Ma si ero un ragazzino e per tanti anni non ho mai più pensato a quella cazzo di storia...
Certo, lei che mi dice che tra poco saremmo stati in tre, io frastornato come un pugile che ne ha prese tante e non riesce nemmeno più a raggiunge l'angolo.
La prima reazione è quella di due matti: ci abbracciamo, ci baciamo, urliamo, sembiamo impazziti. Nei giorni successivi è il delirio per quanto siamo felici.
La sera in auto guido con il pilota automatico perchè i pensieri sono sempre rivolti a quello che sta succedendo, forse sono troppo giovane per una cosa del genere e lei lo è ancora di più, ma sono talmente felice che letteralmente volo, cammino sulle acque, attraverso i muri senza passare dalle porta.
Penso a quello che sarà tra pochi mesi e non riesco a trattenere le lacrime(pensa un pò, io un cinico maledetto...), sono lacrime di gioia, che ve lo dico a fare?
Poi nel giro di poche settimane cambia tutto, lei non è più cosi convinta, mi fa discorsi strani, che non riesco a comprendere. Dice che siamo solo dei ragazzini. Mi casca il mondo addosso, sono disperato.
Io, irruento, scapestrato, vivevo già da solo a 18 anni in una città come milano, che se non stai attento ti annienta, ma me la sono sempre cavata.
Ma qui non ce la faccio, con lei contro perdo le forze. Mi ritrovo in auto di notte in lacrime, ma stavolta non sono di gioia...
Tutto va in fumo e il nostro amore non resiste al trauma.
Un anno di follie e scorribande per tentare di non impazzire. Sono sull'orlo del burrone, sul filo dell'equilibrista, ma lo spirito di conservazione non mi consente mai di fare cazzate grosse e mi salvo. Mi salvo e divento più forte. Piano piano torno a galla.
Poi, nella mia seconda vita, ho avuto tante gioie, anche quella di cui ero stato privato, c'è sempre una seconda possibilità, ma ogni tanto ci penso e non posso perdonarmi.
In caso di Necessita' Contattate il Nostro Moderatore GIZUR