su queste foto fake la ragazza si chiama lisa no sofia
credo che anziché Sofia tu volessi dire Sonia, comunque nessun problema
su queste foto fake la ragazza si chiama lisa no sofia
Io faccio recensioni personalizzate, così che induco a doppi threads.
Ii desiderio di vedere un bel film orientale mi ha portato in via monte generoso.
Contatto il botteghino, ottengo l'indirizzo preciso e nel primo pomeriggio mi reco alla sala in oggetto.
Per cominciare l'indirizzo fornito non è preciso ma dall'altro lato della via, poco male.
Entro e subito ci sono due ripide rampe di scale, ma il desiderio di vedere il film mi fa fare i gradini a 2 a 2 e finalmente mi trovo in sala. La sala è abbastanza illuminata, ma l'arredo è fatiscente. Anche i servizi non sono quelli di un cinema di prima.
Ad accogliermi trovo Angela, l'attrice principale della pellicola, una ragazza cinese sui 35 anni, alta meno di un metro e sessanta, viso classico per l'etnia cinese, bruttino e schiacciato. Il corpo ornai decadente, con un seno che una volta era una terza misura.
Chiedo alla maschera se posso utilizzare il bagno e noto una smorfia mentre me lo indica. Capirò poi il significato.
Verso il prezzo dl biglietto di ingresso ( VU ) e mi accomodo.
La pellicola inizia nel più classico dei modi con un BBJ di prologo che dura un paio di minuti, molto assecondato da una mano ballerina che non si ferma neanche alla richiesta esplicita.
Subito si passa tema principale della storia, previo aver indossato l'impermeabile.
La storia è inconcludente nonostante un paio di cambiamenti di tema. Di solito i film orientali sono pieni di poesia, ma in questo caso la protagonista era troppo intenta alle telefonate ricevute e durante la recita si è anche fermata per aprire la porta di ingresso del cinema per ricevere il proprietario e un altro cenefilo.
Dopo una quindicina di minuti di questo stillicidio, con il protagonista maschile della storia ormai addormentato, l'attrice mi faceva notare che il tempo a me concesso era scaduto e se volevo continuare la visione della pellicola occorreva sborsare una integrazione al biglietto.
Ormai inviperito abbandono la sala con la promessa di non metterci più piede nonostante il proprietario, sopraggiunto nel frattempo con un altro avventore, mi chiedesse scusa dello scarso spettacolo.
