Questo argomento è stato introdotto, in maniera OT, nella discussione di una recensione.
E’ stato notato come la presenza in un annuncio o in una recensione delle paroline magiche “italiana e “no prof” aumenti notevolmente l’interesse dei punter o, detto in modo scientifico, l’entropia dell'ambiente.
Perchè avviene questo, quali ne sono i motivi?
La discussione sembrava interessante ma, appunto, OT... quindi copio il mio post in merito per aprire un thread specifico sull'argomento.
A mio parere, "italiana + no prof" è una combinazione perfetta, ma del tutto ipocrita, per rendere più accettabile il fatto di essere un punter, anzi usiamo la parola italiana: puttaniere, che nel linguaggio comune viene utilizzata più in modo dispregiativo che non come definizione di un comportamento.
Ergo, se la tipa in questione è italiana e non lo fa come mestiere fisso, beh allora potrebbe anche essere come la mia vicina di casa che me la darebbe volentieri quando il marito non c'è, solo perchè le piaccio e l'altro giorno l'ho aiutata con quel problemino alla lavatrice.... Insomma diventa quasi una cosa normale di cui non c'è assolutamente da vergognarsi... "ma perchè, scusa che differenza c'è?"...
Così non mi sento nemmeno (o in misura minore), sempre nell'immaginario collettivo, uno sfigato... quello che deve pagare per avere una donna quando lo sanno tutti che il vero macho è quello "che non deve chiedere mai".
Vuoi mettere invece andare con una romena? Già in quel caso ti viene quasi in automatico da chiamarla put....a, perchè cos'è una che viene apposta dalla Romania (o che altro) per fare quel mestiere? un put....a appunto!
E poi chissà cosa c'è dietro, chi la sfrutta? quanti clienti farà al giorno? Sarà pulita una così? Ci sarà da fidarsi o mi imbroglierà? e chi più ne ha più ne metta...
A meno che non ci sia la volontà di offendere, chi definirebbe oggi una italiana qualsiasi una put....a? Direi nessuno... se proprio è una tipa che la dà a tutti si può dire che è molto disinibita...
La nostra cultura, soprattutto religiosa, ci porta a far finta dimenticare che l'essere put...a è una condizione mentale e comportamentale più che non sociologica.
Anni fa, prima della privacy, un medico di un centro trasfusionale mi raccontava dei salti mortali dialettici che doveva fare per spiegare l'impossibilità di donazioni fra "consanguinei", senza poter dire, per una questione di sensibilità e rispetto, che di consanguineo non c'era proprio niente. E non credo che le mamme fossero tutte del mestiere.
In altre parole... è italiana? è no prof? beh allora io non sono un puttaniere sfigato. Coscienza tacitata, trombata assicurata e poi posso tornare a fare lo "zerbino classic" (come l'ha definito bjcabrio) senza problemi o rimorsi.
Allora... viva le italiane no prof! Qualcuno potrebbe consigliarmene una?
good luck & good fuck (mi raccomando italiana no prof) a tutti
myway
"But more, much more than this,I did it my way"
E’ stato notato come la presenza in un annuncio o in una recensione delle paroline magiche “italiana e “no prof” aumenti notevolmente l’interesse dei punter o, detto in modo scientifico, l’entropia dell'ambiente.
Perchè avviene questo, quali ne sono i motivi?
La discussione sembrava interessante ma, appunto, OT... quindi copio il mio post in merito per aprire un thread specifico sull'argomento.
A mio parere, "italiana + no prof" è una combinazione perfetta, ma del tutto ipocrita, per rendere più accettabile il fatto di essere un punter, anzi usiamo la parola italiana: puttaniere, che nel linguaggio comune viene utilizzata più in modo dispregiativo che non come definizione di un comportamento.
Ergo, se la tipa in questione è italiana e non lo fa come mestiere fisso, beh allora potrebbe anche essere come la mia vicina di casa che me la darebbe volentieri quando il marito non c'è, solo perchè le piaccio e l'altro giorno l'ho aiutata con quel problemino alla lavatrice.... Insomma diventa quasi una cosa normale di cui non c'è assolutamente da vergognarsi... "ma perchè, scusa che differenza c'è?"...
Così non mi sento nemmeno (o in misura minore), sempre nell'immaginario collettivo, uno sfigato... quello che deve pagare per avere una donna quando lo sanno tutti che il vero macho è quello "che non deve chiedere mai".
Vuoi mettere invece andare con una romena? Già in quel caso ti viene quasi in automatico da chiamarla put....a, perchè cos'è una che viene apposta dalla Romania (o che altro) per fare quel mestiere? un put....a appunto!
E poi chissà cosa c'è dietro, chi la sfrutta? quanti clienti farà al giorno? Sarà pulita una così? Ci sarà da fidarsi o mi imbroglierà? e chi più ne ha più ne metta...
A meno che non ci sia la volontà di offendere, chi definirebbe oggi una italiana qualsiasi una put....a? Direi nessuno... se proprio è una tipa che la dà a tutti si può dire che è molto disinibita...
La nostra cultura, soprattutto religiosa, ci porta a far finta dimenticare che l'essere put...a è una condizione mentale e comportamentale più che non sociologica.
Anni fa, prima della privacy, un medico di un centro trasfusionale mi raccontava dei salti mortali dialettici che doveva fare per spiegare l'impossibilità di donazioni fra "consanguinei", senza poter dire, per una questione di sensibilità e rispetto, che di consanguineo non c'era proprio niente. E non credo che le mamme fossero tutte del mestiere.
In altre parole... è italiana? è no prof? beh allora io non sono un puttaniere sfigato. Coscienza tacitata, trombata assicurata e poi posso tornare a fare lo "zerbino classic" (come l'ha definito bjcabrio) senza problemi o rimorsi.
Allora... viva le italiane no prof! Qualcuno potrebbe consigliarmene una?
good luck & good fuck (mi raccomando italiana no prof) a tutti
myway
"But more, much more than this,I did it my way"