Purtroppo quello che dice Eterno è drammaticamente vero.
Ciao
...
p.s. In merito alla fiducia gnoccaforum e' lo specchio della societa' odierna.
se poi uniamo il sesso ed il denaro ""la frittata e' fatta""
Leggiamo i numeri in alto a sinistra: 45.000 utenti oltre mezzo milione di post, oltre 50.000 topic.
Rendiamoci conto che questo posto è un equivalente ad una città di provincia, dove, come noto ci sono brave persone e persone meno brave, dove pensare di trovare un ambiente omogeneo è pura utopia, dove, inevitabilmente ci sarà chi tenta di approfittare di questi numeri e altrettanto inevitabilmente chi riesce a farlo.
Credo che di questo non si possa dare colpa a chi questo spazio, ormai enorme, lo ha creato e lo gestisce con fatica. Credo che questo sia uno strumento, di per se neutro come tutti gli strumenti, e che le persone che ne fanno uso devono essere responsabili dell'uso che ne fanno.
Una computer è cattivo? Direi di no.
Un hacker che usando il computer ruba soldi o identità e magari ricatta in base alla informazioni carpite è "cattivo".
Gnoccaforum nasce come strumento di libero scambio delle opinione, usarlo non solo non è un problema ma è un divertimento e spesso un aiuto. Usarlo in modo fraudolento è escrabile, quando non è reato.
Soluzioni, a mio parere non ce ne sono. O si accetta così come è, o si rifiuta.
La mia scelta è di accettarlo come luogo di scambio informazioni sulle professioniste e, sopratutto come luogo ludico dove si possono scambiare opinioni e leggere storie interessanti.
L'altra mia scelta, recente, è di NON usarlo per parlare di non professioniste e più in generale di ragazze che vogliono o devono tutelare la loro privacy.
Poi, ovviamente, è tutto perfettibile.
Eventuali sezioni riservate, di difficile attuazione ma teoricamente possibili, maggior rigore con chi "sbaglia", eliminazione rapida di eventuali post/3d infamanti, pubblicitari, palesemente falsi e chi più ne ha più ne metta. Tutte cose fattibili, se pur con sforzo. Ma non risolutive del problema.
Il problema non è risolvibile, perché è nella natura stessa dell'uomo.
