Egregia Belle, condivido in pieno il tuo pensiero
Non dimentichiamoci che essere pay e' un occupazione e non una condizione dell'essere! Quindi come quando una persona lavora normalmente nel proprio ufficio o ditta e alla fine della giornata rientra a casa per vivere la propria vita, cosi' una pay al di fuori del lavoro e' libera di essere e fare cio' che vuole; non credo che sarebbe una cosa normale chiedere ad un qualsiasi impiegato/impiegata se nel proprio privato frequenta qualcuno o no ( perche'ad esempio in tal caso potrebbe piacerci meno )..il fatto che con una pay si condivida un momento di intimita' non cambia il concetto di base e non dovrebbe comunque mettere nessuno in diritto di chiedere informazioni sulla sua vita privata, a meno che non fosse lei a fornirvele di sua spontanea iniziativa ( cosa a volte poco intelligiente perche' mettendo in pasto agli altri la propria vita si sa' che poi le persone potrebbero parlarne pubblicamente e definire poveri imbecilli o cornuti eventuali emanti in questione ). Se si predilige un rapporto di semi esclusivita' e totale sincerita' non credo che un rapporto pay possa rappresentare una scelta valida; senza considerare poi che le scelte di vita altrui sono insindacabili ( ovviamente non parlo di sfruttamento che e' un'altra cosa, ma non stiamo parlando di questo ).
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Stecchino
