Gnocca forum
Moscarossa
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don_zello
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Delle feste mi è sempre stato stretto qualcosa.
Forse il fatto che dovesse esserci qualcosa di speciale solo perché erano feste.
Magari anche solo il fatto di dover mangiare cotechino e lenticchie anche se avevo voglia di una pasta al pomodoro.
Fare un regalo perché era Natale o San Valentino e vedermi guardato in maniera interrogativa se lo facevo in un giorno qualunque.
Ho sempre pensato che non dovesse essere un giorno a fare un pensiero speciale, ma un pensiero a rendere speciale un giorno qualsiasi.
Col tempo però ho capito anche l'importanza di questi giorni, che davo per stereotipati, comunemente da noi chiamati feste.
Il loro fatto di essere "universalmente riconosciuti" fa sì che diventino delle porte, tra universi paralleli, che si aprono.
E capita così che trovi riunite, in una sola sera, persone che non vedevi da mesi, anni.
Amici i cui mondi ormai distano l'un l'altro centinaia, migliaia di chilometri.
Gente che non avresti più visto riunita tutta insieme se non fosse per le feste.
Il mio pensiero, è un abbraccio speciale, che va a coloro che in questi giorni non hanno avuto la mia stessa fortuna.
Nulla di ció é realtà. Trattasi di opera pseudoletteraria, delirio o illusione.
Dupanèt
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Bellissimo pensiero Donz....
più che il karma...a te la mia massima stima
sei una bella persona..
non credete a tutto ciò che scrivo....le invento soltanto ma nella mente le vivo....
sindy
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bello...
capmax
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don_zello:

Delle feste mi è sempre stato stretto qualcosa.
Forse il fatto che dovesse esserci qualcosa di speciale solo perché erano feste.
Magari anche solo il fatto di dover mangiare cotechino e lenticchie anche se avevo voglia di una pasta al pomodoro.
Fare un regalo perché era Natale o San Valentino e vedermi guardato in maniera interrogativa se lo facevo in un giorno qualunque.
Ho sempre pensato che non dovesse essere un giorno a fare un pensiero speciale, ma un pensiero a rendere speciale un giorno qualsiasi.
Col tempo però ho capito anche l'importanza di questi giorni, che davo per stereotipati, comunemente da noi chiamati feste.
Il loro fatto di essere "universalmente riconosciuti" fa sì che diventino delle porte, tra universi paralleli, che si aprono.
E capita così che trovi riunite, in una sola sera, persone che non vedevi da mesi, anni.
Amici i cui mondi ormai distano l'un l'altro centinaia, migliaia di chilometri.
Gente che non avresti più visto riunita tutta insieme se non fosse per le feste.
Il mio pensiero, è un abbraccio speciale, che va a coloro che in questi giorni non hanno avuto la mia stessa fortuna.
Anche io odiavo le feste,e non le amo nemmeno ora...ma mi sono abituato..
Le mie feste erano,e sono sinonimo di lavor...sin all'ultimo miniuto di natale e capod'anno.
La mattina presto a Pasqua,e una volta le passavo da solo per scelta.
A casa,mentre i miei erano con il resto della famiglia...io...inventavo una scusa ed ero solo a casa!
Una volta il mal di testa,una volta la dieta pper la gara...una volta ero di malumore....e passato l'attimo di tentativo di convincimento mi fiodnavo a casa, o per strada a cercare compagnia.
Adesso non lo faccio piu'.....ma mi godo la festa in famiglia...dopo il lavoro....
Un abbraccio a TUTTI VOI!!!!
Maaaaaaaaaaaaaaaax
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don_zello:

Delle feste mi è sempre stato stretto qualcosa.
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Fare un regalo perché era Natale o San Valentino e vedermi guardato in maniera interrogativa se lo facevo in un giorno qualunque.
Ho sempre pensato che non dovesse essere un giorno a fare un pensiero speciale, ma un pensiero a rendere speciale un giorno qualsiasi.
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E capita così che trovi riunite, in una sola sera, persone che non vedevi da mesi, anni.
Amici i cui mondi ormai distano l'un l'altro centinaia, migliaia di chilometri.
Gente che non avresti più visto riunita tutta insieme se non fosse per le feste.
Quoto questo tuoi passaggi perché anche io sono dell'idea che un regalo è più vero, spontaneo, genuino se fatto fuori da una ricorrenza. Perché significa che hai pensato a quella persona. C'è qualcosa di più importante del pensiero per una persona e donare a lei qualcosa? Che non necessariamente sia qualcosa di materiale?

E quindi mi chiedo, perché le persone si devono vedere, riunire, "pensarsi" solo nelle feste comandate? Non una festa di per sé se persone che si vogliono bene si ritrovano? Perché dobbiamo limitare la nostra felicità a date su un calendario, e quini "a comando"?

Ciao.
Attento perché il messaggio subliminale è fottiti, lasciami in pace e vaffanculo! (Drugo)
nuru
Jr. Member (111 post)
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Bello Donz!
Quindi il tuo pensiero va a ma: lavoro ogni benedetta festività e non fino all'ultima ora, ma proprio durante la festa!
La cosa che mi manca di più sono proprio le rimpatriate festive dove, in una tavolata numerosa e convulsa, ti metti a sedere vicino a uno zio che non vedi da tempo e ti fai un paio di bottiglie di vino...
Alzarsi dal tavolo quando è ora di risedersi per la cena, vedere che stanno tutti bene e che anche chi ha qualche problema lo dimentica per un po.
Vero: bisogna ricordarsi di queste cose sempre e non solo quando un ponte festivo rende possibile il riavvicinarci.
Un abbraccio
Moscarossa