Storia inventata o forse vera, che importa...
Pochi giorni fa un mio amico punter mi consiglia una no prof, definendola una ragazza eccezionale ed aggiungendo che se fosse stato più giovane le avrebbe fatto la corte.
La cosa mi stuzzica, ma trovandomi all'inizio di una nuova storia, dico al mio amico che voglio utilizzare tutte le mie energie per la ragazza che sto frequentando da pochissimo tempo e con la quale le cose vanno bene(Concerto di Gigi D'Alessio a parte
Ma io sono punter, giusto? Sono una testa di cazzo, giusto? Posso resistere ad una tentazione il cui oggetto e' donna?
Chiamo il mio amico che ci mette in contatto, decidiamo per una cena e poi si vedrà, i patti sono chiari.
La sera prestabilita arrivo in anticipo e l'attendo davanti al locale, lei inizia a what's upparmi dicendomi che e' un po' tesa, emozionata, agitata...
La cosa mi diverte perché anche io mi trovo nella stessa situazione e mi piace perché questo vuol dire che si tratta di una vera no prof.
Dopo circa 15 minuti arriva.
E' una ragazza normalissima, 165 cm circa, mora, magra, non formosa, viso non molto bello, bel lato b.
Il primo approccio suscita in me delusione. Non e' sicuramente la persona per cui pagherei per fare sesso, ma neanche che inviterei a cena. Insomma, non mi piace e tra me e me penso che nella vita "normale" non l'avrei nemmeno calcolata.
Procediamo comunque con le presentazioni, ma avrei voglia di dirle che non se ne fa nulla, ma poi penso alle parole entusiaste di chi me l'ha consigliata. Così decido che si fa la cena e poi ci si saluterà.
Ci accomodiamo in un posto ottimo dove possiamo parlare in tutta tranquillità.
Io sono perfettamente rilassato e a mio agio forse proprio perché, non piacendomi, non porto dentro di me quell'ansia di volerle fare una bella impressione per forza o volere dimostrare chissà che cosa.
Ordiniamo, mangiamo, chiacchieriamo di tante cose, noto che e' una grande conversatrice, colta, raffinata nell'esposizione, chiara e semplice nei concetti che espone, dolce quando tocca determinati argomenti.
Inizio a divertirmi e da scazzato divento interessato, impegnandomi nella conversazione. Scopro anche che abbiamo alcune passioni in comune, ci raccontiamo anche di nostre storie passate e presenti.
Qui i primi sintomi preoccupanti... Mi racconta di un ragazzo che le fa la corte e sento dentro di me un moto di gelosia... Brutta cosa
Adesso lo vedo luminoso, sorridente, bello e soprattutto simpatico.
Mi piace come parla, come si muove, lentamente cado nella sue rete, addirittura inizio a farle dei complimenti, sinceri e sentiti, ma lei questo non puo' saperlo e magari pensa che sono le solite cazzate che si dicono. Si limita a sorridere.
La cena volge al termine, la desidero, non vedo l'ora di baciarla e tenerla tra le mie braccia.
Poi un attimo di lucidità...
Si e' fatto molto tardi(siamo gli unico clienti rimasti) e soprattutto non voglio sprecare questa conoscenza comprando del sesso.
Così decido che ci si saluta, lei mi osserva come se avesse davanti un matto
L'accompagno dandole un passaggio in auto, poi mentre mi dirigo verso casa mia ripenso alla serata, che definirei sorprendente.
Penso al fatto che non fosse ne truccata, ne vestita alla moda.
Evidentemente non ne aveva bisogno ben conscia di essere supportata dal potere impalpabile di una personalità prorompente.
Entro in casa, mi guardo allo specchio e mi mangio le mani per averla conosciuta in una situazione pay.
Addio Dea di una sera!
Ora vi chiedo: vi e' mai capitato di conoscere una persona alla quale alla prima impressione non dareste due lire per poi scoprirne il valore e le qualità? Quante volte ci fermiamo all'apparenza quando conosciamo una persona? Quante cose ci perdiamo quando ci fermiamo solo all'estetica?
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