Zoccola dovrebbe letteralmente rimandare al tipo di calzatura utilizzata per slanciare e abbellire la figura femminile e renderla piu' attraente e provocante agli occhi dell'uomo. E'il termine che prediligo perche' identifica un modo di porsi e presentarsi.esempio: "Hai visto stasera quanto e' zoccola tizia? Dovrebbe vestirsi cosi' piu' spesso".Ritengo tale termine non diapregiativo come lo sono invece "scarpazzone" o in Emilia "zaclone" che indicano persona rozza senza stile ed educazione.Il termine zoccola non ha a mio avviso lo stesso significato di put o tro o mig o meretrice, ma vuole descrivere un mood, uno stereotipo estetico che affonda le proprie radici nell'antichita' quando proprio le meretrici utilizzavano tali particolari calzature che lasciavano l'impronta con la scritta "veni meco".Zoccola puo'essere chiunque al di la' del censo e della professione basta che si presenti con una scarpa tacco 15 e una mise sexy per esprimere zoccolaggine. Il termine porca invece o maiala secondo me non ha niente di eccitante come del resto vacca o cagna, mentre al maschile mi diverte il termine mandrillo, termini riferiti alla specie suina sono da attribuirsi credo al condizionamento culturale religioso quando a tali animali era associata una immagine di bruttezza e sporcizia ingiustificata visto che del maiale non si butta niente dicono i contadini. Se do della bella cavallona a una donna forse non si offende se dico maialona si. In conclusione per me si puo' essere zoccole o presentarsi in tal modo pur essendo ottime mogli o madri di famiglia o beghine timorate.
