Questo forum non è solo recensioni, finora non ho mai trovato il coraggio di raccontare qualcosa di me, delle mie esperienze di vita. Questa sera sono particolarmente triste e voglio condividere con voi il motivo
Era inverno, le giornate passavano avvolte da quel grigiore sempre più insistente, giorni settimane dentro e fuori da quell'ospedale, non si contavano più le ore, i turni per restare li 2 4 ore su 2 4; ogni giorno che passava ci si aggrappava a quella lieve speranza, che ormai ci stava letteralmente distruggendo.
Le sue condizioni erano sempre più critiche, ogni tanto sprazzi di lucidità che accendevano i nostri cuori e la speranza tornava a far da padrone nelle nostre giornate, nelle nostre nottate.
Telefonate notturne, con le solite domande, di giorno lo scambio dele poche informazioni, il solito interrogativo " ma tu lo vedi migliorato?", la risposta era quasi sempre un silenzio, per non ferire colei che ha condiviso una vita con lui; cercavo parole di conforto per tutti ma non ne avevo neanche per me!
Finchè una sera, a mezzanotte circa, suona il telefono, dal numero capisco che il contenuto della telefonata mi avrebbe tolto quell'ultima speranza che avevo; mi faccio coraggio e rispondo con la voce tremante.
la persona al telefono mi dice di recarmi in ospedale il prima possibile perchè lui aveva richiesto così in uno dei suoi attimi di lucidità..
Mi preparo in qualche modo e corro, la stessa telefonata era stata fatta a tutti i membri della mia famiglia e quindi ci ritroviamo tutti al suo capezzale. Il silenzio regna, nessuno ha il coraggio di proferire parola, gli sguardi sono terrorizzati, si teme il peggio; ad un certo punto lui dice con una fievile voce quasi incomprensibile "vi ho sempre voluto bene, restate sempre uniti!" e chiude gli occhi.. Restiamo tutti immobili, le lacrime cominciano a scendere copiose, tutti uniti intorno a quel letto, ci scambiamo gli sguardi ma nessuno di noi proferisce parola.
E'morto era il pensiero comune, ma così non era, lui si era addormentato, ormai esausto ma con la consapevolezza di averci avuto li tutti insieme per dirci quelle parole: per lui è stato uno sforzo sovraumano recuperare quella lucidità per richiamarci tutti li.
La notte procede, i valori sono stabili e ci mandano a casa, resta solo uno di noi con lui. Non si dorme, nessuno riesce a dormire, è pensiero è li fino alla mattina seguente dove nuovamente suona il telefono.
Questa volta il pianto ha avuto subito il sopravvento, sapevo già il contenuto della telefonata, me lo sentivo, era solo questione di tempo... Singhiozzando rispondo e non proferisco parola, lui se n'era andato per sempre e con lui una parte di me.
Non c'è giorno che non pensi a lui, il dolore è presente e si fa sentire, la sua mancanza anche di più... porto nel mio cuore i suoi insegnamenti e ogni giorno cerco di mettere in pratica il suo essere con gli altri, è il mio modo di ricordarlo.
Grazie papà per tutto quello che hai fatto per me, mi manchi tremendamente e anche se non so dove ti trovi spero di non deluderti.
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