Sono abbastanza vecchio da ricordare, anche perchè ho iniziato mooolto giovane.
Fine anni ottanta e inizio novanta; la cosa bella era che molte erano italiane, tra l'altro non scazzate o col muso lungo perenne, c'erano ampie zone di faiga, faiga di ogni etnia e prezzi.
30.000 e 20.000 questi erano i prezzi, era normalissimo farsi pompare senza, siccome in strada c'era moltissima concorrenza il tempo che rimanevano e il trattamento era superiore rispetto ad oggi, non sempre ovviamente ma in linea generale sì.
50.000 lire invece era proprio il prezzo per le mega-faighe, sopratutto vicino Piazzale Loreto-Viale Gran sasso, donne alte 1,75-80 burrose, sud-americane.
Non sono mai andato ma tramite interviste c'erano in zona piazza argentina le tossiche italiane, anche con 10.000 facevano pompelmi, ma a tuo rischio e pericolo.
Il crollo c'è stato con l'arrivo delle africane per i prezzi e con l'arrivo delle albanesi per il trattamento, queste ultime erano molto belline ma anche molto schiavizzate e quindi robotizzate, se capite cosa voglio dire.
Le italiane sono mano mano scemate andando a lavorare in casa ma a prezzi folli nei primi siti escort, tipo 500.000 fino anche 1.500.000 di lire.
Capivo un po' alla volta che le cose stavano cambiando e ahimè non in meglio.
Quando ci fù il passaggio lira/euro si capì in fretta che il siluro ci sarebbe entrato per intero nel deretano.
Andai da una mia "amica" che solitamente chiedeva 30.000,e quel giorno, ma parliamo di una settimana dopo l'entrata euro, mi chiese 30,00 eurozzi, e la mia tristezza fù palese, un'epoca finì per dare spazio allo schiavismo euro-bancario-fondo monetario che vediamo oggi.
Uscivo anche 3/5 volte alla settimana, ovvio ero più giovane ma lo stipendio era solo dignitoso, nei periodi in cui non ero fidanzato scopazzavo a destra e a manca, alla sera andavo a caccia, ero eccitato ogni volta, c'era un monte di figa dappertutto, sempre!
Lavoravo in supermercato Coop, fuori stazionava sempre una milfona italiana molto sensuale, io passavo la salutavo e ci scherzavo, non di più per il passaggio colleghi, lei smontava alle 20:00. Un giorno mi feci coraggio e le chiesi di venire a casa mia, accettò con un compenso di lire 30.000. Al super per Natale mi regalarono un mega salmone affummicato ma che a me faceva schifo, le proposi il baratto..." salmone valore 50.000, dai... lo vuoi?" Accettò, ed io mi feci una magnifica cavalcata a gratisse, fù il più bel regalo di Natale.
Ammazza che tristezza mi è venuta, vado ad uccidermi.
Addio.
Tutto ciò che scrivo è solo frutto della mia fervida fantasia.