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Escortytrans.it
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Union Jack
Full Member (51 post)
K+ 32 | K- 43
Anzi...arrivo perfino a dire che forse oggi la professione della escort è stata in un certo senso "sdoganata" ed un grosso contributo a tutto ciò credo lo abbia dato Silvio ai tempi di Arcore e delle olgettine.
Union Jack
Full Member (51 post)
K+ 32 | K- 43
OrlandoSborroso:

Che documento che hai trovato UnionJack... Grazie.


prego

notare come nel preambolo si muove una dura condanna verso la prostituzione, accompagnandola con giudizi di tipo etico-morale ed arrivando a definirla come "un male" con annessi i relativi rischi per la dignità delle persone, la famiglia e la comunità intera.

Si tratta forse di parole scritte in un epoca quando la mentalità comune era diversa, come anche la stessa condizione della prostituzione.
Oggi sappiamo bene che la stragrande maggioranza delle escort (incluse le OTR) svolgono tale professione per assoluta libera scelta, certo magari alcune di loro avrebbero preferito fare dell'altro ma in ogni caso non sono sottoposte a nessun tipo di sfruttamento, schiavitù o violenza da parte di altri. Con l'avvento di internet poi ogni singola escort può diventare libera professionista autonoma trovando i clienti per conto proprio.
Jackie87
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Che documento che hai trovato UnionJack... Grazie.
durocomeil
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K+ 247 | K- 820
torneremo dalle ragazze

torneranno le ragazze

si ma quando?


quando saremo tutti vaccinati
Union Jack
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K+ 32 | K- 43
tarkus:

A me non risulta affatto che l'Italia abbia firmato una convenzione internazionale che le impedisca di legalizzare la prostituzione. inoltre non credo che esista una cosa del genere e con chi può averla firmata? con il vaticano? Ciò non è un argomento oggetto di imposizioni, accordi o convenzioni, non vi è un organizzazione o ente superiore come Onu o Nato che possa dettare "l'agenda" ai vari stati, ogni nazione può autonomamente decidere come regolamentare il fenomeno del meretricio.


https://unipd-centrodiritti…
tarkus
Hulk (1978 post)
K+ 276 | K- 1766
@ Araba fenice Chiedo venia per il ritardo nella risposta. anche io sono favorevole alla legalizzazione e statalizzazione della prostituzione, ma ovviamente contrario allo sfruttamento e a tutte le sue forma, come credo tutti in questo thead
tarkus
Hulk (1978 post)
K+ 276 | K- 1766
araba fenice:

Si continua a non capire.
Pare che l'Italia abbia firmato una convenzione internazionale (tanti anni fa) che impedisce la riapertura delle case di tolleranza (ne ha parlato a più riprese Francostar citando gli estremi della convenzione). A meno che si possa uscire da tale trattato ... la vedo dura; e non c'è volontà politica di farlo, anche se sarebbe la soluzione definitiva, concordo al 100%.

Sulle "pro" la storia delle straniere è una balla colossale; escluse le clandestine e quelle di passaggio "di agenzia" tutte le altre sono perfettamente integrate, hanno la residenza, ricevono gli atti giudiziari, possono essere soggetto passivo di un controllo fiscale esattamente quanto un qualsiasi straniero che risiede stabilmente in IT per motivi di lavoro. Che non lo si faccia o venga fatto raramente è un conto - che non si possa farlo è una fake news.

A me non risulta affatto che l'Italia abbia firmato una convenzione internazionale che le impedisca di legalizzare la prostituzione. inoltre non credo che esista una cosa del genere e con chi può averla firmata? con il vaticano? Ciò non è un argomento oggetto di imposizioni, accordi o convenzioni, non vi è un organizzazione o ente superiore come Onu o Nato che possa dettare "l'agenda" ai vari stati, ogni nazione può autonomamente decidere come regolamentare il fenomeno del meretricio.
per quando riguarda le escort straniere quel che dici te è vero, ma fra clandestine, ragazze con regolare permesso turistico di 20-30 gg e ragazze di agenzia arriviamo ad oltre l'80% della torta
Jackie87
Newbie (-184 post)
K+ 10 | K- 67
21giuseppe12:

L'idea di ripensare le "case chiuse" nel prossimo futuro (quando si potranno riaprire le normali attività non è così lontana come sembra a prima vista... anzi potrebbe essere una delle poche possibili gestioni accettabili soprattutto in una fase come questa dove necessita il massimo dell'igiene, ecc.. Nel frattempo, appena sarà possibile, il cosi detto "patentino di immunità" insieme con un 'igiene assoluta della ragazza e di tutto l'ambiente (oltre che ovviamente del cliente) è sicuramente da tenere in seria considerazione, anche se non è ovviamente una certezza contro un possibile contagio, aumenta soltanto le probabilità di non subirlo per quei punter che cmq vogliono rischiare...


Giuseppe....ricordiamoci che qui c'è uno stato che si chiama Vaticano..
Le Case chiuse non le riapriranno Mai!!
21giuseppe12
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K+ 345 | K- 1092
Verissimo quello che dici araba fenice... e proprio questo dimostra che lo "stato" in Italia (da tanti decenni a partire almeno dagli anni 80 se non prima) è poco più di zero.. non riesce a fare un minimo controllo che sia degno di questo nome per far rispettare le regole vigenti demandando tutto a un non meglio specificato mercato libero privato lasciando fare tutto e il contrario di tutto eccetto quello che veramente serve a tutti. N
araba fenice
Sr. Member (414 post)
K+ 208 | K- 262
Ecco ... qui c'è una parte della storia - per chi ha la pazienza di leggersela

A pochi giorni di distanza sono stati depositati in Corte di Cassazione e pubblicati sui numeri del 19 e del 27 luglio della Gazzetta Ufficiale due quesiti referendari, proposti da partiti di destra, che richiedono l’abrogazione, rispettivamente parziale e totale, della legge 20 febbraio 1958, n.75, nota come legge Merlin che dispone la chiusura delle case di tolleranza e l’introduzione di una serie di reati volti a contrastare lo sfruttamento, il favoreggiamento della prostituzione e la tratta.

Il primo quesito, presentato dal sindaco di Mogliano Veneto (Treviso) Giovanni Azzolini della Lega Nord, prevede l’abrogazione degli articoli.1, 2 e primi 3 commi dell’art. 3 della legge che impediscono l’apertura dei bordelli e la tolleranza da parte dei proprietari e dei gerenti della pratica di rapporti mercenari in locali aperti al pubblico. Questa proposta di referendum include anche la soppressione dell’art.7 relativo al divieto di registrazione delle donne che esercitano la prostituzione da parte delle autorità amministrative, sanitarie e di pubblica sicurezza.

Il secondo quesito, presentato da Matteo Iotti di Progetto Reggio (una lista civica di Reggio Emilia), dal compagno di partito Angelo Alessandri e da Luca Vezzani del Pdl cittadino, propone addirittura l’abrogazione totale della legge, ivi inclusi gli articoli 3 e 4 che sanzionano penalmente i reati di favoreggiamento, di sfruttamento e di tratta delle persone a fini di prostituzione (commi 6 e 7 dell’art 3). Certo quest’ultima condotta continuerà a configurarsi come reato in virtù dell’art. 601 e anche dell’art.600 del Codice Penale, riformati nel 2003 http://www.camera.it/parlam…, ma la fattispecie penale dello sfruttamento della prostituzione verrà completamente abrogata in caso di vittoria del referendum.

I due quesiti pongono, a mio parere, serie questioni di ammissibilità. Essi violano, infatti, palesemente la Convenzione ONU per la repressione della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con risoluzione 317 (IV) del 2 dicembre 1949 ed entrata in vigore il 25 luglio 1951. La Convenzione è stata resa esecutiva dall’Italia con la Legge 23 novembre 1966, n. 1173 e ratificata in via definitiva nel 1980. Essa vieta tassativamente l’apertura dei bordelli. L’art.2 stabilisce, infatti, che le parti contraenti puniscano qualsiasi persona che “mantenga, diriga o amministri o contribuisca a finanziare una casa chiusa” o che “conceda o prenda in affitto, in tutto od in parte, un immobile o un altro luogo ai fini della prostituzione altrui”. L’art.1, poi, prevede, per gli Stati che l’hanno ratificata, l’obbligo di sanzionare penalmente qualsiasi forma di prossenetismo e ciò a prescindere dal consenso espresso dalla persona sfruttata.


Le Parti con la presente Convenzione convengono di punire qualsiasi persona che, per soddisfare le passioni altrui:
1) procura, adesca o rapisce al fine di avviare alla prostituzione un’altra persona anche se consenziente;
2) sfrutta la prostituzione di un’altra persona anche se consenziente.

E’ interessante riportare anche l’incipit del Preambolo della Convenzione, che dovrebbe ispirare le legislazioni dei Paesi firmatari e che afferma


che la prostituzione e il male che l’accompagna, vale a dire la tratta degli esseri umani ai fini della prostituzione, sono incompatibili con la dignità ed il valore della persona umana e mettono in pericolo il benessere dell’individuo, della famiglia e della comunità.

La legge Merlin recepisce le disposizioni della suddetta Convenzione.

Ora: l’art.75 della Costituzione stabilisce che “Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali”, precisazione quest’ultima, che rinvia all’art.80 della nostra legge fondamentale: “ Le Camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio od oneri alle finanze o modificazioni di leggi”. Le norme introdotte da trattati internazionali vincolano, per espressa previsione costituzionale , così come attuata dalla legge n. 131 del 2003, sia la potestà legislativa statale che quella regionale. Una legge statale o regionale, cioè, non può violare un trattato. Il primo comma dell’art.117 della Costituzione recita, infatti: “La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali”. Questi ultimi derivano dalle norme di diritto internazionale, previste dall’art. 10, ma anche dai trattati internazionali che siano stati recepiti mediante un ordine di esecuzione contenuto in una legge, proprio come è avvenuto per la Convenzione ONU del 1949 sulla tratta e la prostituzione.

Orbene: che effetto avrebbero i due referendum in questione se approvati? Abrogherebbero parzialmente o totalmente una legge ordinaria che si conforma alle prescrizioni sancite da una Convenzione ONU, violandola.
araba fenice
Sr. Member (414 post)
K+ 208 | K- 262
Si continua a non capire.
Pare che l'Italia abbia firmato una convenzione internazionale (tanti anni fa) che impedisce la riapertura delle case di tolleranza (ne ha parlato a più riprese Francostar citando gli estremi della convenzione). A meno che si possa uscire da tale trattato ... la vedo dura; e non c'è volontà politica di farlo, anche se sarebbe la soluzione definitiva, concordo al 100%.

Sulle "pro" la storia delle straniere è una balla colossale; escluse le clandestine e quelle di passaggio "di agenzia" tutte le altre sono perfettamente integrate, hanno la residenza, ricevono gli atti giudiziari, possono essere soggetto passivo di un controllo fiscale esattamente quanto un qualsiasi straniero che risiede stabilmente in IT per motivi di lavoro. Che non lo si faccia o venga fatto raramente è un conto - che non si possa farlo è una fake news.
tarkus
Hulk (1978 post)
K+ 276 | K- 1766
Giuseppe è sicuramente come dici te. Quando un fenomeno è regolamentato e statalizzato per certi versi ha un maggior controllo dei prezzi e può essere applicata la concorrenza, quando invece è clandestino niente risulta, e i prezzi si impennano in base alla domanda, in base alla singola ragazza o singolo cliente
21giuseppe12
Hero Member (703 post)
K+ 345 | K- 1092
Per quanto concerne le "case di tolleranza" dei tempi che furono, se ci si documenta bene, sembra che i prezzi erano piuttosto vari ma inferiori a quelli attuali in proporzione ai redditi di allora e alcuni erano veramente alla portata di tutti anche le persone che guadagnavano veramente poco (ai nostri tempi sembra che i prezzi siano in media parecchio più alti).. Basta andare su google e informarsi ad esempio: https://www.google.com/sear…:1586605661335&q=tariffario+prestazioni+della+casa+di+tolleranza&tbm=isch&chips=q:tariffario+prestazioni+della+casa+di+tolleranza,g_1:prezzi&sa=X&ved=2ahUKEwiso97WpuDoAhUlRhUIHdJkBcAQgIoDKAB6BAgKEAQ&biw=1364&bih=697
https://www.aneddoticamagaz…
Certo le ragazze non guadagnavano molto.. solo le tenutarie (le "pappone" di allora) facevano tantissimi soldoni e sfruttavano completamente le ragazze che dopo qualche anno di "lavoro" erano praticamente distrutte (molto peggio delle attuali catene di montaggio..). Ma per i clienti e per le casse dello stato erano senza dubbio, considerando che allora c'era anche la fame vera, molto favorevoli, anche per i controlli sanitari che erano obbligatori..
Se lo stato (contro il parere della "chiesa" pensasse una nuova e moderna formula per "riaprire le case di tolleranza" tenendo conto ovviamente di farle gestire da dirigenti pubblici (controllati sia dalle ragazze che dai clienti) con il solo compito amministrativo/organizzativo, con uno stipendio "fisso" che non consente nessuno sfruttamento nei confronti delle ragazze che dovrebbero essere trattate umanamente come qualsiasi lavoratore che paga le tasse, io penso che sarebbe una buona cosa...
tarkus
Hulk (1978 post)
K+ 276 | K- 1766
araba fenice:

Questo non lo dico io, ci sono decine di siti che trattano l'argomento:
L'Italia ha adottato nei confronti del fenomeno prostituzione un modello cd. abolizionista che consiste nel considerare la prostituzione fatto non penalmente rilevante, ma sfavorendola indirettamente il attraverso la criminalizzazione di attività collaterali, quali sfruttamento, induzione e favoreggiamento, senza regolamentarne ulteriori aspetti.

A partire dalla sentenza n. IDX879a0d23bd016dc423491236fd2c2a4f la giurisprudenza di legittimità ha stabilito la soggettività tributaria passiva dell'attività di prostituzione "dal momento che pur essendo una attività discutibile sul piano morale, non può essere certamente ritenuta illecita". Alla medesima soluzione è pervenuta anche la sentenza n. IDX40573788484b3d138f1479aa77dcc0e2 che, muovendo dalla considerazione che la prostituzione costituisca una prestazione di servizi retribuita secondo quanto espresso nella sentenza della Corte di Giustizia n. IDX9feca0a81e191055efb1b65af8856711 ha concluso per l'assoggettabilità dei redditi da essa derivanti non solo ai fini Irpef, ma anche Irap e Iva, "quando sia autonomamente svolta dal prestatore, con carattere di abitualità: seppur contraria al buon costume, in quanto avvertita dalla generalità delle persone come trasgressiva di condivise norme etiche che rifiutano il commercio per danaro del proprio corpo, l'attività predetta non costituisce reato, e consiste, appunto, in una prestazione di servizio verso corrispettivo, inquadrabile nell'ampia previsione contenuta nel secondo periodo del D.P.R. n. 633 del 1972, art. 3, comma 1".

Nell'ordinanza n. IDX4831b96716b8172f3c97173fc4a744b7 inoltre, la Corte di Cassazione ha ricordato come "i comuni principi in tema di accertamento dei redditi attraverso i dati bancari si applicano anche quando il reddito da assoggettare a tassazione costituisca provento di fatti, atti o attività qualificabili come illecito civile, penale o amministrativo e che, in coerenza, il reddito derivante dall'esercizio della prostituzione, in base al generale principio della tassabilità dei redditi per il fatto stesso della loro sussistenza, introdotto dall'art. 36 comma 34-bis del DL n. IDX10b8eac2298a27c97480d50b8929d7ea è sussumibile sotto l'art. 6 lett. f) del Tuir e soggetto ad imposizione diretta".


Araba, se il fenomeno si statalizza e regolamenta in Italia, si risolvono tutte queste dispute, e non si dovrebbe andare a cercare il cavillo legale che poi risulta sempre di difficile applicazione. Allo stato attuale, il fenomeno in Italia non è clandestino ma neanche legalizzato, si trova dal punto di vista giuridico e fiscale in una "terra di nessuno", per questo è molto improbabile attuazione di sanzioni e provvedimenti fiscali vari
tarkus
Hulk (1978 post)
K+ 276 | K- 1766
araba fenice:

Qui sul forum l'esperto è Francostar (credo sia un commercialista o qualcosa del genere): ha citato più volte le norme in base alle quali le "pro" possono emettere fattura e pagare le tasse, e aveva fatto un vademecum da distribuire per le info del caso.

Poi scusa, se le cose stanno come dici tu perché ad alcune Pro la GdF ha sequestrato conti correnti e immobili per totale evasione fiscale
Che non ci siano reati penali te lo posso garantire, solo lo sfruttamento è punito.
Dal punto di vista fiscale non mi sembra così ... non regolamentata non vuol dire illegale e neppure esentasse.


Gli episodi accaduti in passato in cui la GDF ha sequestrato immobili e C/C è capitato alle escorts italiane che sono rintracciabili, hanno residenza qui. Chiaramente tramite controlli incrociati hanno riscontrato che se dichiaravano 0, come potevano acquistare un immobile che costa IDXe35e0d26bc804130b8acc6c76f771fd0 Ma per le ragazze straniere, che noi occupano il 95% del mercato pay, non si può far nulla
araba fenice
Sr. Member (414 post)
K+ 208 | K- 262
Questo non lo dico io, ci sono decine di siti che trattano l'argomento:
L'Italia ha adottato nei confronti del fenomeno prostituzione un modello cd. abolizionista che consiste nel considerare la prostituzione fatto non penalmente rilevante, ma sfavorendola indirettamente il attraverso la criminalizzazione di attività collaterali, quali sfruttamento, induzione e favoreggiamento, senza regolamentarne ulteriori aspetti.

A partire dalla sentenza n. IDX879a0d23bd016dc423491236fd2c2a4f la giurisprudenza di legittimità ha stabilito la soggettività tributaria passiva dell'attività di prostituzione "dal momento che pur essendo una attività discutibile sul piano morale, non può essere certamente ritenuta illecita". Alla medesima soluzione è pervenuta anche la sentenza n. IDX40573788484b3d138f1479aa77dcc0e2 che, muovendo dalla considerazione che la prostituzione costituisca una prestazione di servizi retribuita secondo quanto espresso nella sentenza della Corte di Giustizia n. IDX9feca0a81e191055efb1b65af8856711 ha concluso per l'assoggettabilità dei redditi da essa derivanti non solo ai fini Irpef, ma anche Irap e Iva, "quando sia autonomamente svolta dal prestatore, con carattere di abitualità: seppur contraria al buon costume, in quanto avvertita dalla generalità delle persone come trasgressiva di condivise norme etiche che rifiutano il commercio per danaro del proprio corpo, l'attività predetta non costituisce reato, e consiste, appunto, in una prestazione di servizio verso corrispettivo, inquadrabile nell'ampia previsione contenuta nel secondo periodo del D.P.R. n. 633 del 1972, art. 3, comma 1".

Nell'ordinanza n. IDX4831b96716b8172f3c97173fc4a744b7 inoltre, la Corte di Cassazione ha ricordato come "i comuni principi in tema di accertamento dei redditi attraverso i dati bancari si applicano anche quando il reddito da assoggettare a tassazione costituisca provento di fatti, atti o attività qualificabili come illecito civile, penale o amministrativo e che, in coerenza, il reddito derivante dall'esercizio della prostituzione, in base al generale principio della tassabilità dei redditi per il fatto stesso della loro sussistenza, introdotto dall'art. 36 comma 34-bis del DL n. IDX10b8eac2298a27c97480d50b8929d7ea è sussumibile sotto l'art. 6 lett. f) del Tuir e soggetto ad imposizione diretta".
araba fenice
Sr. Member (414 post)
K+ 208 | K- 262
Qui sul forum l'esperto è Francostar (credo sia un commercialista o qualcosa del genere): ha citato più volte le norme in base alle quali le "pro" possono emettere fattura e pagare le tasse, e aveva fatto un vademecum da distribuire per le info del caso.

Poi scusa, se le cose stanno come dici tu perché ad alcune Pro la GdF ha sequestrato conti correnti e immobili per totale evasione fiscale
Che non ci siano reati penali te lo posso garantire, solo lo sfruttamento è punito.
Dal punto di vista fiscale non mi sembra così ... non regolamentata non vuol dire illegale e neppure esentasse.
tarkus
Hulk (1978 post)
K+ 276 | K- 1766
araba fenice:

Mi sa che hanno perso una buona occasione per tacere.
L'attività non è affatto illegale, dovrebbero iscriversi con partita IVA e pagare le tasse, come tutti, previa emissione delle relative ricevute fiscali.
Ma possibile che siamo nel 2020 e ancora non sanno queste cose ... o sono arrivate ieri oppure sono in malafede.
Come dicevano i Latini: chi ha tratto vantaggi da questo stato di cose deve accettare anche gli svantaggi


Araba, il meretricio non è attività riconosciuta dalla legge e dal fisco. In passato molte hanno provato ad iscriversi per poter pagare tasse e versarsi i contributi ma la loro professione non è regolamentata. Ci fu il famoso caso della trans Efe Bal che andò in televisione, scrisse sui giornali, la polemica durò 3 anni
tarkus
Hulk (1978 post)
K+ 276 | K- 1766
godereccio2020:

pensare che proprio ora ho letto sullo stato wa di una pay un post dove si lamentava che non essendo la sua attivita' legale in questo periodo di pandemia nessuno tutela la sua categoria!!! ma dico...come mai nessuna pay si e' mai lamentata quando arriva a fine mese con 4-5-6 mila cocuzze esentasse??!! pazzesco! anche io sarei per la legalizzazione farebbe bene alle casse dello stato assolutamente e loro capirebbero cosa significa la tassazione


mentre questa pay di cui parli si è lamentata, due sue colleghe italiane hanno fatto domanda all'Inps per l'indennità di 600€ al mese...
purtroppo in Italia poichè la prostituzione è clandestina, la loro professione non è riconosciuta dal fisco e dalla legge
Bigtongue
Wannabe (126 post)
K+ 71 | K- 158
godereccio2020:

pensare che proprio ora ho letto sullo stato wa di una pay un post dove si lamentava che non essendo la sua attivita' legale in questo periodo di pandemia nessuno tutela la sua categoria!!! ma dico...come mai nessuna pay si e' mai lamentata quando arriva a fine mese con 4-5-6 mila cocuzze esentasse??!! pazzesco! anche io sarei per la legalizzazione farebbe bene alle casse dello stato assolutamente e loro capirebbero cosa significa la tassazione


BRAVO, quello che dicevo nel topic che ho appena aperto. Vogliono la legalizzazione? OK, ma poi paga tutte le tasse fino all'ultimo centesimo e non ricevute fino a duemila euro e poi tutto nero. Si, adesso tutte si lamentano
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Rosaescort