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Rosaescort
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giulio84
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Buonasera,
una ragazza mi ha chiesto di assumerla come colf o simili con regolare contratto in quanto questo le consentirebbe di prendere la residenza.
La ragazza in questione è cittadina UE e lavora come OTR.
Il contratto sarebbe formalmente regolare, verrebbero versati regolarmente i contributi e gli stipendi le verrebbero pagati in forma tracciabile.
Nella pratica il lavoro non verrebbe svolto e tutte le spese sostenute (stipendi e tasse varie) mi verrebbero restituite (in denaro o in natura).

Si compie qualche tipo di illecito mettendo in atto un accordo del genere?

Se sì, qual è la probabilità che la cosa sia scoperta?

Visto il mestiere svolto dalla ragazza, si può ipotizzare il favoreggiamento o simili?


Vi ringrazio anticipatamente per i consigli che vorrete darmi.
Matty100
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Prima dovresti presentarti...e comunque credo sia favoreggiamento
amoledonne
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Non solo favoreggiamento c'è pure il rischio di sfruttamento in quanto suppongo che i contributi e gli stipendi ti verranno rimborsati dalla tipa, oltre a qualche altro reato penale connesso (che so false dichiarazioni ecc)
Se non hai proprio un cazzo da perdere potresti imbarcarti in una simile operazione, in caso contrario scordatelo
Inoltre proprio per fare i pignoli, ammesso che non ti succeda nulla di tutto ciò, la tipa un domani potrebbe richiederti la liquidazione ed altri ammenicoli, o addirittura non renderti i soldi dello stipendio e dei contributi, considerandoli come suo pieno diritto derivante da contratto di collaborazione.
Considera che l'attuale giurisprudenza è tutta verso la tutela del lavoratore dando per scontate anche cose non vere
L'onere della prova è pesantissimo in questi casi
"ricollega il cervello"
Francostars
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Questo e' un tipico contratto fittizio, per il quale non so le pene relative.
Forse non sussisterebbe il reato di favoreggiamento dell'altrui prostituzione, siccome la donna in questione e' cittadina UE e quindi la residenza in Italia non pregiudica la sua permanenza nello stesso Stato.
Comunque, se lei medesima vuole avere il suddetto status, quest'ultima condizione si può ottenere con il suo lavoro di meretrice, poiché per tale attività essa non può, ma deve pagare le tasse: http://gnoccaforum.com/esco…
Quindi la stessa persona deve aprire la Partita IVA con il Codice Ateco generico più adatto al suo mestiere, il quale dovrebbe essere 96. 09 . 09 "Altre attività di servizi per la persona non classificabili altrove".
Il tutto e' spiegato meglio sul mio sito.
Franco
giulio84
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Grazie a tutti per le risposte.

Francostars e Amoledonne, mi confermate quindi che un accordo del genere sarebbe illegale?

Premetto di essere completamente ignorante in materia di diritto.
Da una sommaria ricerca in tema di "simulazione negoziale" (artt. 1414 e segg. del C.C.), stipulare un accordo riservato volto ad annullare o modificare un contratto palese sarebbe legittimo, e tale accordo dissumulato ha effetto tra le parti.
Se ho ben interpretato, tale accordo sarebbe illecito solo se il fine della simulazione è esso stesso illecito.

Da qui scaturiva la mia domanda.

In questo caso, si può ravvisare un comportamento illecito o una frode nei confronti di una terza parte?

Oppure, trattandosi di un contratto di lavoro, sarebbe necessario fare riferimento ad altra normativa che esclude la possibilità di un accordo riservato in deroga al contratto di lavoro stipulato?
Francostars
KING (2852 post)
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giulio84:

Grazie a tutti per le risposte.

Francostars e Amoledonne, mi confermate quindi che un accordo del genere sarebbe illegale?

Premetto di essere completamente ignorante in materia di diritto.
Da una sommaria ricerca in tema di "simulazione negoziale" (artt. 1414 e segg. del C.C.), stipulare un accordo riservato volto ad annullare o modificare un contratto palese sarebbe legittimo, e tale accordo dissumulato ha effetto tra le parti.
Se ho ben interpretato, tale accordo sarebbe illecito solo se il fine della simulazione è esso stesso illecito.

Da qui scaturiva la mia domanda.

In questo caso, si può ravvisare un comportamento illecito o una frode nei confronti di una terza parte?

Oppure, trattandosi di un contratto di lavoro, sarebbe necessario fare riferimento ad altra normativa che esclude la possibilità di un accordo riservato in deroga al contratto di lavoro stipulato?

In primo luogo, l'articolo 1414 del Codice Civile rivela unicamente il fatto che "il contratto simulato non produce effetti sulle parti". Ciò significa che le quest'ultime (lavoratore e datore di lavoro) nel corrispondente caso non hanno obbligo di rispettare il relativo contratto.
In secondo, non ho trovato nulla su certe pene per i soli suddetti contratti dissimulati; comunque ho appreso in Rete che alcuni datori di lavoro, con tale rapporto fantasma, sono stati accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Però, se il lavoro di prostituta in Italia adesso deve essere riconosciuto ai soli fini fiscali come tutti quelli dei liberi professionisti, non escludo che un contratto di lavoro fittizio, il quale maschera quello da meretrice, possa risultare un'evasione fiscale, se con quest'ultima falsa condizione si hanno meno tasse da pagare in merito alla corrispondente attività. In tale occasione descritta, penso di sì, siccome il guadagno di una prostituta e' spesso maggiore di una semplice lavoratice. Esattamente come un'infermiera che viene assunta come donna delle pulizie da una cooperativa, ma invece svolge la prima relativa mansione.
Franco
amoledonne
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Giusto quanto postato da Francostars aggiungerei però che trattandosi in ogni caso di un rapporto con moltissima alea di rischio lo stesso può andare soggetto a differenti interpretazioni a te mai favorevoli e piacevoli
non hai chiarito un aspetto: tu pagheresti stipendio e contributi e lei te li ritorna brevi manu, giusto?
Se si, io ci vedo anche il rischio di incriminazione per sfruttamento
Ma chi te lo fa fare?
qualche scopata gratis? lassa staaa
Francostars
KING (2852 post)
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amoledonne:

Giusto quanto postato da Francostars aggiungerei però che trattandosi in ogni caso di un rapporto con moltissima alea di rischio lo stesso può andare soggetto a differenti interpretazioni a te mai favorevoli e piacevoli
non hai chiarito un aspetto: tu pagheresti stipendio e contributi e lei te li ritorna brevi manu, giusto?
Se si, io ci vedo anche il rischio di incriminazione per sfruttamento
Ma chi te lo fa fare?
qualche scopata gratis? lassa staaa

Lo sfruttamento dell'altrui prostituzione si ha solamente quando si ha lucro in merito e quindi in tal caso, siccome non resta nulla di guadagnato in merito a lui stesso, non penso che possa sussistere il suddetto illecito.
Comunque, al fine d'evitare ogni estremo di reato in questione, se si vuole far ottenere la residenza alla donna relativa, come ho già riferito, questa può (deve) aprire la Partita IVA come prostituta in Italia.
Franco
raf81
Hero Member (762 post)
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Se apre la partita iva dopo quanto gli danno residenza? Ci sono veramente ragazze che hanno aperto in Italia partita iva?
Francostars
KING (2852 post)
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raf81:

Se apre la partita iva dopo quanto gli danno residenza? Ci sono veramente ragazze che hanno aperto in Italia partita iva?

Subito dopo la relativa apertura della Parita IVA, deve compilare e spedire, con tutti i connessi documenti richiesti, il modulo di richiesta d'iscrizione anagrafica e residenza all'Ufficio stranieri del Comune, nel quale la medesima persona vuole risiedere. Sarà necessario qualche giorno in merito per ottenere il tutto.
Che io sappia sì, anche se pochissime, almeno per adesso.
Franco
amoledonne
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Da ignorante in materia si puo aprire PI anche se non residente in Italia ?
Non mi è chiara una cosa Francostars: ammessa la domanda di cui sopra qual'è la ratio dell'aprire la P.I. trattandosi di colf o badante ?
Da non commercialista rammento che al di sotto di certi introiti non abbia senso tale procedura, considerando inoltre che la faccenda ha come unico scopo l'ottenimento della residenza
Francostars
KING (2852 post)
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amoledonne:

Da ignorante in materia si puo aprire PI anche se non residente in Italia ?
Non mi è chiara una cosa Francostars: ammessa la domanda di cui sopra qual'è la ratio dell'aprire la P.I. trattandosi di colf o badante ?
Da non commercialista rammento che al di sotto di certi introiti non abbia senso tale procedura, considerando inoltre che la faccenda ha come unico scopo l'ottenimento della residenza

Da quello che conosco, bisogna portare la propria residenza in Italia con l'apertura della Partita IVA in questo Stato. Il tutto non so dopo quanti giorni dopo la dichiarazione dell'inizio dell'attività connessa.
Anche in caso di guadagno non elevato, bisogna sempre aprire la suddetta pratica per lavoro indipendente. Per i ricavi non elevati, esiste attualmente il regime dei minimi contribuenti, i quali, però, per restare nel medesimo status non devono superare l'introito lordo annuale di circa 600VU.
Franco
makita
Super Hero (1152 post)
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solitamente gli stranieri che hanno parenti o amici già residenti in Italia, con lavoro e quindi una carta di soggiorno di lunga durata o definitiva (che non è il semplice permesso di soggiorno), si fanno assumere come colf, non so se ci sia un limite minimo di re settimanal, per i 2-3 mesi necessari ad ottenere un permesso di soggiorno biennale e poi si licenziano, in questi 3 mesi durante i quali è certo non percepiranno stipendio, si daranno da fare in qualche maniera per restituire la quota che andrà in contributi. al loro datore di lavoro fittizio, al ricevimento del documento danno le dimissioni spontanee.

nel tuo caso la residenza dovrebbe essere molto più veloce da ottenere, ma attenzione che almeno gli orari siano compatibili qualora venisse pizzicata altrove in tutt'altra faccenda affaccendata.

per i rischi dovuti al "FALSO" contratto di lavoro, sono tutti tuoi oltre al rischio di incappare nell'accusa di "sfruttamento"

Moscarossa