Per questo racconto non ci sono link, non ci sono numeri o informazioni che posso fornirvi in privato. Prendetelo come è e per quello che è: un racconto.
Girovagando sui soliti siti che calamitano la mia attenzione da qualche anno a questa parte, incappo un un annuncio un po' diverso dagli altri. Al termine c'è un indirizzo email ed è proprio a quello che ci si deve rivolgere per contattare la racassa.
Gentile e lecca culo come al solito, invio la mia presentazione alla signora che ha attirato la mia attenzione.
In breve ricevo una risposta con i dettagli del caso ed una foto allegata che mi lascia perplesso. -non fraintendetemi perché il ritratto di questa signora è così bello ai miei occhi che stento a credere possa essere vera-
La sera stessa questa signora non è disponibile ad incontrarmi per impegni improrogabili ed il mio tentativo di farmi lasciare un contatto telefonico non sortisce l'esito desiderato.
Per qualche settimana mi dimentico di lei in tutti i sensi. Sono molto dubbioso riguardo alla veridicità della foto che mi ha inviato e gli impegni lavorativi mi impediscono di ritagliarmi qualche oretta libera.
In seguito, entro nella puttan casella di posta e rileggo la sua risposta soffermandomi su quella foto che mi ha inviato. Faccio un controllo degli exif e vedo se posso trarre qualche notizia significativa, ma non arrivo a nulla.
La contatto di nuovo per un appuntamento la sera stessa. - ad essere sinceri non avevo intenzione di vederla quella sera e speravo che lei non fosse disponibile visto lo scarso preavviso, ma era una scusa per farmi dare il suo numero e poterla contattare più facilmente in seguito-
Di li a qualche minuto ricevo la sua conferma. "Porca Eva! Adesso non posso più tirarmi indietro anche se domattina devo alzarmi prestissimo"
Un po' sconsolato per essermi fatto fregare così, scambio qualche altra mail con lei allo scopo di definire bene il luogo dell'incontro, l'orario e le modalità. Una volta fissato mi aspetto il suo numero, ma è lei che prima vuole il mio.
Ci accordiamo per vederci alla stazione di Novara alle 9 e di li muoverci verso il motel Piranha.
Non essendo ancora in possesso del suo numero di telefono le chiedo se prima di partire alla volta del Piemonte è possibile sentirla al telefono……
Qualche minuto e il puttan cell squilla. E' lei. Il numero non è tra quelli presenti nel mio database e non è nemmeno tra quelli di quel puttan cell…..pare proprio che questa non l'ho ancora tazzata.
La sua voce mi lascia un po' perplesso. Ho seri dubbi che possa trattarsi della persona che ho visto in foto, ma il punter ama il rischio e ne fa un mestiere……io non sarò di certo quello che si tira indietro.
Mi preparo per l'incontro con la consueta doccia con spugna abrasiva atta a rimuovere i residui di sporco che si accumulano solo sul colpo di noi punter. Le soccole sono immuni da queste problematiche…….
Non so ancora se raggiungerla in moto o in auto e prima di partire consulto un po' i siti del meteo per sincerarmi della situazione. Va bene! E' il caso di rischiare. Decido di prendere la mia bestiola a due ruote.
Come da accordi le invio un sms avvisandola che arriverò in moto e sarà mia premura portarmi un casco per lei.
Casco, guanti, giacca, tuta antiacqua e l'immancabile kit del puttaniere.
Brum…..al primo colpo la mia belva si accende. Qualche minuto al minimo e poi un paio di sgasate per godere delle sensazioni di questo motore che gira come un violino…..
Arrivato sul tratto urbano della A4 mi accorgo di alcune nuvole in avvicinamento e comincio a farmi scappare qualche bestemmietta nella speranza che possa evitare il displuvio che sta arrivando.
Niente da fare perché i miei scongiuri non servono a nulla: inizia a piovere.
Non faccio in tempo ad arrivare alla prima stazione di servizio che sono mezzo bagnato. Non ho tempo da perdere come gli altri motociclisti e indosso subito la tuta per ripartire verso la mia meta.
Arrivato al casello di ingresso della Milano Torino mi fermo a togliere l'"armatura" perché non piove più Il cielo è sereno e non si vedono più nuvole all'orizzonte.
Mentre mi avvicino a Novara ho un po' di timore reverenziale per quel pirla di mio fratello Hasta che nella zona impazza e consuma buona parte dei suoi lauti compensi. Non è da tutti introdursi così nel suo territorio e soprattutto farlo a sua insaputa.
Proprio mentre percorro i viali che portano alla stazione, dopo l'uscita Novara est, mi viene in mente che l'ironia della sorte potrebbe farmi incontrare la moglie di Hasta…insoddisfatta dal suo maritino sempre preso da altri divertimenti….alla ricerca di qualcosa di nuovo e più duro…..ahahahahah
Cazzate che vengono in mente prima di un incontro alla cieca come questo neeeèèèèè
Giunto alla stazione di Novara e fatti quegli odiosi tornanti che sanno tanto di assurdo, mi avvicino all'uscita passeggeri. Mi guardo un po' in giro e cerco la mia signora, ma non la vedo.
Invio un sms e lei risponde che sta per arrivare. Solo 5 minuti di ritardo. - visti gli standard delle donne mi va di lusso questa volta-
Si descrive dicendomi che indossa scarpe rosse ed una maglietta rossa. Io sorrido e mi accorgo che la mia giacca è dello stesso colore.
Possiamo fare pendant.
"io sono l'unico pirla con la giacca rossa che ti aspetta con 2 caschi in mano"
Questo è il mio messaggio per farle capire chi sono.
Analizzo un po' la zona e vedo qualche tizio sospetto che sa un po' di spaccia. Una nonnina con il nipote che vuole nascondersi alla vista dei genitori in arrivo al binario 3…..poi una marea di cretini che ciondolano avanti e indietro senza una meta precisa.
Dal tabellone vedo che al binario 4 è in arrivo il treno della mia signora. Mi posizione strategicamente davanti ad una delle due uscite curioso di vederla arrivare e di accorgermi subito della corrispondenza con le foto.
Sono minuti interminabili quelli che mi separano da lei, ma devo resistere senza che mi arrivi il cuore in gola. Non so perchè ma ho delle sensazioni strane mentre la aspetto: da un lato la paura di essere fregato e dall'altra quella di essere piacevolmente sorpreso.
Mi sposto da un'uscita all'altra facendo avanti e indietro e proprio mentre faccio dietro front sento che mi chiama.
Cazzo è lei! A momenti svengo come un pirla. "
io mio quanto sei bella" Avrei voglia di dirle queste parole, ma non mi sembra il caso.
La bacio sulla guancia visibilmente imbarazzato…..
Non so nemmeno io se sia il caso di chiederle se le vado bene oppure no perché stavolta non sopporterei un eventuale rifiuto. La voglio!
Ci avviciniamo alla mia moto e lei indossa il fiacchino che si è portata da casa. Io le porgo il casco, ma la vedo un po' impacciata. MI avvicino e la aiuto ad indossarlo. Glielo allaccio, le abbasso la visiera e la invito a salire.
Accendo e partiamo.
Mi guida attraverso le strade di Novara perché conosce abbastanza bene la zona. In una decina di minuti siamo a destinazione, ma non posso omettere di raccontarvi quelle che per me sono state sensazioni magnifiche durante il nostro breve viaggio.
Anzitutto lei mi abbraccia attorno alla vita e questo mi mette a contatto diretto con il suo corpo prima del tempo….
Sento il suo seno che poggia sulla mia schiena e sento la sua patata che poggia contro il mio sedere. Ci sono momenti in cui sembra che si avvicini con il bacino per strusciarsi contro di me……- forse sono solo cose che mi sogno io, ma questo è quello che vi voglio raccontare-
Ogni tanto le chiedo se va tutto bene e le accarezzo le mani che cingono la mia vita.
Non manca molto perché intravedo l'insegna blu del quartier generale padano. Peccato che questo viaggio stia già per finire…..
Arrivati alla reception lasciamo i documenti e presa un camera normale ci dirigiamo dalla parte opposta del motel per trovarla.
Nell'agitazione del momento dimentico persino il kit nella moto e mi ritrovo in stanza senza il mio fedele compagno di scorribande.
Accese le luci e tolto il casco ho la possibilità di vederla per qualche istante in più senza essere accecato dalla sua bellezza.
Non sono capace di trovarle un difetto e l'unico desiderio che ho è quello di baciarla.
E' così che mi avvicino a lei, dopo un breve passaggio in bagno e dopo averla attesa per qualche istante vista la sua fissazione di lavarsi prima……..
Mi sento un po' come in quella canzone…un tenero amante. La spoglio piano piano senza mai distogliere lo sguardo dai suoi occhi. Prima i pantaloni, poi la maglietta, poi mi blocco a con il mio corpo sfioro il suo. Voglio sentire la sua pelle che tocca la mia.
I baci sono sempre un qualcosa di magico in un incontro. Non si tratta di baci dati ad una soccola, ma qualcosa che per me va oltre….
Forse anche per lei…….
La accarezzo e le passo le mani tra i capelli. Scendo verso il reggi seno e lo slaccio. -al primo colpo ramassi……sono un figo-
Poi giù con la mano a sfiorare il suo frutto. Su di nuovo a cingerle i fianchi e poi giù nuovamente ad accarezzarla lì. Lei è bella. E' la donna che vorrei, ma non posso.
Lei si lascia andare al suo principe.- è così che mi definì nelle email di contatto-
Scosto la mutandine e sento il suo piacere. Apro le sue labbra e mi accorgo che il dito scivola.
Le risistemo per bene perché vorrei fosse lei a togliersele…..anzi no! Deve strapparsele.
Una vana aspettativa perché essendo un debole sono io a cedere a questa tentazione e , con lei in piedi, mi inginocchio per sfilargliele.
Mi sento un po' un cavaliere in questa posizione, ma forse è lei che mi fa sentire così. Averla vicino mi riempie e mi completa.
-non fraintendete perché non si tratta di un qualcosa che attiene al sesso in se, ma a qualcosa di ben più intenso-
Rialzandomi le sfioro l'ombelico con la lingua e su verso il collo. Lei si siede sul letto e mi bacia proprio lì.
E' delicata e passionale anche in questo. Sembra ci sia del sentimento…..
Non sono un fanatico di questo genere di cose, ma devo ammettere che mi piace come lo fa.
Mi scoccia solamente fare la figura del pollo e concludere così senza nemmeno aver cominciato.- tante volte mi sono chiesto da cosa dipenda la mia durata e non l'ho ancora capito: non c'entra quando mi piace la persona che ho di fronte, non c'entra da quanto tempo sono in astinenza, non c'entra quanto mi impegno,…….è una cosa che va per cazzi suoi e basta. Non c'è nulla che io possa e voglia fare per farla andare diversamente-
Bene, ma non vi sembra giusto che anche io dia il mio assaggio alla sua "patata" ?
Per par condicio è anche io mio diritto oltre che un dovere avvicinarmi a lei per assaporare il suo piacere.
Si sdraia e allarga le gambe quasi a chiedermi di fare quello che avevo in mente. Io mi avvinco e delicato poso la mia lingua sul suo clitoride. -ormai sono esperto nella localizzazione di grilletti-
Mi muovo senza particolari criteri alla ricerca di qualche suo segno che sto facendo la cosa giusta. Lei apre ancora di più le gambe e questo non può che farmi godere di lei….
La sento respirare in maniera irregolare, si accarezza il seno ed i capezzoli, poi il collo che ha preso colore. Si abbassa e sembra intenzionata a stirare la sua patata verso l'alto mentre io non accenno ad interrompere il mio operato.
Con le mani la accarezzo sul ventre e poi incrocio le dita della mani con le sue. Lei ruota la testa a destra e sinistra quasi non sapesse più dove andare a parare.
E' sul punto di regalarmi il suo godimento e voglio assaporarmi per bene questo momento. Inarca la schiena, si contrae e gode….in silenzio.
-Che roba fantastica è l'orgasmo femminile.Ogni volta che lo vedo e lo sento mi rendo conto di quanto possa essere magnifica la manifestazione del piacere altrui e di quanto possa essere gratificante per un uomo che lo procura-
Mi alzo e mentre lei è sdraiata sul letto la bacio. Mi avvicino con il mio pene e la penetro. Sento un sospiro di piacere uscire dalla sua bocca.
Muovendomi piano piano cerco di capire se è il momento giusto o è meglio aspettare ancora un po'.
Apre gli occhi e mi guarda. Mi accarezza il viso e mi bacia.
In questi momenti sembra che la barriera che divide due persone crolli improvvisamente. Sembra di ritrovarsi nel letto con una persona che si conosce da una vita e con cui si ha una confidenza frutto di anni assieme.
E' un "miracolo" della chimica e forse di qualcosa che va oltre la fisicità allo stato puro.
Ci baciamo mentre io mi muovo dentro di lei….sino a quando mi fermo a guardarla. Lei è un po' sorpresa da questo comportamento.
Le faccio una domanda che può sembrare fuori luogo, ma che in quel momento esigeva una risposta: "di che segno sei?"
Lei: "perché me lo chiedi?" " scorpione"
Non poteva che essere così.
Un feeling così riesco ad instaurarlo solo con queste donne. Saranno calzate per qualcuno, ma nella mia esperienza posso dire di aver sempre trovato conferma a questa regola.
Resto lì un po' così…….e mi rendo conto che questa donna mi piace più di ogni altra donna con cui abbia fatto l'amore. - credo che molte soccole sappiano benissimo che esistono due tipi di uomini nelle loro frequentazioni: quelli che scopano e quelli che fanno l'amore. E' una divisione netta tra una categoria e l'altra di uomini da cui non si può prescindere. Nella realtà esistono poche eccezioni rappresentate da quelli che nascono punter e che sanno vivere gli incontri sia in una maniera che nell'altra. Sono un po' come il camaleonte che si adatta alla situazione ambientale……..ma si tratta veramente di pochi esemplari che hanno nel DNA questo gene-………….
Non vado oltre nel mio racconto perché sarebbe superfluo ed insignificante.
Vi dico solamente che a notte fonda abbiamo lasciato la camera ed io ho avuto nuovamente il piacere di compiere quel gesto che mi fa sentire tanto uomo quanto non mi sentivo da tempo……aiutandola ad indossare il casco, allacciandoglielo e abbassandole la visiera.
Ritirati i documenti e pagata la camera 49 euro (non ho ancora capito perché sul sito del motel sto stronzi dicono costi 39) ci dirigiamo verso Vercelli.
Lei mi abbraccia e durante il viaggio la sento ancora più vicina a me. Il suo calore e la sua presenza non mi fanno sentire la stanchezza per la giornata pesante che si era conclusa e l'incontro intenso che mi ha consumato tutte le energie.
Nessuna parola tra di noi. Ogni tanto mi piace accarezzarle le mani per capire se è tutto ok……e lei sembra gradire.
Giunti in città, tra un semaforo e l'altro, siamo vicini al "punto di distacco". Il sogno si affievolisce sempre di più ed il fatto di non esserci scambiati la minima parola durante questo breve tragitto sembra accomunare le nostre reazioni.
Scesa dalla moto mi chiede di sganciarle il casco……..io sono il suo principe e così sia…..
Mi avvicino e la bacio……
La guardo mentre si allontana a notte fonda con le sue scarpe rosse, il giacchino di jeans, i capelli lisci e morbidi che si appoggiano sulle spalle, il suo sedere che compie un movimento sinuoso e affascinante….sino a quando gira un po' la testa e guarda proprio me.
Quel pirla che è rimasto lì impalato ad osservarla senza dirle nulla mentre se ne va.
Uno sguardo che mi sa tanto di "non posso essere quello che vuoi"
Il viaggio di ritorno mi ha dato davvero da pensare. Forse ho oltrepassato il confine o forse è stata lei ad oltrepassarlo.
Forse mi è piaciuto andare oltre. Forse sa da fare……forse non sa da fare.
Chissà se resterò nel dubbio o se cercherò di far fiorire queste rose………
© il principe fetido all rights reserved per gentile concessione dell' Autore
racconto sogni o fantasie, il realismo se c'è è forma letteraria
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