Era notte inoltrata, avevo ancora due sigarette e un occhio ancora non aveva sonno, con fare felino mi aggiravo per le vie della città, tra bande di rumeni ubriachi che si accalcavano davanti ai bar e fighetti che in rigorosa fila indiana aspettavano di entrare nell'ultima discoteca di grido.
Era caldo, era luglio, e quelle fottute zanzare pungevano ovunque, avevo voglia di qualcosa di fresco, ma non avevo voglia di incontrare altri sguardi, altra gente, volevo solo pace interiore e rinfrescarmi.
L'idea buona mi passò quando mi trovai davanti al mio centro preferito, era tardi, tardissimo, ma l'insegna >>Aperto<< luccicava ancora di rosso, suonai, e Miss Key mi aprì, si accomodi prego.
Come nulla fosse, mi accolse nell'harem, non dormono mai queste ragazze, vegliano in attesa del nostro testosterone, sono delle Gheisa a tutti gli effetti.
Entro, dentro fa più caldo che fuori, ma la mia idea è di farmi una doccia, magari con lei dopo che mi avrà massaggiato un po.
Chiedo di lei, Miss Yole, la solita, ma passando vedo anche Miss Fujiko, cazzo è bellissima, nella sua minigonna e tacchi alti smorza ogni mia remora, vada per il 4 mani.
Mi adagio sul lettino e intanto rimaniamo soli nel centro, siamo solo noi 3, Yole me lo dice sorridendomi, con fare ammiccante e il mio cuore ha un sussulto.
Intanto arriva anche Fujiko nello stanzino, profuma di pesca, e mentre la guardo mi vengono in mente i miei viaggi di lavoro a Bangkok, tutte così, perfette, longilinee, e sorridenti, mi sembra di essere in paradiso, o forse per stasera ci sono per davvero.
Danno il via alle danze dedicandosi vicendevolmente alle mie parti basse e alle spalle, sono girato di schiena ma Fujiko fa di tutto per farmi sentire l'odore di pesca che viene proprio da li, mi accosta la sua dolce intimità a un centimetro dal naso, assaporo e mi inebrio di quel nettare afrodisiaco.
Il tempo vola e neanche mi accorgo della mezz'ora sognante che mi chiedono di girarmi, il mio fratellone li sotto è al settimo cielo, e per stasera sfoggia una delle sue divise migliori, luccicante e maestoso si erge padrone della situazione, il giochino solito del massaggio gli sta stretto troppo stretto e anche Yole e Fujiko non possono non notare la voglia che traspare libidinosa da quella turgidità violacea.
Non esitano un istante e quasi a darsi una testata avvinghiano le loro lingue sul mio glande che pian piano scompare tra le loro gustosissime bocche, si alternano, ma poi un po' scocciate si sentono messe da parte e allora Fujiko si scosta il perizomino e si mette a cavalcioni sulla mia faccia iniziando un lento e sussultorio movimento che io accompagno con la lingua, intanto Yole è rimasta a dare il ritmo con la sua linguetta ma sedendosi sulle mie gambe chiede proprio a Fujiko di intrattenerla con le mani libere che si ritrova.
E' una roba fantastica una catena di distribuzione perfetta in cui nessuna forza cinetica viene dispersa, ma tutte vengono convogliate verso un unico intenso piacere a tre.
Fujiko inizia a gemere e a lasciarsi andare sempre più inondando la mia faccia del suo nettare fruttato, sento di non potercela fare a lungo e Fujiko sente la pienezza del suo orgasmo proprio mentre Yole furtiva stacca la bocca dal pistone e si ci siede sopra saltando a più non posso, vogliono farmi morire, e ci stanno riuscendo divinamente, ho la bocca allagata, e mentre Fujiko lentamente si dimena con le ultime scosse di piacere io esplodo nella fessura di Yole che fortunatamente, mi dirà poi, ha preso la pillola questo mese.
Rimaniamo li inermi sui nostri corpi avvinghiati e viscidi, Fujiko mi da un bacio con la lingua lunghissimo, io le passo parte del suo nettare e lei gradisce parecchio, poi mentre Yole si sfila dal mio membro Fujiko lo fa suo lucidandolo come solo una Gheisa sa fare, sapiente mentre sadicamente mordicchia il mio frenulo.
Passeranno i miei 5 minuti più lunghi della storia, piacere e fantasia, poi una doccia fredda ci rimette in riga.
Mi asciugo con calma mentre loro mi preparano un caffè, le saluto omaggiandole a dovere, esco in strada e mi accendo la mia ambita sigaretta, dovevo dare un senso alla serata per fumarla degnamente, ora posso farlo e con un bel boccone di fumo che si spande in aria sembra quasi che anche l'aria di luglio si sia un po' rinfrescata.
Buonanotte.
Era caldo, era luglio, e quelle fottute zanzare pungevano ovunque, avevo voglia di qualcosa di fresco, ma non avevo voglia di incontrare altri sguardi, altra gente, volevo solo pace interiore e rinfrescarmi.
L'idea buona mi passò quando mi trovai davanti al mio centro preferito, era tardi, tardissimo, ma l'insegna >>Aperto<< luccicava ancora di rosso, suonai, e Miss Key mi aprì, si accomodi prego.
Come nulla fosse, mi accolse nell'harem, non dormono mai queste ragazze, vegliano in attesa del nostro testosterone, sono delle Gheisa a tutti gli effetti.
Entro, dentro fa più caldo che fuori, ma la mia idea è di farmi una doccia, magari con lei dopo che mi avrà massaggiato un po.
Chiedo di lei, Miss Yole, la solita, ma passando vedo anche Miss Fujiko, cazzo è bellissima, nella sua minigonna e tacchi alti smorza ogni mia remora, vada per il 4 mani.
Mi adagio sul lettino e intanto rimaniamo soli nel centro, siamo solo noi 3, Yole me lo dice sorridendomi, con fare ammiccante e il mio cuore ha un sussulto.
Intanto arriva anche Fujiko nello stanzino, profuma di pesca, e mentre la guardo mi vengono in mente i miei viaggi di lavoro a Bangkok, tutte così, perfette, longilinee, e sorridenti, mi sembra di essere in paradiso, o forse per stasera ci sono per davvero.
Danno il via alle danze dedicandosi vicendevolmente alle mie parti basse e alle spalle, sono girato di schiena ma Fujiko fa di tutto per farmi sentire l'odore di pesca che viene proprio da li, mi accosta la sua dolce intimità a un centimetro dal naso, assaporo e mi inebrio di quel nettare afrodisiaco.
Il tempo vola e neanche mi accorgo della mezz'ora sognante che mi chiedono di girarmi, il mio fratellone li sotto è al settimo cielo, e per stasera sfoggia una delle sue divise migliori, luccicante e maestoso si erge padrone della situazione, il giochino solito del massaggio gli sta stretto troppo stretto e anche Yole e Fujiko non possono non notare la voglia che traspare libidinosa da quella turgidità violacea.
Non esitano un istante e quasi a darsi una testata avvinghiano le loro lingue sul mio glande che pian piano scompare tra le loro gustosissime bocche, si alternano, ma poi un po' scocciate si sentono messe da parte e allora Fujiko si scosta il perizomino e si mette a cavalcioni sulla mia faccia iniziando un lento e sussultorio movimento che io accompagno con la lingua, intanto Yole è rimasta a dare il ritmo con la sua linguetta ma sedendosi sulle mie gambe chiede proprio a Fujiko di intrattenerla con le mani libere che si ritrova.
E' una roba fantastica una catena di distribuzione perfetta in cui nessuna forza cinetica viene dispersa, ma tutte vengono convogliate verso un unico intenso piacere a tre.
Fujiko inizia a gemere e a lasciarsi andare sempre più inondando la mia faccia del suo nettare fruttato, sento di non potercela fare a lungo e Fujiko sente la pienezza del suo orgasmo proprio mentre Yole furtiva stacca la bocca dal pistone e si ci siede sopra saltando a più non posso, vogliono farmi morire, e ci stanno riuscendo divinamente, ho la bocca allagata, e mentre Fujiko lentamente si dimena con le ultime scosse di piacere io esplodo nella fessura di Yole che fortunatamente, mi dirà poi, ha preso la pillola questo mese.
Rimaniamo li inermi sui nostri corpi avvinghiati e viscidi, Fujiko mi da un bacio con la lingua lunghissimo, io le passo parte del suo nettare e lei gradisce parecchio, poi mentre Yole si sfila dal mio membro Fujiko lo fa suo lucidandolo come solo una Gheisa sa fare, sapiente mentre sadicamente mordicchia il mio frenulo.
Passeranno i miei 5 minuti più lunghi della storia, piacere e fantasia, poi una doccia fredda ci rimette in riga.
Mi asciugo con calma mentre loro mi preparano un caffè, le saluto omaggiandole a dovere, esco in strada e mi accendo la mia ambita sigaretta, dovevo dare un senso alla serata per fumarla degnamente, ora posso farlo e con un bel boccone di fumo che si spande in aria sembra quasi che anche l'aria di luglio si sia un po' rinfrescata.
Buonanotte.
