Buona sera,
essendo un noto frequentatore di musei, oggi volevo portare alla vostra attenzione questo trittico di pregevole fattura ritraente S.ta Bernarda da Latrombo.
Come si potrà notare, il pittore ha voluto ritrarre S.ta Bernarda in 3 momenti diversi della sua vita, senza mai però voler abbandonare quell'aura celestiale che l'attorniava e che la faceva apparir pià come un essere ultraterreno che di questo mondo, ma passiamo alla minuziosa desamina delle 3 opere:
Nella prima opera vi evince la Santa nei primi anni della sua giovinezza, quando ancora la purezza più assoluta le illuminava "gli occhi", e che occhi!.... soprattutto se osservata da tergo,infatti potrete notare che il pittore ha enfatizzalo la più assoluta mancaza del segno del peccato che si manifesta nella assoluta mancanza della caducità delle carni.
http://www.escortinn.org/Gi…
Nella seconda opera invece notiamo il trapasso, il momento di dissidio interiore, di lotta intestina che colpì la Santa nel periodo della sua maturità: in bilico tra angelo e diavolo, quando il peccato la tentò ma lei resistette alla sua influenza, possiamo notare come il pittore volle sottolineare questo momento di metamorfosi attraverso lo sguardo più felino, un abbigliamento più simbolico come il pizzo dove si enfatizza la dicotomia tra bene e male, tra vedo e non vedo, sino a mostrare nella parte del basso ventre un glifo satanico come a merchio del male che tentò di imposessarsi di lei. Un'opera cupa e gotica senza dubbio ma di grande effetto, dove la dolcezza del sorriso è in contrapposizione ai simboli precedentemente posti in luce:
http://www.escortinn.org/Gi…
In fine, l'opera della maturità, quando S.ta Bernarda vinta la sua lotta contro il demone tentatore si liberò del simbolismo satanico e si riconciliò magiormente con la sua figura iniziale: infatti possimo notare il capello nuovamente liscio come simbologia della quiete, la sparizione del marchio satanico sul basso ventre, un ritorno a colori più chiari e soavi per testimoniare ed enfatizzare la sua elevazione senza più il dicotomico pizzo, e dove lo sguardo è sempre diretto a chi vede il telaio..ehm pardon la tela come ad intitarlo a provare la beatitudine
http://www.escortinn.org/Gi…
Essendo narratore schizzofrenico, tutto quanto scrivo è puro frutto della mia immaginazione!
essendo un noto frequentatore di musei, oggi volevo portare alla vostra attenzione questo trittico di pregevole fattura ritraente S.ta Bernarda da Latrombo.
Come si potrà notare, il pittore ha voluto ritrarre S.ta Bernarda in 3 momenti diversi della sua vita, senza mai però voler abbandonare quell'aura celestiale che l'attorniava e che la faceva apparir pià come un essere ultraterreno che di questo mondo, ma passiamo alla minuziosa desamina delle 3 opere:
Nella prima opera vi evince la Santa nei primi anni della sua giovinezza, quando ancora la purezza più assoluta le illuminava "gli occhi", e che occhi!.... soprattutto se osservata da tergo,infatti potrete notare che il pittore ha enfatizzalo la più assoluta mancaza del segno del peccato che si manifesta nella assoluta mancanza della caducità delle carni.
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Nella seconda opera invece notiamo il trapasso, il momento di dissidio interiore, di lotta intestina che colpì la Santa nel periodo della sua maturità: in bilico tra angelo e diavolo, quando il peccato la tentò ma lei resistette alla sua influenza, possiamo notare come il pittore volle sottolineare questo momento di metamorfosi attraverso lo sguardo più felino, un abbigliamento più simbolico come il pizzo dove si enfatizza la dicotomia tra bene e male, tra vedo e non vedo, sino a mostrare nella parte del basso ventre un glifo satanico come a merchio del male che tentò di imposessarsi di lei. Un'opera cupa e gotica senza dubbio ma di grande effetto, dove la dolcezza del sorriso è in contrapposizione ai simboli precedentemente posti in luce:
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In fine, l'opera della maturità, quando S.ta Bernarda vinta la sua lotta contro il demone tentatore si liberò del simbolismo satanico e si riconciliò magiormente con la sua figura iniziale: infatti possimo notare il capello nuovamente liscio come simbologia della quiete, la sparizione del marchio satanico sul basso ventre, un ritorno a colori più chiari e soavi per testimoniare ed enfatizzare la sua elevazione senza più il dicotomico pizzo, e dove lo sguardo è sempre diretto a chi vede il telaio..ehm pardon la tela come ad intitarlo a provare la beatitudine
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Essendo narratore schizzofrenico, tutto quanto scrivo è puro frutto della mia immaginazione!
!!! Soccia Evil.... non sospettavo minimamente della tua vena artistica!!! Ottima critica! Personalmente voto la 1^ e la 3^, ma io non le vedo con occhi mistici, ma con quelli del maiale! Hahahahaha . Karma. WLF 
