Breve aneddoto sulla storia della prostituzione in Italia ed in particolare a Genova.
http://www.youtube.com/watc…
Questa canzone di De Andrè racconta della Domenica, giorno nel quale le meretrici erano autorizzate ad uscire dal quartiere dei bordelli per percorrere la passerella del lungomare.
Il popolo le accoglie nei vari quartieri con epiteti e sberleffi degni solo di noi italiani, santi poeti e naviganti, ma ipocriti nel midollo.
I più piccoli chiedono "ë palanche", il cash, per andare a saggiare i piaceri della carne, mentre tra i grandi c'è anche chi tra un insulto e l'altro finisce per riconoscere la propria moglie tra le passeggiatrici
Si narra inoltre, e qua nuovamente si sprecano i paralleli con l'attualità, che il comune finanziasse la manutenzione del porto, fondamentale per una Repubblica Marinara, proprio con i proventi del meretricio.
Son passati secoli da allora ma poco pare sia cambiato, se non che ora i proventi vengono dalle multe e non dalla tassazione, in quanto anticostituzionale.
Spero vi abbia fatto piacere leggere queste poche righe, come a me faceva piacere sentirmi raccontare queste storie dalla mia nonna, che mi cantava sempre le canzoni di questo disco, alcune sconcie (Jamin-a, la mejo pay dell'epoca) altre intrise del sapore di una terra che fin da pischello mi accoglie e coccola, tra i suoi profumi e le sue leggende.
Se non hai la birra puoi sempre trovare del whisky, sigarette, ma se non hai amore non hai un cazzo
