Posso aggiungere anch’io che in genere al pompino conoscitivo in macchina per 20 euri non viene accordato molto tempo e io cerco in effetti di non prendermelo, però è già un’occasione per vedere su quali margini di disponibilità si potrà contare in futuro.
Ragazze che ho frequentato a lungo hanno molto attenuato il senso del trascorrere del tempo, fino alla fidelizzata delle fidelizzate con cui, come una quindicina di giorni fa, può capitare che, a fine turno ovviamente, si faccia un giro in macchina e si passi a prendere qualcosa a casa mia senza scopare (perché lo si è fatto prima) e senza pagare (perché lo si è fatto prima).
Ma non voglio dilungarmi su questi aspetti in fondo prevedibili. Può essere più divertente ricordare qui delle tipe singolari, un paio di ragazze per le quali, quando si trattava di loro, il tempo diventava indifferente, e poi invece lo misuravano a me! Ho smesso di frequentare entrambe dall’oggi al domani, quando dal paradosso si è passati al grottesco.
Una mi aveva eletto a sua confidente per una complicata storia sentimentale. Sarà stata anche sincera perché evidentemente non aveva secondi fini, visto che non è un grande furbizia raccontare a un cliente che ti sei innamorata di un altro uomo e visto che passava le mezzore a parlarmene, anche emotivamente scossa. Intanto però si creava questa situazione: quando la riaccompagnavo al marciapiede restava in macchina a parlare e parlare, con i clienti che la aspettavano orbitanti in auto intorno all’isolato, e a noi, ossessivamente. Una volta mi sono fermato solo per un saluto e lei invece si è appoggiata con le braccia sulla portiera, affacciandosi al finestrino e attaccando con gli sviluppi della storia, mentre c’era un’altra auto che evidentemente la puntava, faceva avanti e indietro, poi (erano in due) hanno pure gridato a me un sollecito, come se fossi io il cliente che fa il terzo grado preliminare o tira in lungo per i 5 euri di sconto, e invece era lei che non la finiva più! Invece quando toccava a me prendermi il suo tempo scattava il cronometro tacito. Tagliava sulle pratiche divagatorie (foto ecc.) e ad operazioni in corso, pur senza sollecitarmi esplicitamente, cominciava con degli eleganti “dai sborra”; una volta si è proprio stancata, sfilandosi sul più bello e facendomi venire fuori dalla figa.
Un’altra, che fino a quel momento era riuscita a mettere la sordina al ticchettio interno che pure si sentiva, all’inizio di questo agosto mi ha somministrato integralmente, sul suo cellulare, il video che poi ho facilmente ritrovato in rete:
https://www.youtube.com/wat…
1 minuto e 39 secondi di cui io non sentivo il bisogno e che lei, visto che vuol proprio far vedere che è intelligente, aveva introdotto dicendomi che le ricordava Dorian Gray. La compiaccio, tipo Fantozzi & colleghi alla proiezione de “La corazzata Kotiomkin”/“La corazzata Potemkin”. Trova anche il tempo per mostrarmi una cornice dove ha collocato una foto con la sua amica del cuore (che non esercita). Va beh, poi finalmente è il mio turno. Dopo quattro (di numero) fotografie che le ho scattato, preliminari e pompino coperto soliti e condotti senza particolare flemma, alla terza posizione che le ho chiesto di assumere nella scopata, quindi secondo me all’interno di un logico sviluppo della prestazione, salta su dicendomi con una durezza del tutto fuori luogo che non possiamo stare un’ora (con l’unico risultato, ovviamente, che abbiamo dovuto cambiare una posizione in più e abbiamo impiegato ancora più tempo). E alla fine, per quanto la furbina tenesse adesso a mostrarsi dispiaciuta dei toni, non ha mancato di farmi notare che comunque la mezz’ora pattuita l’avevamo fatta.
Scusa, ma compresa o esclusa quella menata di balletto?
Ragazze che ho frequentato a lungo hanno molto attenuato il senso del trascorrere del tempo, fino alla fidelizzata delle fidelizzate con cui, come una quindicina di giorni fa, può capitare che, a fine turno ovviamente, si faccia un giro in macchina e si passi a prendere qualcosa a casa mia senza scopare (perché lo si è fatto prima) e senza pagare (perché lo si è fatto prima).
Ma non voglio dilungarmi su questi aspetti in fondo prevedibili. Può essere più divertente ricordare qui delle tipe singolari, un paio di ragazze per le quali, quando si trattava di loro, il tempo diventava indifferente, e poi invece lo misuravano a me! Ho smesso di frequentare entrambe dall’oggi al domani, quando dal paradosso si è passati al grottesco.
Una mi aveva eletto a sua confidente per una complicata storia sentimentale. Sarà stata anche sincera perché evidentemente non aveva secondi fini, visto che non è un grande furbizia raccontare a un cliente che ti sei innamorata di un altro uomo e visto che passava le mezzore a parlarmene, anche emotivamente scossa. Intanto però si creava questa situazione: quando la riaccompagnavo al marciapiede restava in macchina a parlare e parlare, con i clienti che la aspettavano orbitanti in auto intorno all’isolato, e a noi, ossessivamente. Una volta mi sono fermato solo per un saluto e lei invece si è appoggiata con le braccia sulla portiera, affacciandosi al finestrino e attaccando con gli sviluppi della storia, mentre c’era un’altra auto che evidentemente la puntava, faceva avanti e indietro, poi (erano in due) hanno pure gridato a me un sollecito, come se fossi io il cliente che fa il terzo grado preliminare o tira in lungo per i 5 euri di sconto, e invece era lei che non la finiva più! Invece quando toccava a me prendermi il suo tempo scattava il cronometro tacito. Tagliava sulle pratiche divagatorie (foto ecc.) e ad operazioni in corso, pur senza sollecitarmi esplicitamente, cominciava con degli eleganti “dai sborra”; una volta si è proprio stancata, sfilandosi sul più bello e facendomi venire fuori dalla figa.
Un’altra, che fino a quel momento era riuscita a mettere la sordina al ticchettio interno che pure si sentiva, all’inizio di questo agosto mi ha somministrato integralmente, sul suo cellulare, il video che poi ho facilmente ritrovato in rete:
https://www.youtube.com/wat…
1 minuto e 39 secondi di cui io non sentivo il bisogno e che lei, visto che vuol proprio far vedere che è intelligente, aveva introdotto dicendomi che le ricordava Dorian Gray. La compiaccio, tipo Fantozzi & colleghi alla proiezione de “La corazzata Kotiomkin”/“La corazzata Potemkin”. Trova anche il tempo per mostrarmi una cornice dove ha collocato una foto con la sua amica del cuore (che non esercita). Va beh, poi finalmente è il mio turno. Dopo quattro (di numero) fotografie che le ho scattato, preliminari e pompino coperto soliti e condotti senza particolare flemma, alla terza posizione che le ho chiesto di assumere nella scopata, quindi secondo me all’interno di un logico sviluppo della prestazione, salta su dicendomi con una durezza del tutto fuori luogo che non possiamo stare un’ora (con l’unico risultato, ovviamente, che abbiamo dovuto cambiare una posizione in più e abbiamo impiegato ancora più tempo). E alla fine, per quanto la furbina tenesse adesso a mostrarsi dispiaciuta dei toni, non ha mancato di farmi notare che comunque la mezz’ora pattuita l’avevamo fatta.
Scusa, ma compresa o esclusa quella menata di balletto?
