"eh.. mettere con cura una bella tovaglia dai motivi floreali, fresca di bucato, sul tavolo, disporci sopra con altrettanta cura dei piattini e delle tazzone da riempire golosamente con del latte fresco appena munto, un bel mazzolino di fiori di campo appena colti, ancora imperlati dalla rugiada mattutina, che colorano il tavolo armoniosamente, il profumo del caffè e del pane tostato che fa da contraltare a quello acre ma intenso della legna accatastata vicino al camino, il crepitio di un fuoco che fa da colonna sonora ad un'atmosfera completamente rilassata, il suo calore che ci ammanta come la più calda e morbida delle coperte... un insieme semplice e allo stesso tempo perfetto che ci distende permettendo a tutti i nostri sensi di gustarne ogni minimo particolare... un bacio leggero come un tiepito soffio di vento primaverile ti sfiora il collo... girarsi e leggere nei suoi occhi che i suoi sogni parlano di te... poi... poi apri la finestra perchè vuoi godere dei profumi della natura... ti sale immediatamente un groppo alla gola... ma non è la commozione quella che ti avvolge completamente... piuttosto un nausebondo fetore di sterco di mucca usato per fertilizzante! Ti si annebbia immediatamente la vista, ti aggiri nel vuoto alla ricerca della salvezza, ma inciampi su di una sedia, ti aggrappi alla tovaglia e frulli tutto per aria, una tazza prende in fronte lei che comincia a smoccolare in calabrese antico, preso dal panico ti giri, inciampi nuovamente in quella cazzo di sedia e cadi in terra sbattendo la fronte sulla legna che puzza di cane morto, per rialzarti infili la mano nel caminetto e per il dolore cominci a capire il calabrese antico e sciorini con estrema facilità nell'arcaica lingua una serie infinita di bestemmione... eh... bella la semplicità! "
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