Non lo so, a me sembra alla fine una questione morale.
Secondo me, a tirare l'aratro, tenere uno in groppa ecc, un animale non si diverte, ma svolge una funzione: dissoda un terreno, trasporta una persona...
Dai un senso "all'aratro" funzionale come un altro, magari negli anni '90, poteva farlo, ad esempio, nell'utilizzo degli animali nel circo. O ancora negli zoo o acquari. Oggi però quegli usi, che meno di un decennio fa trovavamo normali, sono diventati anch'essi abominevoli.
Per carità nulla da eccepire se il "progresso ci da diventare più civili", io però vado in tilt quando ci si appella alle deroghe: si castrano gli animali domestici per non farli soffrire.
Insomma non predico una coerenza oltranzista però un minimo di fedeltà alle proprie idee (al solito non le tue in particolare )sarebbe apprezzabile.
In maniera basica:
o l'uomo domina le bestie perché è "più forte", o se decide di instaurare un rapporto paritario deve rispettare questo senza eccezioni (a limite quello legato al nutrimento/sopravvivenza).
E magari, so che è utopistico, mi piacerebbe che una minima parte per lo sconfinato amore per gli animali venisse investito anche per la specie di cui facciamo parte.