Questo l'ho trovato su yahoo e io sono più che d'accordo..scusate ma non sono riuscita a mettere il link, quindi vi ho fatto copia incolla...
Vedo sempre questa domanda fatta invertendo i ruoli (è vero che la donna straniera è migliore etc...) in tutte le salse possibili, e allora mi è venuto in mente di estendere un pò il discorso all'altro sesso, usandolo come spunto per una riflessione più ampia.
gli stranieri sanno cosa è il senso di responsabilità e sacrificio. sono disposti a soffrire e a farsi il sedere pur di raggiungere un obiettivo, e lo fanno in modo lucido e pulito, con le proprie forze, non leccando sederi e sperando in raccomandazioni.
- ognuno di loro è autonomo e sa: cucinare, lavare, fare i piatti o la lavastoviglie, stirare tenere la casa in modo decente. e lo fanno spartendosi i compiti con la compagna, senza per questo sentirsi meno uomini, o sottomessi. sanno che c'è da fare e si fa.
senza fregnacce.
(di quanti italiani mammoimprinting potete dire lo stesso?)
- generalmente mentre studiano si mantengono con il lavoro
(molti uomini italiani, non fanno un cavolo fino a 30 anni e si lamentano pure)
- non hanno bisogno continuo di usare questa giustificazione: sono maschio, queste cose non le faccio (per esimersi da compiti ingrati tipo cambiare il pannolino ai bimbi, o passare del tempo con loro)
- non si sentono inetti se la loro donna guadagna piu di loro, o se è la compagna a "guidare" il rapporto o ad avere l'ultima parola (gestione dei soldi e altre cose importanti.Agli uomini italiani, per fargli fare qualcosa di giusto, spesso bisogna rigirare un idea facendo finta che sia stata la loro. trovo questa cosa umiliante per entrambi i sessi, ma sembra andare per la maggiore ancora)
-trattano la compagna come una persona, non come una cosa su cui esercitare gelosie, possessività estreme (non andare li, non metterti la gonna ecc ecc..)
Vedo sempre questa domanda fatta invertendo i ruoli (è vero che la donna straniera è migliore etc...) in tutte le salse possibili, e allora mi è venuto in mente di estendere un pò il discorso all'altro sesso, usandolo come spunto per una riflessione più ampia.
gli stranieri sanno cosa è il senso di responsabilità e sacrificio. sono disposti a soffrire e a farsi il sedere pur di raggiungere un obiettivo, e lo fanno in modo lucido e pulito, con le proprie forze, non leccando sederi e sperando in raccomandazioni.
- ognuno di loro è autonomo e sa: cucinare, lavare, fare i piatti o la lavastoviglie, stirare tenere la casa in modo decente. e lo fanno spartendosi i compiti con la compagna, senza per questo sentirsi meno uomini, o sottomessi. sanno che c'è da fare e si fa.
senza fregnacce.
(di quanti italiani mammoimprinting potete dire lo stesso?)
- generalmente mentre studiano si mantengono con il lavoro
(molti uomini italiani, non fanno un cavolo fino a 30 anni e si lamentano pure)
- non hanno bisogno continuo di usare questa giustificazione: sono maschio, queste cose non le faccio (per esimersi da compiti ingrati tipo cambiare il pannolino ai bimbi, o passare del tempo con loro)
- non si sentono inetti se la loro donna guadagna piu di loro, o se è la compagna a "guidare" il rapporto o ad avere l'ultima parola (gestione dei soldi e altre cose importanti.Agli uomini italiani, per fargli fare qualcosa di giusto, spesso bisogna rigirare un idea facendo finta che sia stata la loro. trovo questa cosa umiliante per entrambi i sessi, ma sembra andare per la maggiore ancora)
-trattano la compagna come una persona, non come una cosa su cui esercitare gelosie, possessività estreme (non andare li, non metterti la gonna ecc ecc..)
