Il mio nome è William, sono nato in una schifosissima cittadina al neon, e questa è la mia storia.
Ho appena consumato l'ennesimo delitto: un culetto a mandolino di 20 anni,Sì ennesimo, quanti sono? non lo so, credo di averne perso il conto.
Molti hanno cercato invano di capire la mia natura, i motivi per i quali si diventa un serial punter?
Ognuno ha i suoi, io ho i miei, ma non tutti diventano scopatori seriali pur amandone la materia.
Quindi forse, c'è qualcosa di imperscrutabile che va oltre la psicologia forense.
Non ho subìto violenze da bambino da parte di mio padre o altre stronzate che leggerete sui giornali.
In realtà, credo, che tutto sia iniziato quando avevo 8 anni.
Un maledetto giorno entrai nella stanza di mio fratello maggiore, questi, aveva una collezione sterminata di fumetti e riviste; era gelosissimo dei suoi incredibili giornaletti, quella volta mi infilai nella stanza della mia futura ed
inconsapevole perdizione, approfittando di un suo breve viaggio.
Stetti in quella stanza qualche ora, divorai tutto avidamente, persi la cognizione temporale, feci un viaggio dentro altre menti che avevano rappresentato la realtà del sesso, sesso: non esiste parola più evocativa!
Mi masturbai (senza coglierne il senso) furiosamente, i miei occhi videro ludiche meraviglie quali Supersex, Jacula; passando senza soluzione di continuità attreverso Il Montatore, Gin Fizz, Le Ore, Sukia,Lando, Vampirella,
Cronaca nera, Erotik,Blitz.
Certo, penserete, che anche voi ne avete letti e siete rimasti normali, ma il Serial ha qualcosa in testa di bacato che genera
mostri.
Per me, la visione della donna adulta mentre "veniva" è stata, ma lo è ancora oggi, il miracolo della vita!
Ricordo come fossi oggi la mia prima vittima. Era una ragazza uruguaiana: una splendida femmina bruna dal corpo statuario e i capelli lunghissimi: sprofondai la mia faccia tra le superbe natiche, la lingua mi fece male per un paio di giorni, il frenulo particolarmente, evidente lo sforzo di penetrazione con la lingua nella sua succosa fica.
Ancora oggi sento l'odore selvatico del suo sesso spinto sulle mie narici fino ad arrivare al cervello.
Da allora, cominciò il mio inferno e paradiso, l'alfa e omega, ovunque sia andato ho lasciato vittime, la mia fame è inarrestabile.
Questa famelica voragine compulsiva, mi spinge a sfidare il controllo delle varie fidanzate del momento , ad eludere i controlli sul lavoro,a trovare spazi di tempo ove le persone normali non riescono neanche ad immaginare, tutto questo
per il mio appetito fuori controllo; a costruirmi una vita segreta e parallela.
Ma io sono un freddo e lucido calcolatore: elenco tutto, catalogo ogni cosa, e ho una memoria fotografica, ed è per questo che posso ancora continuare a penetrare corpi di tutte le femmine che attraggono la mia attenzione.
Capii di non essere normale a 21 anni. Stavo cenando con una ragazza banalmente mediocre, e mentre lei parlava pomposamente di come fosse bella sua vita, il mio cervello staccò la spina dell'udito, e mi sorpresi a calcolare.
Vediamo: auto pulita 10 dollari, capelli barbiere 18 dollari- fiori 30 dollari, cena 90 dollari, drink locale 20 dollari, stanza hotel 70 dollari... senza contare le telefonate prima e dopo, le frasi di circostnza, e tutto ciò che la conformità del vivere civile obbliga, per me un conto finale inestimabile, e non è detto che sia una procedura con la quale fai centro al primo colpo...
E poi, la noia, questa sensazione che ti uccide lentamente, spegnendoti senza alcuna dignità.
La scoperta, la sorpresa, la novità, la possibilità di poter scegliere la preda.
Per ultimo ma non ultimo, il desiderio animale di profanare i molteplici templi femminili, ognuno differente, ognuno sempre nuovo col suo carico di emozioni.
Mi sento veramente vivo solo quando compio i miei delitti, il resto della vita sembra un film in bianco e nero, recito la mia parte ma non ne sono coinvolto, vedo scorrere gli eventi con algida freddezza.
Ma quando sono con l'ennesima vittima, i miei sensi si risvegliano ed esistiamo solo io lei, mi sento presente, ogni attimo è vissuto pienamente, nessuna carezza è fatta svogliatamente, nessun gesto a caso, tutto prende senso, tutto assume un significato, e questo è solo ciò che riesco ad esprimere a parole, ma c'è un oceano di indescrivibile bellezza che colma ogni dolore e senso di vuoto.
La mia anima trasfigurata vaga alla ricerca, tra strade perdute di campagna, asfalti illuminati di città, case esposte sul display del mio PC.
Nulla osta alla mia ricerca, e chiunque si frappone tra me e la vittima, diventa in breve anch'esso una vittima.
Sono pentito? NO.
Ho lasciato tracce per farmi catturare? Certo, non sono nè infallibile nè felice di essere libero, ma chi mi ha dato la caccia non è stato in grado di cogliere i particolari, le evidenze; del resto, molte persone non vogliono vedere le cose come sono veramente, preferendo una felice illusione ad una amara realtà.
Questa è la mia storia, la storia di un serial punter nato in una schifosissima cittadina al neon.
Tutto ciò che scrivo è solo frutto della mia fervida fantasia.
Ho appena consumato l'ennesimo delitto: un culetto a mandolino di 20 anni,Sì ennesimo, quanti sono? non lo so, credo di averne perso il conto.
Molti hanno cercato invano di capire la mia natura, i motivi per i quali si diventa un serial punter?
Ognuno ha i suoi, io ho i miei, ma non tutti diventano scopatori seriali pur amandone la materia.
Quindi forse, c'è qualcosa di imperscrutabile che va oltre la psicologia forense.
Non ho subìto violenze da bambino da parte di mio padre o altre stronzate che leggerete sui giornali.
In realtà, credo, che tutto sia iniziato quando avevo 8 anni.
Un maledetto giorno entrai nella stanza di mio fratello maggiore, questi, aveva una collezione sterminata di fumetti e riviste; era gelosissimo dei suoi incredibili giornaletti, quella volta mi infilai nella stanza della mia futura ed
inconsapevole perdizione, approfittando di un suo breve viaggio.
Stetti in quella stanza qualche ora, divorai tutto avidamente, persi la cognizione temporale, feci un viaggio dentro altre menti che avevano rappresentato la realtà del sesso, sesso: non esiste parola più evocativa!
Mi masturbai (senza coglierne il senso) furiosamente, i miei occhi videro ludiche meraviglie quali Supersex, Jacula; passando senza soluzione di continuità attreverso Il Montatore, Gin Fizz, Le Ore, Sukia,Lando, Vampirella,
Cronaca nera, Erotik,Blitz.
Certo, penserete, che anche voi ne avete letti e siete rimasti normali, ma il Serial ha qualcosa in testa di bacato che genera
mostri.
Per me, la visione della donna adulta mentre "veniva" è stata, ma lo è ancora oggi, il miracolo della vita!
Ricordo come fossi oggi la mia prima vittima. Era una ragazza uruguaiana: una splendida femmina bruna dal corpo statuario e i capelli lunghissimi: sprofondai la mia faccia tra le superbe natiche, la lingua mi fece male per un paio di giorni, il frenulo particolarmente, evidente lo sforzo di penetrazione con la lingua nella sua succosa fica.
Ancora oggi sento l'odore selvatico del suo sesso spinto sulle mie narici fino ad arrivare al cervello.
Da allora, cominciò il mio inferno e paradiso, l'alfa e omega, ovunque sia andato ho lasciato vittime, la mia fame è inarrestabile.
Questa famelica voragine compulsiva, mi spinge a sfidare il controllo delle varie fidanzate del momento , ad eludere i controlli sul lavoro,a trovare spazi di tempo ove le persone normali non riescono neanche ad immaginare, tutto questo
per il mio appetito fuori controllo; a costruirmi una vita segreta e parallela.
Ma io sono un freddo e lucido calcolatore: elenco tutto, catalogo ogni cosa, e ho una memoria fotografica, ed è per questo che posso ancora continuare a penetrare corpi di tutte le femmine che attraggono la mia attenzione.
Capii di non essere normale a 21 anni. Stavo cenando con una ragazza banalmente mediocre, e mentre lei parlava pomposamente di come fosse bella sua vita, il mio cervello staccò la spina dell'udito, e mi sorpresi a calcolare.
Vediamo: auto pulita 10 dollari, capelli barbiere 18 dollari- fiori 30 dollari, cena 90 dollari, drink locale 20 dollari, stanza hotel 70 dollari... senza contare le telefonate prima e dopo, le frasi di circostnza, e tutto ciò che la conformità del vivere civile obbliga, per me un conto finale inestimabile, e non è detto che sia una procedura con la quale fai centro al primo colpo...
E poi, la noia, questa sensazione che ti uccide lentamente, spegnendoti senza alcuna dignità.
La scoperta, la sorpresa, la novità, la possibilità di poter scegliere la preda.
Per ultimo ma non ultimo, il desiderio animale di profanare i molteplici templi femminili, ognuno differente, ognuno sempre nuovo col suo carico di emozioni.
Mi sento veramente vivo solo quando compio i miei delitti, il resto della vita sembra un film in bianco e nero, recito la mia parte ma non ne sono coinvolto, vedo scorrere gli eventi con algida freddezza.
Ma quando sono con l'ennesima vittima, i miei sensi si risvegliano ed esistiamo solo io lei, mi sento presente, ogni attimo è vissuto pienamente, nessuna carezza è fatta svogliatamente, nessun gesto a caso, tutto prende senso, tutto assume un significato, e questo è solo ciò che riesco ad esprimere a parole, ma c'è un oceano di indescrivibile bellezza che colma ogni dolore e senso di vuoto.
La mia anima trasfigurata vaga alla ricerca, tra strade perdute di campagna, asfalti illuminati di città, case esposte sul display del mio PC.
Nulla osta alla mia ricerca, e chiunque si frappone tra me e la vittima, diventa in breve anch'esso una vittima.
Sono pentito? NO.
Ho lasciato tracce per farmi catturare? Certo, non sono nè infallibile nè felice di essere libero, ma chi mi ha dato la caccia non è stato in grado di cogliere i particolari, le evidenze; del resto, molte persone non vogliono vedere le cose come sono veramente, preferendo una felice illusione ad una amara realtà.
Questa è la mia storia, la storia di un serial punter nato in una schifosissima cittadina al neon.
Tutto ciò che scrivo è solo frutto della mia fervida fantasia.
