che fare a questo punto? ovvio andarsene....per cui, cerco di consolare l'inconsolabile, sparo due o tre frasi di circostanza e la saluto....
vado nel garage a prendere la moto, con la convinzione di trovarla sparpagliata sul pavimento dall'Otello incazzato ma non è così fortunatamente.
tornare a casa? come detto prima ero sveglio ormai da 48 ore.....
urge una soluzione.....
albergo in zona? mhhhh.....
decido di prendere l'autostrada e di fermarmi al motel agip a firenze.
parto e percorro gli 80 km più terribili della mia vita...
ho un sonno assurdo, stress a manetta....inizio a vedere anche cose che non esistono, tipo un uccello preistorico e un nero con il giubbotto arancione che mi saluta a lato della strada....
scherzi del cervello...
arrivo a fatica a Firenze....vicino all'uscita dell'autostrada c'era (ora ha cambiato nome) il motel agip tanto agognato!
posteggio la moto, entro alla reception e chiedo una stanza.
"mi spiace ma c'è una conferenza e tutte le stanze sono occupate...."
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!
ok...entro al bar dell'autogrill, chiedo un caffè doppio ristretto e frusto l'ultimo neurone rimasto sveglio (su 3 in totale...) per decidere il da farsi...
decido di dormire a cavallo della moto...almeno un oretta, ma sta stronza ha solo il cavalletto laterale e si inclina troppo per farlo....in mezzo all'aiuola? manco morto...da solo poi...
si prosegue verso casa!
sosta ad ogni autogrill, sono pieno di caffè da far paura e ogni tanto mi vengono colpi di sonno...
in auto sono micidiali...in moto terrificanti. quando capita mi fermo, prendo un po' d'aria fresca e proseguo.
non so manco io come, ma alla fine arrivo a casa. mi fiondo nel letto e dormo circa 20 ore filate.
al mio risveglio, trovo un sms (esistevano da poco!) da "lui".
"ciao...mi spiace che tu sia dovuto fuggire nella notte e sono stato in pensiero per te per il viaggio. Non vorrei che tu credessi che sono arrabbiato con te. è solo che se la signorina aveva dei pruriti che voleva levarsi, bastava che lo dicesse. so tutto quello che è accaduto, ero li da mezzora prima che venissi a suonare, vi spiavo da dietro la tapparella e devo dire che mi sono eccitato parecchio!"
al giorno d'oggi questa cosa non mi fa un grande effetto, ma all'epoca ero molto più giovane e forse avevo un'altra visione del monto, per cui ci rimasi di sasso all'idea di lui che ci spiava e si spippettava dietro la tapparella.
spero di non avervi annoiato con questa storia. io in quel frangente ho imparato che è inutile darsi delle regole....in certi casi salta tutto e ci si ritrova come un rabdomante che segue la forcellina di legno in cerca dell'acqua...ecco...noi facciamo questo col pisello!