Sabato al Globe - parte II°
2. La febbre del sabato sera - descrizione della mia esperienza nel locale
Chi non ha letto il post precedente sappia che stiamo parlando del Globe di Zurigo.
Adesso che mi sono appollaiato su uno sgabello del bar, in posizione strategica, comincio l'ingrato compito di individuare le pere, la situazione è drammatica, non vedo 5°, un paio di 4°, il resto fuffa, ma mi dico sono solo le 17:30 la situazione può cambiare. Invece cambierà di poco perchè arriverà dopo una 5°++, sempre impegnata e inavvicinabile e un paio di 4°. Io senza le pere vado in depressione, per cui tra una doccia, mi ero dimenticato di dirvi che fa un caldo tropicale, e un succo di frutta e un bichier d'acqua passa più di un'ora, non riesco a contattare neanche le 4°, nel mentre rimbalzo qualche 2°/3°.
Incontri ravvicinati I°:
Poi arriva un angelo con un'amica, bionda occhi azzurri, viso da scolaretta, capelli biondi lunghi fino a metà schiena, pelle come seta, morbida e soda, simpatica carogna, mi abbraccia, mi bacia, rumena, me lo tasta sul trespolo del bar, spiacente non ricordo il nome, età penso 23/25, alta senza tacchi penso 166, pancia piatta, l'amica un po' meno bella, sempre molto carina con un fisichino 3° di seno, si può fare l'accopiata. Compio peccato mortale e vado anche se è una 2°, sono una corda di burro. Prestazione ottima, mi sono trovato benissimo, come da manuale grande GFE e partecipazione.
Incontri ravvicinati II°:
Al mio ritorno al bar succede una cosa spiacevole, una delle top con la 4° mi contatta, lei è meno espansiva, e chiaccheriamo per un po' del più e del meno, poi mi dice <io vado a fare un giro ... ci si vede> e io rispondo <ciao>, non sono pronto c..... Mal mi incolse perchè dopo, quando mi decido per la prossima preda, la vedo, la chiamo, ma lei si gira dall'altra parte, ci ritento, ma questa volta è lei a rimbalzarmi, mi ha reso pan per focaccia, ci metto una pietra sopra e ritorno in osservazione.
Incontri ravvicinati III°:
La situazione è drammatica ci sono una marea di clienti e poche girls, mi sa che son tutte impegnate, attendo, giro e trovo due capezzoli da infarto attaccati a una 3°+ di squisita fattura, con dietro una mulatta dalla pelle chiarissima e un fisico da perderci la testa, con un culo a sbalzo (il miglio lato B del parco) e fianchi strettissimi, di viso poi è una cosa che ti lascia senza parole con capelli lisci lunghi fino alle chiappe, occhi da gatto, peccato che è accompagnata.
Finalmente la fortuna mi arride, è già tardino verso la mezzanotte che incontro la mulatta al bar, si rivela per panamense, è simpaticissima, estroversa, una gran chiaccherona, si chiama Jamilet, le offro da bere, ma lei come me solo acqua o succo di frutta è una sportiva, anni 25, per cui quando mi dice il fatitico <ci vediamo> io rispondo <ma dove vai?>.
Io le parlo del suo seno, di quando l'avevo vista passare e mi era entrata nel cuore, lei apprezza i miei complimenti e slaccia il reggi che non rimetterà più per tutta la durata del nostro incontro, in modo che io possa ammirarla e accarezzarla, che pensiero gentile. I suoi capezzoli, che solo quelli valgono l'incontro, molto reattivi che quando glieli torturi dolcemente triplicano la loro lunghezza. Poi lei è molto brava sul BBJ, ma nessuna digitalizzazione, accetta DATY e 69 a manetta, ma sul BBJ e zone limitrofe è insuperabile.
Momento di relax:
Quando torno al bar sono appagato e mi dico che potrei tornare in hotel, ma non ho sonno, per cui cazzeggio, guardo le girl che si esibiscono sulla pista della lap dance, ogni tanto chiacchero con qualche 2° che puntualmente rimbalzo e il tempo passa, e chi ti arriva la 5°++, propio lei, ma col reggi.
Incontri ravvicinati IV°:
Verso le 2:30, il locale chiude alle 3 circa, vengo abbordato da una girl molto carina con un fisichino strepitoso, ma piatta, io guardo l'ora e le dico, ma non è tardi e lei mi dice per queste cose non ti mandano via. Allora mi viene un'idea e siccome la 5++ e seduta un po' dopo e si parlano, mi comporto da vero cafone e le dico <I am big tit lover, nothing under D cup> sono un amante delle tette grosse e non scendo sotto la coppa D (5°

. La girl ride e mi augura buona fortuna. Ma poi non resiste e vedo che parlotta con la 5°++ e infatti dopo pochi minuti lei si gira verso di me e i nostri sguardi si incrociano. La sua espressione è <io sono una stra stra figa e non approccio ... però ...> però lo faccio io e come. Mi alzo mi dirigo verso di lei e in italiano le dico <andiamo in camera!>. Mi guarda, sogghigna, guarda l'amica vicino che probabilmente traduce, e non si lascia andare a smancerie, però è soddisfatta, si alza e si dirige verso la reception a prendere la chiave, claro che la seguo.
Lei è una sleppa di 175 senza tacchi, robusta, ma senza grassi aggiunti, tonicissima, ventre piatto, cosce e lato B marmoreo, capelli castano mesciato stranissimo colore, lunghi fino alle palle, lisci con la riga in mezzo, viso tipo teen ager americana, insomma un tipo volitivo, sicura di se e delle reazioni che scatena nei maschi, poi i davanzali sono da infarto, una bella 5°++ abbondante e naturale, due pere sode che sfidano le leggi della gravità, età forse 23/25.
Il social time è stato praticamente nullo, lei non parla ne italiano ne inglese, ma con una del genere non c'è bisogno di parlare, devi essere deciso e senza scrupoli, lei non ne avrà. Non ho ancora sentito il suono della sua voce che siamo alla reception a ritirare la chiave della camera, lei impudente e sfrontata mi apre l'accappatoio e lo prende in mano a ridosso del bancone, io non faccio una piega, sorrido alla tipa della reception, tra parentesi una tettona scollatissima, per me rifatta, con due labbroni a canotto, e le infilo un dito in mezzo alle chiappe cercando RAI2, lei ha un piccolo sobbalzo, uno a zero per me. Nel corridoio prima dell'ascensore si toglie i trampoli, io l'aiuto e le abbasso la mutanda, lei si togli il reggi, ci denudiamo e in ascensore mentre ci guardiamo ci masturbiamo. In camera poi è il finimondo. L'incontro si prolungherà per circa 60 min., non sono neanche riuscito a capire nome e provenienza, lei rideva e quando le parlavo come un pirla, cercando di farmi capire, e si faceva un ditalino oppure mi ficcava la lingua in bocca, non gliene fregava una beata fava di me, tanto per cambiare.
The end:
Ritorno al bar che sono quasi le 4:00, sono uno straccio, questa volta il locale si stà svotando, era ora, non c'è la facevo più, la cosa crea dipendenza. Vado a rivestirmi e la scena dei bidet si ripete, ne avrò viste passare 3/4, incontro la panamense e ci salutiamo con un bacino, e la 4° che mi aveva rimbalzato inseguita da un bel ragazzo italiano, palestrato, che la saluta, non le molla la mano, la ringrazia e bacerebbe la terra dove cammina, ma lei ne ha piene le palle, ha chiuso, è inesorabile e stacca la mano, ma che tronco di f...
DallaQuinta-Insu
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