La mia gita fuoriporta del plumbeo Ferragosto odierno mi conduce, tanto per cambiare, in Binasca. Le presenze, pur rade, non mancano. Però evidentemente sono richieste, non tutte mi convincono, alcune sono stra-note e noi invece cerchiamo qualcosa che è al contempo sempre uguale e sempre diverso. Un panorama del genere mi costa qualche giro, con un occhio fisso sulle ragazze e l’altro sul tachimetro, onde evitare che gli autovelox mi omaggino di qualche multa. In una delle postazioni più classiche, la piazzola del chiosco che ci si ritrova a destra provenendo dalla rotonda dell’intersezione Binasca/Valtidone e procedendo verso Siziano, prima del benzinaio, in territorio di Carpiano, coordinate 45. 33 54 65, 9. 24 67 87, una sola ragazza appare e scompare. Ora è seduta sulla sedia, ora, quando pioviggina, resta in piedi sotto l’ombrellino rosso, inconfondibile vessillo professionale che per affetto ho incluso nell’Iconografia erotica di strada.
La avvicino e, affacciandosi sorridente dal finestrino aperto, esordisce con gli auguri: “buon Ferragosto, tesoro”! Almeno non è una musona, è già una nota lieta! Il prosieguo dell’incontro, infatti, confermerà l’impressione iniziale. È cordiale e disinvolta, pur con un’ombra agro-dolce di rassegnazione. Parliamo dei nostri singolari ferragosti, mi racconta di venire dall’Albania, di essere in situ da sette mesi, di aver già lavorato a Spino d’Adda dove, se non erro, non è stata registrata dalla nostra memoria collettiva.
Dice di avere 24 anni ed è una ragazzona di 1,70 cm d’altezza, dalla corporatura robusta, cosce e culo appetibili da chi ama le taglie abbondanti, bella pelle abbronzata, però anche con una pancetta a malapena nascosta dall’abitino chiaro rivestito di una maglietta azzurra, nonché una terza piena di seno alquanto lunga, con grossi capezzoli. Il viso è espressivo e carino, con capelli lisci tinti di rosso che si annoda quando comincia ad operare, anche quello pienotto.
Ha un tariffario un po’ strano, standard per pompino e boccafiga, che dice di eseguire solo coperti, sorprendentemente esoso per il resto (culo a 100 in macchina, 100 per solo mezz’ora d’albergo, però da supplementare, del doppio!, se si desidera l’anale). Ragione in più per metterla alla prova dai rudimenti del mestiere, con il pompino a 20.
Mi porta nell’area di imbosco solita delle ragazze che operano in quel punto. Solo cerchiamo di evitare l’impantanamento inevitabile del sottopasso e… il fosso. Per la seconda volta, infatti, una ragazza richiama la mia attenzione alla guida, raccontandomi di essere finita in un canale con un cliente, poi costretto ad aspettare il carro-attrezzi. Dunque questo tipo di incidente funesta le camporelle molto più spesso di quanto pensassi! Ed essendo Ferragosto, già mi vedo di fronte alla scelta non esaltante fra pernottare in loco o chiedere l’aiuto di un parente che qualche interrogativo se lo porrebbe. Scherziamo sui rovinosi effetti distraenti delle figa quando si guida, ma l’atmosfera della frasca, considerando pure la particolare giornata che vedrà in festa quasi tutti i tutori della pubblica moralità, è rassicurante come non mai.
Sale sul sedile passeggero con le ginocchia e comincia. Io ho a disposizione le tette, che si scopre spontaneamente, e cosce e culo, messi in tensione dalla posizione e senza collant, anche se non si abbassa le mutandine. Incappuccia subito, senza preliminari, ma il trattamento, pur senza segnalarsi per profondità o creatività, trasmette sensibilità. Il momento più gradevole è il martellamento serrato della cappella con la lingua, effettuato a bocca chiusa, con cui interrompe due o tre volte il saliscendi. Non usa la mano d’accompagnamento, ma solo durante un intervallo in cui stacca con la bocca. Quando le chiedo di riprenderlo in bocca e portarmi a conclusione, esegue con prontezza, ma dandomi l’impressione che non le sia del tutto chiaro quanto il contatto con le labbra e la lingua sia per il maschio più piacevole rispetto al segone, se mi dice che potevamo anche finire con la mano. D’accordo, però, se possibile ho altre preferenze!
Gestisce con senso della pulizia i resti dell’incontro e bada a non macchiare l'abitacolo con l’involucro sgocciolante del preservativo.
Torniamo alla piazzola chiacchierando. Fine dell’incontro di Ferragosto, ci lasciamo rinnovando gli auguri, estesi a tutti gli amici del forum, al moderatore e al supervisore.
La avvicino e, affacciandosi sorridente dal finestrino aperto, esordisce con gli auguri: “buon Ferragosto, tesoro”! Almeno non è una musona, è già una nota lieta! Il prosieguo dell’incontro, infatti, confermerà l’impressione iniziale. È cordiale e disinvolta, pur con un’ombra agro-dolce di rassegnazione. Parliamo dei nostri singolari ferragosti, mi racconta di venire dall’Albania, di essere in situ da sette mesi, di aver già lavorato a Spino d’Adda dove, se non erro, non è stata registrata dalla nostra memoria collettiva.
Dice di avere 24 anni ed è una ragazzona di 1,70 cm d’altezza, dalla corporatura robusta, cosce e culo appetibili da chi ama le taglie abbondanti, bella pelle abbronzata, però anche con una pancetta a malapena nascosta dall’abitino chiaro rivestito di una maglietta azzurra, nonché una terza piena di seno alquanto lunga, con grossi capezzoli. Il viso è espressivo e carino, con capelli lisci tinti di rosso che si annoda quando comincia ad operare, anche quello pienotto.
Ha un tariffario un po’ strano, standard per pompino e boccafiga, che dice di eseguire solo coperti, sorprendentemente esoso per il resto (culo a 100 in macchina, 100 per solo mezz’ora d’albergo, però da supplementare, del doppio!, se si desidera l’anale). Ragione in più per metterla alla prova dai rudimenti del mestiere, con il pompino a 20.
Mi porta nell’area di imbosco solita delle ragazze che operano in quel punto. Solo cerchiamo di evitare l’impantanamento inevitabile del sottopasso e… il fosso. Per la seconda volta, infatti, una ragazza richiama la mia attenzione alla guida, raccontandomi di essere finita in un canale con un cliente, poi costretto ad aspettare il carro-attrezzi. Dunque questo tipo di incidente funesta le camporelle molto più spesso di quanto pensassi! Ed essendo Ferragosto, già mi vedo di fronte alla scelta non esaltante fra pernottare in loco o chiedere l’aiuto di un parente che qualche interrogativo se lo porrebbe. Scherziamo sui rovinosi effetti distraenti delle figa quando si guida, ma l’atmosfera della frasca, considerando pure la particolare giornata che vedrà in festa quasi tutti i tutori della pubblica moralità, è rassicurante come non mai.
Sale sul sedile passeggero con le ginocchia e comincia. Io ho a disposizione le tette, che si scopre spontaneamente, e cosce e culo, messi in tensione dalla posizione e senza collant, anche se non si abbassa le mutandine. Incappuccia subito, senza preliminari, ma il trattamento, pur senza segnalarsi per profondità o creatività, trasmette sensibilità. Il momento più gradevole è il martellamento serrato della cappella con la lingua, effettuato a bocca chiusa, con cui interrompe due o tre volte il saliscendi. Non usa la mano d’accompagnamento, ma solo durante un intervallo in cui stacca con la bocca. Quando le chiedo di riprenderlo in bocca e portarmi a conclusione, esegue con prontezza, ma dandomi l’impressione che non le sia del tutto chiaro quanto il contatto con le labbra e la lingua sia per il maschio più piacevole rispetto al segone, se mi dice che potevamo anche finire con la mano. D’accordo, però, se possibile ho altre preferenze!
Gestisce con senso della pulizia i resti dell’incontro e bada a non macchiare l'abitacolo con l’involucro sgocciolante del preservativo.
Torniamo alla piazzola chiacchierando. Fine dell’incontro di Ferragosto, ci lasciamo rinnovando gli auguri, estesi a tutti gli amici del forum, al moderatore e al supervisore.
