Il mondo del nuoto è sotto choc. Alexander Dale Oen, campione del mondo dei 100 rana, è morto in seguito a un arresto cardiaco. Il ventiseienne campione norvegese si trovava in Arizona per una serie di allenamenti in vista delle Olimpiadi. Secondo le prime ricostruzioni, durante la giornata aveva effettuato un allenamento leggero, fisioterapia e poi era andato a giocare a golf. Dopo aver dialogato su Skype con la famiglia, era andato a farsi la doccia. I compagni di squadra si sono allarmati perché non lo vedevano tornare. Giunti nella sua stanza, l'hanno trovato privo di sensi. Hanno tentato la rianimazione cardio-polmonare e dopo pochi minuti è arrivata l'ambulanza. Anche in ospedale è stato tentato tutto il possibile, ma dopo un'ora i medici hanno dichiarato il decesso.
Bovolenta, Morosini, e oggi questo sfortunato campione norvegese. Giovani atleti super-allenati e monitorati con strumenti all'avanguardia. Eppure... questi drammi ci ricordano che la vita è fragile come cristallo. E assurda, a volte. Pensare a questo ragazzone di 190 cm, a quante migliaia di km deve aver fatto nuotando, per poi spegnersi così, sotto una doccia. Assurdo.
Bovolenta, Morosini, e oggi questo sfortunato campione norvegese. Giovani atleti super-allenati e monitorati con strumenti all'avanguardia. Eppure... questi drammi ci ricordano che la vita è fragile come cristallo. E assurda, a volte. Pensare a questo ragazzone di 190 cm, a quante migliaia di km deve aver fatto nuotando, per poi spegnersi così, sotto una doccia. Assurdo.
