e' un cortile, come uno spiazzo interno,
trova la scala 5 ti apro la porta a basso..... prendi poi l'ascensore, 4 piano..." non riesco a capire la nazionalita' dall'accento.
L'taliano e' perfetto ma l'inflessione delle vocali e' straniera, sembra dell'est.
Cammino veloce, vedo in lontananza la scala 5, sento la serratura elettrica che si apre. Guardo la facciata del palazzo, non c'e'
nessuna luce, nessuna finestra accesa. Tutto deserto. Mi sembra di essere in un film. Il silenzio e' da sgomento.
Sento solo i miei passi sul cemento.
Entro. L'ascensore e' a terra, entro e schiaccio 4. Nel frattempo mi toglo la giubba da moto, sono sudatissimo. Che figura.
In ritardo e sudato. Sono le 21 e 20. Ho quasi mezzora di ritardo.
Pianerottolo buoi. Cerco una luce. Ci sono 5 o 6 porte al piano, tutti i pulsanti sono bianchi, non c'e'
nessuna etichetta nessuna insegna. Tutto vuoto e anonimo. Sembra la dimensione del niente.
Sento aprirsi una porta. La luce invade il pianerottolo buio, una sagoma femminile controluce mi appare davanti.
Si sente un televisore acceso col volume molto alto, trasmettono le gare olimpiche.
La ragazza e' altissima. Sara' 178 cm. E' l'inizio di un sogno....
Mi fa accomodare, mi dice sei l'ultimo mettiti comodo, mi faccio un lavaggio e passo alla camera. Lei si e' tolta
gli slip ma non il reggiseno e sta nuda sul lettone. MI dice di mettermi nudo accanto al lei.
Alla tele sta per partire Bolt, la gara dei 200, mi dice dai guardiamo la gara mi piace la corsa...
Si accovaccia su di me e si mette comoda, mi accarezza mentre i corridori si preparano, lei parla
lentamente dei suoi ricordi io mi sento strano e mi flulla la testa non so che sta accadendo.
Se mi chiedesse di ripetere quello che ha detto non glielo saprei dire.
Mi parla di quello che vorrebbe fare un weekend al mare....
Bolt arriva e lei fa il tifo di brutto e si lancia nella vittoria sembra che ah vinto lei e felicissima....
Poi abbassa il volume e comincia ad occuparsi di me ....
Il tempo scorre lento nei corpi che si avvinghiano e il sudore comuncia a spuntare sulla schiena mia e sua....
Un'ora bellissima....
Non avere fretta tanto sei l'ultimo di oggi , mi ripete....
Entrambi raggiungiamo l'apice del piacere .... poi il relax ....
Mi preparo ad andarmene.
Dopo un bacio, fra la luce dell'ingresso dell'appartamente si chiude
la porta ed il pianerottolo scuro mi avvolge nuovamente.
Sono stato a un incontro, un incontro a pagamento.
tratto da una storia vera fatti e persone sono tutti casuali.... forse.