Duracell85:
Se ho capito bene tu sei un avvocato, hai studiato legge per anni, i più come me sanno solo quel poco che gli hanno insegnato in un paio d'ore alla settimana alle superiori, ecco perchè sei sempre costretto in Rete a fare questo eco per vincere la relativa ignoranza popolare. 
Comunque mi sembra strano, io posso sbagliare ma trovo improbabile che chi vuole fare questo referendum non si sia consultato con esperti di legge, un referendum ha un costo, inoltre trovo insensato che un referendum popolare (molti) non possa cancellare una decisione presa da un governo (pochissimi), per dirla in parola povere, se al governo abbiamo un coglione che firma un accordo svantaggioso per l'Italia noi siamo tenuti a rispettarlo per sempre senza possibilità di uscirne? 
Non sono un avvocato e non mi sono nemmeno laureato in legge. Comunque, penso proprio di essere stato fin troppo chiaro. In effetti, alle superiori ero il più bravo della classe in Diritto

La realtà dei fatti è questa. Non sarà il primo referendum cassato dalla Corte Costituzionale. Un altro simile è stato quello per legalizzare le droghe leggere.
Non è colpa mia, se chi sta promuovendo tale operazione non consce la Convenzione ONU 1949/51 in merito. Difatti, tale norma internazionale sembra proprio una mia invenzione, visto che nessuno di nessuno ne parla; eppure non lo è! Sembra anche una mia invenzione l'articolo 7 della Legge 75/1958, visto che nessuno o quasi, nemmeno nelle stentenze giudiziarie, rileva la presenza di questa branchia normativa, che rende le prostitute non registrabili (salvo i fini fiscali, grazie alla finanziaria estiva del 2006). Potete verificare la relativa presenza in Rete dei parametri da me affermati.!

Spero che tale quesito referendario si qualifichi con le necessarie 500.000 firme rilevate nell'arco di 3 mesi e successivamente sono proprio curioso di vedere cosa la Corte Costituzionale affermerà in merito.
Per ratificare una Convenzione dell'ONU o del Consiglio d'Europa (quest'ultimo non è l'Unione Europea), bisogna che il Parlamento Italiano approvi una legge di ratifica in questione. Tale purtroppo resta in vigore fino a quando la corrispondente Convenzione non viene abolita o modificata.
A riguardo delle Direttive UE, queste sono leggi obbligatorie da introdurre nell'Ordinamento Italiano, visto che l'Italia è uno Stato membro dell'Unione Europea, che è quasi paragonabile agli Stati Uniti d'America.
Vediamo forse se la Stessa UE diventerà membro unico ONU. In tal caso la ratifica italiana della Convezione suddetta sulle Case Chiuse dovrebbe essere defalcata.
Franco