A bambaciò... e da quanno in qua i consigli si danno sempre e solo su richiesta?! Se la prostituzione coatta, che pure esiste, costituisce un motivo valido per elargire banconote supplementari per mera finalità di beneficenza, allora la beneficenza dovremmo farla ad ogni pay che incrociamo sul cammino, per il semplice motivo che non potremmo mai avere elementi a sufficienza per capire se si tratta di una scelta libera o coatta, a meno che non si tratti di donne che, come dici tu, ispirano pena e commiserazione (ad es. perchè ti parlano espressamente del problema o quantomeno te lo lasciano intuire). In quest'ultimo caso vale sempre la massima di Confucio: se vuoi davvero aiutare un uomo non regalargli un pesce, ma insegnagli a pescare. Estendendo il concetto al meretricio, sempre per dirla con Confucio (grande pensatore cinese, per chi non lo sapesse), potrei aggiungere: se vuoi davvero aiutare una pay che ispira pena e commiserazione, insegnagli a denunciare il suo aguzzino (se il problema è la sottomissione), oppure insegnagli a rivolgersi a chi di dovere per chiedere il sussidio allo Stato (se il problema è l'indigenza). Non ti sembra un'analisi improntata all'obiettività?! Per il resto la beneficenza si può sempre fare, ed è una scelta nobilissima, anzi, evitare di farla quando si è ricchi (non è il mio caso) è pure deprecabile, ma anche questa scelta non ci esime dalla succitata obiettività.
a coso, già ti ho risposto, ma che sei cecato?
Egregio, nessuno è interessato ad un duello di opinioni sui massimi sistemi dell'andare a puttane, sia chiaro, resta l'opinione che prostituirsi, in alcuni casi, è un umiliazione. Poi, i punti di vista sono come le palle, ognuno ha le sue. Saluti.
Punter da 30 anni.
