A volte paga e a volte no, mi spiego.
Trovo una donna con la quale la prima volta va da dio, buona comunicazione, ottimi preliminari, soddisfazione reciproca, ecc... tutto bene.
Il bambino istintivo che è in me ( la psicoanalisi spiega che il sesso si fa con la nostra parte + primitiva ) vuole tornare al più presto a rinnovare la bella esperienza, subito una seconda volta e, se va ancora bene, la terza. Solo da lei, senza alternarla ad altre fanciulle.
A questo punto qualcosa si rompe, da parte mia comincia a non essere più una fantastica novità, da parte sua ( che è una professionista e fa sesso anche con la parte razionale rivolta al suo legittimo interesse) comincia a trattarmi meno bene e più velocemente (tanto sono sempre da lei!!)
Il giocattolo si è rotto sono offeso e arrabbiato e non la vado a trovare più.
Se invece per una qualche ragione questa serie di visite consecutive non avviene e riesco a gestirla con buon senso ( una volta de lei e due o tre da altre girls) spesso nasce un legame bello e duraturo con una comunicazione che cresce e prestazioni sempre buone.
Dopo molti mesi o anni c' è un' alto cambiamento che definisco la sindrome del matrimonio, cioè non ti può offrire più nessuna sorpresa sessuale e funziona solo dal punto di vista umano, è più una visita di cortesia che un incontro di sesso!!!!
Allora uso un' altro comportamento. Ho notato che a distanza di sei mesi, un anno o più mi rimane l' impressione generale dell' incontro e andarla a ritrovare è una piacevole sorpresa e una riscoperta di tanti piccoli meravigliosi particolari. Lei mi conosce e si lascia andare con grande facilità ( adoro fare il DATY e se è gradito alla mia partner mi piace ancora di più

. Succede lo stesso fenomeno quando una ragazza dopo essersene andata da Milano, ritorna dopo mesi o anni.
Sono un punter di vecchia data ed ho collezionato una decina di "vecchie amiche" che periodicamente ricontatto con grande soddisfazione.
Non so se quello che ho scritto vi può interessare( vale per me non è detto che sia utile per tutti), ma una cosa è certa, come in cento altri settori, anche in questo caso SIAMO NOI GLI ARTEFICI DELLA NOSTRA FELICITA' E DEI NOSTRI FALLIMENTI.
Beati coloro che sanno ridere di se stessi perché non finiranno mai di divertirsi. ( Tommaso Moro )